7 modi per ottenere più prenotazioni grazie a contenuti sulla Destinazione
26 Ottobre 2018L’idea di godere di una destinazione come un abitante locale è un trend importante da alcuni anni, ormai, tanto che la frase “Non voglio fare la figura del solito turista” è diventata familiare a molti professionisti dell’ospitalità.
Mentre Airbnb su quest’idea basa un’intera strategia digitale da anni, molti alberghi non sono persuasi che la chiave di volta della loro comunicazione risieda proprio nel territorio.
Pensare a una strategia che permetta di promuovere esperienze locali uniche ed esclusive può portare invece molti benefici in termini d’immagine e numero di prenotazioni.
Si può iniziare con sette consigli che “localizzano” il proprio web marketing e trasformano i propri contenuti in una risorsa preziosissima per i viaggiatori.
- Parla con la tua voce
I viaggiatori non stanno cercando contenuti istituzionali e ormai banali sulla vostra destinazione, ma cercano informazioni nuove, uniche e speciali. Non solo, ma amano siano loro raccontate in maniera personale.
I contenuti sulla destinazione prodotti da un hotel dovrebbero essere scritti con sincerità, coerenza e con l’autorità di chi la destinazione la vive davvero e non la subisce. Non pensate come un ente turistico ma come professionisti che conoscono le opinioni, i gusti e le preferenze dei propri clienti ma non hanno paura di offrire un punto di vista sincero sulla destinazione, come ad esempio fa Fulvio, il proprietario dell’Hotel Madrid di Roma, che ha dedicato un’intera sezione alle cose di Roma che preferisce.
Anche il Grand Hotel Adriatico di Firenze ha scelto di mettere online le idee di Chiara, la proprietaria, fiorentina doc e autrice del blog dell’hotel Chiara’s Florence.
Potete costruire un calendario di eventi e attività, un blog oppure contenuti social che girino intorno a questi concetti, come una rubrica sui “percorsi segreti”, le gemme nascoste della cultura e della gastronomia locali, oppure personalizzare i consigli mettendoci la faccia, per esempio con una rubrica di attività “Scelte dal direttore”.
- Creare guide di viaggio personalizzate
Le guide di viaggio sono già presenti su alcuni siti di hotel, ma spesso non sono abbastanza verticali. Questi Non fermiamoci ai soli ristoranti o alle spiaggie migliori, ma offriamo materiale prezioso su altri interessi come gli spettacoli, le attività sportive all’aperto e non, i mercatini e le altre opportunità di shopping “naturali”.
Le guide possono essere anche basate sul target che volete raggiungere, come per esempio le coppie in luna di miele oppure le famiglie, o ancor meglio incrociando le due cose (una famiglia potrebbe essere interessata a un calendario eventi completamente diverso da quello di due sposini nel viaggio della loro vita).
Non sapete da dove partire nella scelta degli argomenti? Chiedete ai vostri clienti perché stanno visitando la destinazione e cosa cercano dal loro soggiorno. Molti si fermeranno al superficiale, ma le risposte dei turisti più “evoluti” vi stupiranno in positivo e sono un buon punto di partenza per la stesura di materiale efficace.
- Offrire esperienze uniche in Hotel (ma anche fuori)
Consigliare attività esterne all’hotel è una buona idea, ma organizzarne una direttamente è decisamente meglio! Offrire valore aggiunto e non venir considerati solo un letto e una colazione prima di andare a divertirsi può migliorare la reputazione e, cosa non da poco, aumentare le entrate ancillari.
Ricordiamo sempre di dare un tocco personale anche alle attività più comuni: un corso di yoga acquista ancora più valore se fatto in spiaggia o in mezzo al bosco, come un corso di cucina ha un altro gusto se unisce alla tecnica e tradizione locale anche un attenzione per gli aspetti etici della cucina.
