Metaverso, cos’è e come può essere usato dagli hotel
11 Novembre 2021Dopo che Mark Zuckerberg, CEO e fondatore di Facebook, ha annunciato la scorsa settimana il cambio di nome del gruppo, metaverso è diventata una parola sulla bocca di tutti.
Ma che cos’è esattamente il Metaverso e perché tanti colossi del tech, come Facebook, Microsoft e Alibaba ci stanno investendo?
Il termine è stato coniato dallo scrittore Neal Stephenson per descrivere l’ambiente virtuale in cui viveva l’avatar digitale del protagonista del romanzo Snow Crash, uscito nel 1992. All’interno del libro, il Metaverso veniva descritto in questi termini:
“Il Metaverso è una struttura fittizia fatta di codice. E il codice è solo una forma di discorso – la forma che i computer capiscono. (…) Le persone che vanno nel Metaverso, fondamentalmente – che capiscono che l’informazione è potere, e che (…) hanno questa capacità semi-mistica di parlare linguaggi informatici magici..”
Questa stessa frase è stata ripresa da Zuckerberg durante la conferenza Facebook Connect, trasmessa in streaming lo scorso 28 ottobre.
Cos’è esattamente il Metaverso
Non esiste una vera e propria definizione di Metaverso da dizionario, per così dire. C’è chi lo definisce una nuova realtà digitale che combina elementi di realtà aumentata, virtuale e mista con l’interazione sociale. C’è chi lo considera come realtà estesa (XR). Risulta particolarmente difficile dare al termine un’etichetta universalmente accettata da tutti, questo principalmente perché il Metaverso ancora non esiste.
Si può però provare a spiegarne l’obiettivo primario, ovvero far sì che gli utenti interagiscano virtualmente, superino la limitazione dei dispositivi (come smartphone o tablet) e si immergano in un nuovo mondo dove il confine tra ciò che è fisico e ciò che è digitale è sempre più sfumato.
Il Metaverso non è solo realtà aumentata, ma anche realtà mista. In pochi anni, potremmo essere in grado di unirci ai nostri amici a un concerto sotto forma di ologrammi e goderci quindi l’esperienza dal divano di casa, mentre i nostri amici sono fisicamente allo spettacolo.
Oggigiorno, si può assistere a una prima incarnazione del Metaverso nel mondo del gaming e nel settore fitness, dove realtà virtuale e realtà aumentata sono largamente impiegate.
Le applicazioni nel settore dell’hospitality
Il Metaverso può trovare applicazione anche nel campo dell’ospitalità alberghiera. Ne ha parlato Simone Puorto, giornalista specializzato in travel tech nonché autore di due best seller sull’hotel marketing, in un interessante articolo pubblicato su hospitalitynet dal titolo Beyond: What the Metaverse is and How Hotels Can Take Advantage of it.
Puorto prevede che saranno le grandi catene alberghiere i precursori dell’utilizzo di questa tecnologia. Non è improbabile, infatti, che tra 5 anni i Marriott e gli Hilton del mondo inizieranno a costruire versioni meta dei loro hotel in Horizon, permettendo agli avatar/ospiti di incontrarsi con i loro amici nella lobby, o di fare brainstorming nelle loro sale riunioni virtuali.
Forse è ancora presto per parlarne, del resto il turismo virtuale non è mai decollato in modo definitivo, come si è visto nei vari lockdown dello scorso anno.
A questo proposito Shanny Djovani, Campaign Specialist di Tokopedia, ha dichiarato: “Il turismo VR è una nuova frontiera che deve ancora essere adottata nel mainstream. Youtube e altri importanti servizi di hosting di contenuti stanno crescendo i loro depositi di contenuti video a 360°. Tuttavia, a differenza del viaggio convenzionale che è tipicamente associato alla libertà, i contenuti video attuali permettono solo di visualizzare ciò che è stato registrato per essere visto.”
Bisogna ricordare, però, che il Metaverso non è solo realtà virtuale, è un nuovo modo di interagire con la realtà, sia essa reale, aumentata, virtuale o mista. Ma, più interessante per il nostro settore, il Metaverso può essere (e probabilmente sarà) un’economia pienamente funzionante. Come ha scritto Matthew Ball, Managing Partner di EpyllionCo, “Gli individui e le imprese saranno in grado di creare, possedere, investire, vendere, ed essere ricompensati per una gamma incredibilmente ampia di lavori che producono valore riconosciuto da altri.”
Come questo influenzerà i viaggi è ancora in gran parte sconosciuto e, anche se si possono prevedere alcune delle applicazioni del Metaverso nella distribuzione alberghiera e nella pubblicità, i “come e perché” ancora non sono chiari.
Una cosa però è certa: la settimana scorsa abbiamo fatto un passo oltre l’internet come lo conosciamo. Il viaggio è ancora lungo e andrà avanti per decenni, ma sicuramente il Metaverso ha la capacità di rivoluzionare le nostre vite.
Guest post courtesy of Simone Puorto
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