BTO 2016 Live – ENIT nell’era digitale
1 Dicembre 2016Giancarlo Carniani ha intervistato Roberta Milano sul presente e il futuro dell’ENIT.
Roberta ha confermato che le attività sono cominciate fin da subito: dopo pochi giorni dall’assegnazione degli incarichi, c’erano le Olimpiadi e si è deciso di seguire l’evento dando un’impronta specifica alle attività, di stabilire un modello da seguire per il futuro. Anche senza programmazione, ENIT ha raccontato le Olimpiadi con una chiave editoriale e un’attenzione ai contenuti che verrà affinata e replicata nel futuro.
Questo d’altronde è quello che vuol fare nei prossimi mesi: narrare i territori attraverso l’enogastronomia, sia in Italia che all’estero.
Il primo compito che l’ENIT deve però assolvere nell’immediato è riconquistare la fiducia della gente e delle Regioni: un compito difficile, perché la sua immagine è molto sbiadita e negli ultimi anni è stata più volte al centro di polemiche e scandali.
“La fiducia in ENIT come brand è da ricostruire totalmente, perché per molti anni l’ENIT non ha fatto l’ENIT.”
Che cosa dobbiamo aspettarci dunque nei prossimi mesi? Queste le principali attività citate da Roberta Milano in corso o in programma.
- Gli account social b2b sono stati recuperati, perché in questi anni è venuta a mancare una comunicazione con gli operatori. Si deve creare un tessuto di fiducia attraverso le relazioni che si possono intavolare sul web, sia con le Regioni che con gli operatori
- È stato creato il laboratorio social per le Regioni
- Per quanto concerne il portale Italia.it, è stata una questione affrontata subito. ENIT e Mibact hanno presentato un progetto nuovo e concreto per rivedere il portale. È vero che oggi il portale di destinazione non ha più valore come qualche anno fa, perché il brand e la comunicazione sono spalmati su altri canali online dove l’Italia è già consolidata, ma comunque è importante avere un punto di riferimento riconoscibile sul web. Fortunatamente non tutto è da buttare: pensiamo cheit su FB è primo come engagement a livello internazionale.
Il portale non avrà più una redazione ma sarà un aggregatore di contenuti provenienti e curati dalle singole Regioni.
Sarà inoltre tradotto in molte lingue, ma soprattutto la piattaforma sarà in grado di capire da che Paese si collega una persona e le offrirà una esperienza di contenuti diversi in base alle analisi condotte sulle preferenze dei singoli Paesi. - C’è già un progetto anche per rilanciare il brand Italia. L’ENIT sta analizzando come siamo posizionati adesso e come vogliamo posizionarci dopo. Verrà creata un’immagine coordinata, cosa che non abbiamo, e si deciderà se rinnovare o rieditare il logo.
Finalmente saranno lanciate delle campagne di advertising sui social che andranno a migliorare i nostri già ottimi risultati. - Verrà fatta la global page di Facebook
- ENIT si aprirà a un calendario di eventi su temi specifici con la collaborazione delle Regioni
Roberta conclude ricordandoci quanto è importante che ciascuno di noi non solo recuperi fiducia nell’ENIT, ma recuperi fiducia nel brand Italia in generale: “Ora vogliamo lavorare sulla fiducia: dobbiamo avere una maggiore consapevolezza di quello che siamo. Dai nostri dati siamo il Paese che si sottostima di più al mondo, che ha il maggior gap tra la percezione esterna e quella interna del Paese.”
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