Google Hotel Finder: Big G torna a lanciarsi nel settore dell’ospitalità
29 Luglio 2011Una settimana ricca di novità questa: dopo la rimozione delle recensioni da Google Places e i test di ottimizzazione di TripAdvisor, oggi è stato lanciato “Google Hotel Finder”, il metamotore di ricerca hotel di Google, che con questa nuova mossa entra prepotentemente nel settore dell’Ospitalità, aprendo nuovi e imprevedibili scenari di cambiamento per il turismo internazionale.
Se con l’acquisto di ITA Software il colosso di Mountain View ha suscitato polemiche a non finire tra i portali che temevano un monopolio della ricerca di voli on-line e una limitazione alla libera concorrenza che ha fatto drizzare le orecchie anche all’Antitrust statunitense, tanti saranno i dubbi e timori suscitati negli operatori del turismo con la nascita del nuovo motore di ricerca per hotel. Come vedremo più avanti, ci si chiede come Google monetizzerà l’Hotel Finder e come reagiranno i comparatori di hotel alla sua mossa.
Come funziona: dati e comparazione prezzi tratti da Google Places
Google Hotel Finder, attualmente in versione sperimentale e funzionante solo con strutture statunitensi, permette di ricercare un hotel già in maniera avanzata, offrendo all’utente la possibilità di utilizzare diversi filtri, presenti sulla sinistra:
- Date
- Prezzo
- Stelle e recensioni degli utenti
In più si può limitare la ricerca ad aree specifiche e comparare l’attuale prezzo individuato per ogni hotel con le tariffe solitamente proposte dall’hotel, per capire quanto sono rincararti i prezzi o meno a seconda della stagionalità.
A destra compaiono gli hotel che rientrano nel range indicato dagli utenti, che possono selezionare quelli preferiti e inserirli in una Shortlist.
Cliccando sull’Hotel si apre una finestra che riunisce le immagini dell’hotel, la descrizione del proprietario, alcuni frammenti delle recensioni pubblicate dagli utenti su Google HotPot e ovviamente la possibilità di prenotare.
Il pulsante “Book” permette di visualizzare un menù a tendina con i nomi delle OTA su cui l’hotel è disponibile, con relativo prezzo (link sponsorizzati) e il link gratuito al sito ufficiale dell’hotel, presente anche in fondo alla scheda.
Tutte le informazioni e i prezzi mostrati sono tratti dalle mappe di Google Places.
Le nostre impressioni
A prima vista Google Hotel Finder, ci è sembrato un po’ “geek oriented”, ovvero pensato per chi ha più dimestichezza con Internet, perché non offre ancora il massimo dell’usabilità a un comune utente on-line.
Molto interessante la funzione che mostra, accanto al costo dell’hotel, lo scostamento di prezzo rispetto alla propria media, utile per percepire se si tratta di un buon affare o meno.
L’altra nuova feature dello strumento, ovvero la possibilità di selezionare direttamente dalla mappa interattiva un’area specifica in cui ricercare l’hotel, è collocata sulla sinistra e non appare troppo chiaro a che cosa serva. Anche la possibilità di mettere in luce le aree più popolari nella città scelta (attivate da un bottone in alto a destra sulla mappa mostrata) non sembra una funzione di immediata comprensione (vedi immagine).
Nel complesso però lo strumento sembra funzionale e completo: forse per completare il quadro mancano solo una panoramica più completa delle recensioni e i dati relativi alle “feature & amenities” dell’hotel.
Le implicazioni per l’Ospitalità
L’Hotel Finder è un chiaro segnale da parte di Google di voler continuare ad investire sempre più pesantemente in un settore dalle grandi potenzialità e in forte crescita come il Turismo on-line.
Prima con l’arricchimento dei risultati delle Mappe – dove da tempo è possibile confrontare le tariffe, le recensioni e prenotare – adesso con questo nuovo strumento, è facile capire come si aprano a Google numerose possibilità di ritorno economico.
Per l’hotel per adesso non vedo particolari problemi, anzi, dal momento che accanto al link alle OTA, è sempre presente anche il link gratuito al sito ufficiale. Ci sarà da capire, non appena l’Hotel Finder sarà attivo anche in Italia, quanto traffico e conversioni sarà in grado di generare.
Immagino che invece le aziende oggi focalizzate nel settore della metaricerca di alberghi, come Trivago, Kayak, e persino i portali, si sentiranno minacciati da questa mossa di Google. Probabilmente le OTA, pur ricevendo un maggior traffico da PPC, si staranno chiedendo fin dove si spingerà Google.
E voi che cosa ne pensate? Quali potrebbero essere le conseguenze di questa nuova apertura in ambito Hospitality?
Commento da gaspare de angelis — 29 Luglio 2011, alle ore 18:16
Per la miseria, ma le pensano proprio tutte.Fantastico! Per gli alberghi certamente non ci saranno problemi,specialmente per quelli che riescono a farsi recensioni pilotate. Perchè il problema è sempre quello delle recensioni. Io vivo a Sorrento e posso garantirvi che il 90% delle recensioni sono pilotate o “kindly requested” e che le classifiche di Trip Advisor fanno ridere. Ci sono ristoranti nelle prime posizioni che non dovrebbero neanche figurare in questa categoria, mentre altri che figurano nelle ultime posizioni ogni giorno fanno il pienone e sono molto apprezzati.Comunque per quanto riguarda l’hospitality o mangi questa minestra o ti butti dalla finestra.Per quanto riguarda Google Hotel Finder quello che mi sembra interessante è la funzione dello scostamento del prezzo.
