Consigli per scrivere una corretta recensione falsa su TripAdvisor
18 Ottobre 2007Qualche settimana fa ho trovato un articolo molto divertente su come scrivere correttamente le recensioni false del proprio hotel. A seguito di lunghe discussioni in merito alla convenienza di riprendere il tema su Booking Blog, vi presento oggi una breve “Guida alla recensione falsa su TripAdvisor”.
Voglio essere originale e pragmatico e soffermarmi su un aspetto diverso da “è etico o meno”…il problema è che scrivere recensioni false su TripAdvisor è in realtà di scarsa utilità. Il punteggio della classifica di TripAdvisor dipende in gran parte dal numero e dalla frequenza delle recensioni, quindi un paio di recensioni false non spostano né la classifica degli hotel né l’opinione dei navigatori in caso siano presenti diverse recensioni negative.
Ma se proprio la recensione falsa la vogliamo scrivere, vediamo almeno di farlo correttamente…
Tropical SEO riporta una recensione di Travelocity che ha attirato la sua attenzione:
“I don’t know what the other reviewers are talking about!!! My room was spotless and the decor was beautiful. The management was extremely helpful and gave me everything I could have possibly needed. The nice owner, Lisa, even gave me tips on sightseeing. I can’t believe how cheap their rates are!! Stay here and you won’t regret it!!!!”
"Non so di cosa stiano parlando le altre recensioni!!! La mia camera era pulitissima e l'arredamento stupendo. La direzione è stata estremamente utile e mi ha dato tutto ciò che avrei potuto desiderare. La gentile proprietaria, Lisa, mi ha dato anche suggerimenti sugli itinerari turistici. Non riesco a credere quanto siano economiche le tariffe!! Se soggiornate qui non ve ne pentirete!!!!"
Alcune indicazioni importanti per aggiungere un po’ di credibilità alla nostra recensione sono le seguenti:
- Non riempite la recensione di punti esclamativi, è difficile che qualcun altro se non il proprietario dell’albergo voglia enfatizzare così tanto la positività della sua esperienza.
- Non sostenete che “non sapete di cosa gli altri stiano parlando”. Se le recensioni del vostro hotel sono quasi tutte negative, non servirà a niente scriverne una falsa, tanto meno infastidire i lettori con frasi come “non so di cosa gli altri stiano parlando”…
- Non riferitevi al proprietario chiamandolo per nome, questo è un segnale anche troppo palese che chi scrive è andato a cercar gloria personale più che a descrivere un hotel che non è suo…è improbabile, tranne in certi casi, che gli ospiti facciano menzione di un nome in particolare nel sottolineare la bravura dello “staff”.
- Includete un paio di aspetti negativi, in tono molto morbido.
- Il voto? Non datevi 5 su 5, meglio un bel 4 su 5, lo fa sembrare un ottimo voto da una persona esigente che non regala il massimo dei voto in modo acritico.
Invece di…
"Il Colombo è il mio hotel preferito a Milano! Tutto, dalle camere al servizio stireria, fino all’accoglienza della signora Sandra è assolutamente perfetto. L’arredamento è meraviglioso, ci sono dipinti originali alle pareti. E’ un posto incredibile dove soggiornare se dovete venire a Milano! Ah, e non vi dimenticate dei pranzi fatti in casa dalla signora Sandra!!!!!!! NB: è praticamente attaccato al Duomo…
GIUDIZIO = 5/5
Il problema non è tanto che la recensione suona “falsa”. La vera questione è che è troppo positiva per dare realmente qualche tipo di indicazione; nella migliore delle ipotesi è completamente inutile. Le opposizioni, gli aspetti negativi, servono a farsi un’idea più chiara degli aspetti positivi. Se tutto è assolutamente positivo, non ricaviamo dalla recensione nessun reale punto di riferimento.
…provate:
Il Colombo è un hotel molto conveniente, dove mi sono sempre trovato bene. Buona la location, a pochi minuti dal centro storico (un po’ scomodo da raggiungere a piedi, ma ci sono ottimi collegamenti). La zona è tranquilla e piena di parchi, per chi vuole fare una passeggiata. Le camere non sono niente di particolarmente “artistico” ma sempre accoglienti e piene di fiori…è un hotel che mette allegria, soprattutto dopo una lunga giornata di lavoro. Consigliato.
GIUDIZIO = 4/5
L’hotel che “va bene per tutti” ed è “perfetto” non interessa a nessuno e non esiste; provate a focalizzare in dettaglio i particolari positivi, ed enfatizzateli mostrando anche qualche piccola “pecca” dell’hotel…
Se pensate a questo punto che il problema sia solo scrivere bene tante recensioni false, vi ricordiamo che TripAdvisor prende le necessarie contromisure…e che rispondere alle recensioni negative (quando ce ne sono poche) è uno strumento di promozione e difesa molto più efficace…
Fonti:
Tropical Seo
Commento da DAG — 18 Ottobre 2007, alle ore 12:07
Ho qualche dubbio sulle 5 indicazioni importanti:
Non dare per scontato che tutti gli utenti abbiano un buon rapporto con la lingua italiana. Lo vedo dalle email che ricevo da parte dei miei amici: c’è quello che usa solo punti esclamativi (4 o 5 di seguito), quello che li accoppia sempre a vari punti interrogativi, quello usa sempre i puntini di sospensione etc.