Alcune volte basta poco: anche uno bus navetta verso un evento importante nelle vicinanze, se presentato bene, può portare risultati notevoli. L’Hotel St. Mauritius di Forte dei Marmi, per esempio, ha visto la sua offerta di Lucca Comics and Games fiorire grazie all’aggiunta di uno shuttle andata e ritorno per la Fiera.
- Sfrutta la tua posizione
Fate sapere sempre ai visitatori cosa c’è vicino alla vostra struttura. Non è solo questione di chiarezza, ma anche di posizionamento sui motori di ricerca. Si tratta di un’opportunità preziosa per classificarsi anche per chiavi di ricerca non legate alla marca in maniera organica ed è una strategia interessante per avvicinare i potenziali clienti nella parte superiore del funnel. Più informazioni (corrette e aggiornate!) riportate nelle pagine e più sarà facile essere considerati dai motori di ricerca come fonte attendibile.
Se possibile, offrite anche una mappa interattiva, compresa di distanze e descrizioni, che permette all’utente di capire quanto sia strategia la posizione della vostra struttura rispetto alle maggiori attrazioni locali. Il Leon Bianco di San Gimignano è in questo senso un buon esempio di stile e sostanza!
- Creare partnership con aziende locali
“Nessun uomo è un’isola”, titolava il suo saggio Thomas Merton. Parafrasandolo, nessuna impresa è un’isola perché fa parte integrante del tessuto connettivo di una destinazione. Creare rapporti professionali e partnership con negozi e attività nella destinazione non solo offre valore aggiunto ai vostri clienti, ma i vostri partner vi consiglieranno anche nella loro cerchia di influenza.
Non soffermiamoci ai soli ristoranti o negozi di prodotti tipici; in base al proprio target, il legame con un’associazione che organizza escursioni nella natura può avere più valore di un buono sconto per una cena romantica.
Ricordatevi soltanto di offrire i servizi dei partner anche all’interno dei pacchetti, sia come leva commerciale sia come benefit, invece di relegarli nella sola categoria di servizi ancillari.
- Promuovi eventi locali via Social Network ed email
A tutti piacciono le offerte speciali, ma non è necessario parlare solo di quello nella propria comunicazione, anzi! Una buona tariffa può far gola, ma alcune volte non è motivo sufficiente per visitare la vostra destinazione in bassa stagione. Perché non provare ad attrarre clienti con gli eventi e le attività di spicco della destinazione (sempre selezionate e raccontate come descritto nel punto 1, mi raccomando!).
Sulla newsletter può essere bello spezzare il bombardamento di pacchetti e sconti con consigli sui concerti e le mostre locali, specialmente quando si lavora in una destinazione che ha un basso numero di ospiti di ritorno.
Su Instagram e Twitter potreste usare hashtag pertinenti all’evento per richiamare persone interessate all’attività sui vostri profili in maniera assolutamente organica, mentre con una campagna a pagamento pensata sul target specifico interessato potreste raggiungere demografiche nuove (come per esempio gli sfuggevoli millennial!).
- Fornire informazioni in situ
Nonostante sia l’Era di Google Trips e mille altri travel planner digitali, molti ospiti continueranno ad arrivare nella vostra struttura con un itinerario di viaggio molto vago (se non proprio inesistente).
Il front desk deve essere quindi pronto a offrire le proprie opinioni sui migliori posti dove mangiare, dove uscire la sera a divertirsi o rilassarsi. Le persone si attendono consigli personalizzati e genuini, quindi meno brochure e più spirito di osservazione: che tipo di ospite avete davanti? Ha figli? Quanti? Non abbiate paura di fare domande: se l’ospite non sa dove andare a mangiare, chiedetegli qual è il suo cibo preferito, quale tipo di atmosfera cerca e quanto tempo ha a disposizione.
Offrite le vostre guide gratuite in formato cartaceo e, se possibile, i coupon e gli sconti dei vostri partner commerciali nella destinazione; i risultati saranno garantiti.
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Tag: Attività locali, destination marketing, Esperienze