Nuovo Piano di Sviluppo del Turismo italiano: il Direttore del Mibact Francesco Palumbo ci spiega come contribuire!
10 Giugno 2016Fino al 30 giugno, operatori ed esperti di turismo possono contribuire con idee e suggerimenti al nuovo Piano di Sviluppo Strategico del Turismo Italiano. Per farlo basta registrarsi alla piattaforma online “Idee per il Turismo”, che rappresenta il primo passo nella realizzazione di quel Piano partecipato tanto voluto dal Mibact.
Per conoscere tutti i dettagli dell’iniziativa, siamo riusciti a intervistare in esclusiva Francesco Palumbo, Direttore Generale del Mibact.
La piattaforma Idee per il Turismo
Sono altissime le aspettative che ruotano intorno al nuovo Piano di Sviluppo Strategico del Turismo Italiano (PST), il documento contenente le linee guida per lo sviluppo e la promozione del turismo a livello locale e nazionale che dovrebbe essere pubblicato a luglio. Soprattutto da quando a Pietrarsa, durante la seconda edizione degli Stati Generali del Turismo, il Mibact ha annunciato che la stesura del Piano avrebbe preso le mosse da un confronto attivo con gli operatori del settore.
Un confronto che si sta già svolgendo online sul sito ufficiale del PST e sulla piattaforma gratuita Idee per il Turismo, che rimarrà attiva fino al 30 giugno.
Francesco Palumbo, Direttore Generale del Mibact, spiega ai lettori di Booking Blog come sta andando il dialogo online con gli operatori e che cosa bolle in pentola per i prossimi mesi e per il nuovo Piano 2017.
L’intervista a Francesco Palumbo, Direttore Generale del Mibact
- La piattaforma “Idee per il Turismo” è un sistema che consente di raccogliere le opinioni e le idee della comunità, fornendo la possibilità di votarle, commentarle o taggarle. Perché questa scelta?
Let’s go, diamo a tutti gli operatori del settore uno spazio di proposta.”
- Andando sulla piattaforma in questo momento sono disponibili solo 40 proposte e alcune non sono dei veri e propri progetti, ma solo considerazioni generiche. Adesso che siamo a poche settimane dalla chiusura, qual è un primo bilancio dell’iniziativa?
- Tra le proposte degli operatori ricevute avete valutato già qualcosa in particolare che pensate di integrare nel nuovo Piano Strategico?
- Tra i quesiti posti ai tavoli di lavoro di Pietrarsa c’è anche questa domanda: “Il web 2.0, attraverso la conversazione orizzontale e la facilità di condivisione, quanto può aiutarci a costruire una destinazione/paese?” Come pensa che l’Italia possa mettere in pratica il concetto di conversazione orizzontale e condivisione, in modo pratico e utile per tutti gli operatori e i viaggiatori?
Cosa valorizzare, quali elementi rappresentano motivi di attrattività, quali aspetti sono di interesse dei turisti internazionali e di prossimità, sono tutti elementi molto importanti che contribuiscono persino ad arricchire l’evoluzione delle identità territoriali anche tramite dei feedback di chi ci vede dall’esterno. Basti pensare che alle fortune, anche commerciali, del limoncello della costiera amalfitana, contribuirono in modo determinante i versi del più noto viaggiatore in Italia, Johann Wolfgang von Goethe ad inizio ‘800, ed oggi è divenuto un elemento fortemente promozionale e identitario anche da un punto di vista paesaggistico.
Tutto ciò può sicuramente avvenire in modo innovativo attraverso strumenti differenziati, ma quello che permette di monitorare con maggiore facilità e costantemente il giudizio, le impressioni e le valutazioni di un turista, e di attuare dei correttivi in tempo reale, è sicuramente rappresentato dal mondo dei social media. I turisti oggi scelgono a partire dalle opinioni e dalle raccomandazioni di altre persone ed il web è per eccellenza lo strumento prevalente del marketing attuale. L’Italia su questo ha ancora molta strada da fare, ma una delle motivazioni alla base del nuovo Piano è proprio quella di recuperare terreno sul piano dell’innovazione e nell’uso/qualità delle tecnologie in campo turistico. Proprio per questo cercheremo di attuare molte delle indicazioni e proposte contenute nel lavoro del TD Lab che indicava scelte precise, in grado di dare un’accelerazione all’impiego del digitale nel turismo.”
- In una recente intervista, la Professoressa Roberta Milano ha lodato l’apertura del Governo verso il dialogo con il territorio, ma ha anche detto: “L’importante è che ci sia una regia forte, perché aprire alla partecipazione rischia di creare molte aspettative e una sostanziale anarchia, dove non sai più distinguere le proposte che valgono da quelle che valgono meno”. Come riuscirà il Mibact a gestire in modo efficace il flusso di informazioni?
In seguito alla formulazione delle proposte che emergono nel corso del processo partecipato, ci assumeremo le responsabilità del decisore pubblico e si farà una regia anche con le Regioni, gli EELL e gli altri Ministeri per sottoporre alla politica le opzioni di policy migliori. In questo quadro il ruolo del MiBACT deve essere sempre più di servizio e di indirizzo. Bisogna fornire un servizio efficiente per gli operatori pubblici e per gli imprenditori che chiedono di avere risposte certe in tempi adeguati e al contempo dotarsi di una struttura snella ma efficiente con le competenze adeguate per dettare linee di indirizzo chiare. Questi sono i criteri verso i quali orientare la riorganizzazione della governance pubblica.”
- La piattaforma di discussione lanciata dal Mibact è stata inaugurata poco dopo gli Stati Generali di Pietrarsa ad Aprile e verrà chiusa il 15 giugno, ma la promozione online è stata esigua, sia sui canali online che offline. Come mai la scelta di mantenere un basso profilo?
- Dopo la chiusura della piattaforma sarà ancora possibile dare un contributo o un’opinione sul nuovo piano via social. Può spiegarci in che modo?
- Lei contribuirà senz’altro alla realizzazione del nuovo Piano Strategico: può darci qualche anticipazione? Che cosa bolle in pentola?
Le sessioni del Comitato, ciascuna impegnata nella redazione di un capitolo del Piano, sono 6 e i lavori sono ormai in fase avanzata. Proprio ieri (6 giugno – ndr), peraltro, si è svolto un incontro del Comitato in forma ristretta per confrontarsi sullo stato dei lavori delle singole sessioni e concordare le prossime scadenze. Il Piano, che avrà una durata almeno quinquennale, sarà sottoposto a una verifica continua (attraverso l’utilizzo di un cruscotto di indicatori di efficacia, innovazione, ecc.) e sarà aggiornato ogni due anni.
Tuttavia fin d’ora posso dire che il Comitato ha indicato nel miglioramento della competitività del settore, nella valorizzazione integrata e durevole delle risorse per formare un prodotto turistico evoluto in grado di leggere e interpretare la domanda di turismo e nell’aumento dell’occupazione nel settore e della qualità del lavoro, gli asset strategici sui quali agire.”
- Ci sono altre novità che prevedete di lanciare nel corso dell’anno 2016/2017?
In attesa del lancio del nuovo Piano, anche voi potete contribuire con le vostre idee e prendere parte alla discussione sulla piattaforma gratuita Idee per il Turismo, che rimarrà attiva fino al 30 giugno. E, ovviamente, vi invitiamo a condividere con noi le vostre impressioni sull’attività del Mibact.
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