Pasqua senza stranieri: regole troppo complicate

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Manca solo una settimana alla Pasqua 2022 e, stando a quanto riporta TTG, l’Italia dovrà fare a meno del turismo incoming.

“È partita troppo tardi e con regole che i suoi stessi cittadini hanno faticato a capire”: così scrive il noto magazine turistico italiano a proposito dell’imminente festività che ci prepariamo a celebrare.

L’Italia è stata infatti una delle ultime nazioni ad allentare le restrizioni e a organizzare la ripartenza post-Covid, rimanendo così fuori dalle mete di viaggio scelte dai turisti internazionali per le proprie vacanze.

 

Regole troppo difficili da comprendere

 

A scoraggiare i travellers stranieri dal prenotare una vacanza nel nostro Paese sarebbero anche le complicate normative attualmente in vigore, spesso poco chiare persino agli stessi Italiani.

Secondo quanto scrive la il sito di informazione spagnolo preferente.com, l’esistenza di vari tipi di Green pass e il loro diverso utilizzo, unito all’obbligo di mascherine in determinati contesti, non farebbe altro che confondere il viaggiatore estero, che percepirebbe il nostro Paese come un “labirinto di regole, complesso e difficile da capire”.

A questo proposito, non ha tardato ad arrivare la risposta delle associazioni di settore. Franco Gattinoni, presidente di Fto, ha subito affermato: “Semplificare le regole […] significa soprattutto rendere il prodotto turistico Italia di nuovo pienamente appetibile per chi viene dall’estero e per gli stessi nostri concittadini”.

Della stessa opinione è anche il presidente Astoi Pier Ezhaya che, già da inizio anno, sottolineava l’importanza di allinearci agli altri stati europei in termini di normative di viaggio e accesso al Paese.

 

E il turismo italiano?

 

Come abbiamo riportato in un precedente articolo, anche quest’anno non riusciremo a raggiungere i numeri del 2019.

La voglia di spostarsi è tanta, ma l’aumento dei costi dei beni essenziali causato dalla guerra ha portato numerosi Italiani a rivedere le proprie spese, tagliando notevolmente il budget destinato ai viaggi. Secondo quanto riporta La Repubblica, infatti, su 8 milioni di travellers desiderosi di tornare a viaggiare, solo la metà ha già programmato qualcosa di concreto in vista della Pasqua.

In questo contesto pesa anche l’assenza dei turisti russi, che negli anni precedenti erano soliti scegliere il Belpaese in occasione della Pasqua ortodossa, facendo registrare entrate di gran lunga superiori alla media.

In conclusione, possiamo affermare che quella del 2022 sarà una Pasqua “magra” e all’insegna del turismo di prossimità. Ci siamo mossi troppo tardi rispetto agli altri player del contesto internazionale, ma siamo ancora in tempo a recuperare in vista della stagione estiva.