Ne metti tante quante ne siano necessarie per riequilibrare i conti 😉 Scherzo
Pensa che fino ad oggi l’ho considerata una cosa positiva. Quando leggevo commenti in cui il proprietario della struttura veniva chiamato per nome, provavo una sensazione di familiarità. Ora la garderò con più diffidenza.
Sono completamente d’accordo con i punti 4 e 5.
Commento da Filippo — 18 Ottobre 2007, alle ore 13:01
I problema si presenta anche all’inverso: cioè quando qualcuno (concorrenti o un ospite ingiustificatamente insoddisfatto) scrive una recensione negativa.
Sulla possibilità di risposta offerta da TripAdvisor mi risulta che sia solo a parole ma non nei fatti.
Purtroppo è il solito dilemma: chi verifica chi scrive recensioni? E’ mai possibile dare la possibilità a chiunque di scrivere una recensione sia essa positiva o negativa senza dimostrare a tutti gli effetti di essere stato in quella struttura?
Come? Basterebbe che TripAdvisor (o il sito che accetta le recensioni) richiedesse una prova tangibile che il recensore è veramente stato in quella determinata struttura inviando il voucher o la ricevuta della struttura o parti di essi. Inoltre la recensione dovrebbe essere fatta con nome e cognome, non da un nikname.
Tuttavia credo che questa cosa porterebbe ad una drastica diminuzione di persone disposte a recensire la struttura dove hanno alloggiato. Ma a Tripadvisor (o ad altri) interessa più la quantità che la qualità, quindi sarà il tempo e gli utenti che sistemeranno le cose.
E’ chiaro che al momento sono ancora poche le strutture che hanno recensioni e quindi anche una recensione negativa può dare nell’occhio. Ma in futuro quando ci saranno più siti con recensioni e molte strutture con recensioni di tutti i tipi ci faremo probabilmente meno caso.
Commento da DAG — 18 Ottobre 2007, alle ore 14:07
Due considerazioni:
1) Non è detto che il cliente che abbia realmente soggiornato nella struttura sia sincero. Ci sono persone che si lamentano a priori.
2) Fatta salva la consideraizone al punto 1), concordo con filippo: le recensioni più affidabili sono quelle lasciate dagli utenti registrati nei siti in cui hanno effettuato la prenotazione; è abilitato a lasciare un feedback solo l’utente che ha realmente soggiornato e per ogni soggiorno può lasciare un solo feedback.
Commento da alessio — 18 Ottobre 2007, alle ore 14:29
@ DAG
Ne faccio più una questione di “eccessivo entusiasmo” nell’incensare l’hotel che di correttezza formale in italiano 🙂
Credo tu abbia appena creato quella che passerà alla storia come l’ondata di “schizofrenia assiologica” nelle recensioni di TripAdvisor… 😉
@ Filippo
La possibilità è anche nei fatti, ma so che ci sono diversi problemi che riguardano sia le tempistiche sia la particolare attenzione nella moderazione delle risposte degli albergatori, che devono:
1. essere scritte con un tono pacato
2. citare dati di fatto concreti con cui controbattere alle critiche
Dato che la maggior parte delle recensioni degli ospiti non sono scritte seguendo queste linee, capisco che diventi quasi impossibile, il più delle volte, controbattere efficacemente e veder pubblicata la propria risposta.
Paradossalmente è quello che fa Booking, salvo poi non dare all’albergatore la concreta possibilità di rispondere…
Hai centrato il punto. Bisogna fare due considerazioni importanti:
1. Il cliente finale di TripAdvisor è il viaggiatore on-line, e si vede bene dalla cura con cui vengono implementate le funzionalità degli utenti, come dalla mancata cura con cui si concede all’albergatore di diventare parte attiva nelle discussioni.
2. Secondo stime internazionali sulla partecipazione ai Social Networks, solo l’1% dei visitatori di un sito come TripAdvisor fanno parte della categoria di utenti “attivi” che scrivono recensioni e creano i contenuti del sito. TripAdvisor non si può permettere eccessivi filtri sulle recensioni e difficilmente prenderà qualsiasi provvedimento per aumentare la responsabilità e l’autenticità di chi le scrive. Quel particolare utente su 100 per TripAdvisor è di vitale importanza.
Il cliente finale di TripAdvisor, Booking etc è l’ospite, il viaggiatore on-line, non l’hotel…l’hotel al momento viene coinvolto “suo malgrado”, ma questi spazi sono stati creati con in mente un altro target…da qui vengono tutti i problemi che conosciamo bene…
Commento da Giacomo — 1 Agosto 2008, alle ore 14:10
Io credo che ormai le persone che navigano siano abbastanza “istruite” per non farsi prendere in giro da siti come tripadvisor, a meno di decine e decine di recensioni dello stesso tipo, non penso che l’utente venga influenzato piu’ di tanto…