5 metodi semplici per ottimizzare l’impatto del Billboard Effect del tuo hotel

Chi ha usato l’app di Tinder avrà notato come siano pochi i secondi disponibili per attrarre l’attenzione di qualcuno. Quella che conta è la prima impressione, perciò gli utenti si sforzano nel mostrare fin da subito le loro foto migliori. Del resto, con uno swipe a destra piaci e con uno swipe a sinistra non piaci. Semplice (e un po’ brutale).

Il Billboard effect non è poi così diverso, perché la visibilità acquisita nei vari canali deve essere spesa bene, mostrando il miglior volto dell’hotel per attrarre il maggior numero di visitatori.

Secondo lo studio “The Billboard Effect: Still Alive and Well” della Cornell University, il 65% dei consumatori che hanno prenotato direttamente sul sito ufficiale di un hotel hanno visitato un intermediario prima di procedere all’acquisto.

Non solo, Google ha scoperto come più della metà dei viaggiatori visiterà il sito web di un hotel dopo averlo visto su un’OTA. Si tratta insomma di una grande opportunità, ma va saputa sfruttare.

 

 

Come ottimizzare l’impatto del Billboard Effect

 

Anche per gli hotel vale una massima comune nel commercio: più il tuo prodotto è presente sugli scaffali e più è facile che qualcuno lo compri. Eppure, in uno scenario di fortissima concorrenza globale, essere presenti non basta più.

Esistono però alcuni passi che un hotel può fare per massimizzare l’impatto del billboard effect sulle proprie prenotazioni, assicurandosi che gli utenti passino dall’OTA al proprio sito ufficiale.

 

Trattare le OTA come siti d’incontri

 

Un sito d’incontri connette due persone che hanno una buona probabilità di piacersi, esattamente come le OTA connettono il viaggiatore con l’hotel che potrebbe davvero fare al caso suo. Per questo motivo, i profili degli hotel sulle OTA devono essere coerenti con tutta la comunicazione, oltre a essere seducenti. Salvare le foto più suggestive della struttura per il sito ufficiale è controproducente; meglio usarle subito e bene anche sui portali. Vale anche il contrario, sempre coerenza tra ciò che è presente sui portali (foto, tipi di camere, etc) con ciò che è presente sul sito.

 

Coinvolgere i visitatori sul sito ufficiale

 

In un mondo perfetto, ogni visitatore del sito ufficiale dell’hotel dovrebbe convertirsi in un ospite. Purtroppo questo non è un mondo perfetto e il visitatore spesso lascia il sito web dopo aver guardato solo la home, facendo perdere all’hotel una grande opportunità di conversione.

Per aumentare l’engagement di chi visita il sito ufficiale, gli hotel devono offrire contenuti di valore che siano interessanti e rilevanti. Possiamo farlo attraverso un blog, una serie di video o addirittura attraverso sconti legati a prodotti di imprese locali.

Coinvolgere i visitatori è importante, “più tempo un ospite spende sul tuo sito ufficiale, più sarà familiare con il tuo brand, aumentando la probabilità che prenoti direttamente”.

 

Usare il retarget sui visitatori non prenotanti

 

Se un visitatore abbandona il sito ufficiale prima di prenotare, gli hotel possono utilizzare il retargeting su Google e Facebook, magari offrendo uno sconto speciale o qualche benefit ulteriore per la prenotazione diretta.

 

Ottimizzare il proprio sito

 

Niente allontana una prenotazione diretta quanto una pessima user experience. È anche importante che gli ospiti riescano a ritrovare il sito ufficiale dell’hotel se vogliono visitarlo di nuovo, perciò curare la SEO è praticamente un obbligo.

Un sito ufficiale che converte deve essere esteticamente gradevole, con foto di alta qualità e un font molto leggibile, caricare velocemente e funzionare perfettamente su ogni dispositivo, specialmente su mobile.

 

Premia chi prenota direttamente

 

Anche in epoca di parity rate abolita, spesso rimane strategicamente rilevante mantenere una tariffa più o meno uniforme su tutti i canali. Si può però premiare chi prenota direttamente con servizi unici, regali inaspettati o esperienze locali che nessuna OTA potrà mai offrire loro.