Commento da giacomo bufalini — 29 Luglio 2011, alle ore 20:05
Ciao Gaspare ti posso solo chiedere come sei posizionato tu su TA a Sorrento?
Perché se la fai cosi facile dovresti essere nelle primissime posizioni…. Io al contrario tuo credo che le recensioni siano molto attendibili e di aiuto, non si spiegherebbe altrimenti il loro enorme successo.
Grazie!
salut!
Giacomo
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 29 Luglio 2011, alle ore 20:13
il punto non è questo. La pericolosità e scorrettezza della manovra risiede in un altro utilizzo di questo stumento: cercate il vostro hotel + nome città, vi compare il vostro sito ufficiale con tanto di descrizione e nello stesso spazio semantico, dove andiamo a significare la nostra presenza come sito ufficiale compare un simpatico MENU A TENDINA, sul lato destro. Tale menu a tendina con tanto di titolo “travel dates” permette all’utente di selezionare il giorno di arrivo e partenza e di AGGANCIARE al propria call to actiona alla risposta di prezzo camera fornita da un portale intermediario e li veicolata tramite annuncio pubblicitario adwords. Ovviamenente la scrittina è CRIPTATA con la dicitura ADS che non è una malattia mortale ma ci si avvicina molto, trovatemi un UTENTE MEDIo cioè la casalinga di VOGHERA che comprende dietro alla parola ADS “pubblicità e quindi intermediazione”. Quindi compaiono i vari PREZZI della camera dei vari portali che pagano per la loro posizione e IN FONDO piccolo piccolo un link al sito diretto, totalmente INUTILE messo li solo a prendere per il C*lo, GOOGLE CI STA PRENDENDO PER IL C*LO. DI questo DOBBIAMO fare una azione unita per CONTRASTARE questa intermediazione FORZATA E SCORRETTA, questo è BARARE. Resto a disposizione per ulteriori e personali incazzosi chiaramenti verso un sistema che tende sempre di piu al lato oscuro della forza.
S.
Commento da gaspare de angelis — 30 Luglio 2011, alle ore 10:28
Caro Giacomo, non ho nessuna TA,sono solo un osservatore e conosco molto bene il settore turistico alberghiero sorrentino. Comunque non sono contro le recensioni, però, credimi, a volte sono fuorvianti.
Ho molti amici albergatori e ristoratori e so come si comportano.
Bye, Bye
Gaspare
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 30 Luglio 2011, alle ore 19:29
@gaspare e giacomo
tripadvisor puo essere uno strumento molto potente, MA per alcune attività che beneficiano di CLIENTE LOCALE e / o CLIENTELA ABITUALE il gufetto può contare poco.
Immaginate un hotel che riempe il grosso con cliente business abituali, immaginate un ristorante con un passaparola fisico di zona.
S.
Commento da Duccio Innocenti — 1 Agosto 2011, alle ore 10:35
secondo me questo è solo il primo passo di big G verso una nuova OLTA non appena Google Hotel Finder sarà diventato il primo e più importante motore di ricerca mondiale per Hotel…
a Mr.Antritust si drizzeranno tutti i capelli ma tant’è…
in attesa di Google Booking auguro a tutti di ricevere sempre più prenotazioni dirette
buona disintermediazione
Commento da Mauro Bonelli — 1 Agosto 2011, alle ore 16:20
Salve, io sono molto positivo all’ingresso di questo colosso.
Tanto peggio di così è impossibile …. quindi Benvenuto GOOGLE!!!!
Poi se funziona come il motore di ricerca classico, meglio ancora.
Commento da edoardo.osti — 3 Agosto 2011, alle ore 10:26
Buongiorno a tutti.
A mio avviso andrebbe valutato molto seriamente l’impatto sugli hotel, mentre non credo che la decisione di Google rappresenti un rischio per le OLTA. Ad oggi Google è un grande fornitore di servizi, un’attività che produce enorme fatturato e che rappresenta la natura del closso con gli occhiali. Perchè rinunciare a questa caratteristica per entrare in competizione con i propri clienti, lasciando il certo per l’incerto?
Commento da Marco75CT — 4 Agosto 2011, alle ore 16:28
Ciao a tutti.
Concordo con Stefano, anche se non ritengo che Google Hotel Finder sia tutto da buttare.
Basterebbe inserire nel pulsante Book, magari come capolista, il sito ufficiale dell’hotel e poi a seguire tutte le OLTA.
Ciò favorirebbe molto la disintermediazione e non danneggerebbe più di tanto le OLTA che continuerebbero ad essere preferite dai loro clienti fidelizzati.
PS.: TripAdvisor è uno strumento e come tale può essere usato in maniera scorretta; è comunque molto più corretto di Booking.com dove non si ha il diritto di replica o la possibilità di rimuovere recensioni fuorvianti.
Commento da Web2Hotel — 24 Gennaio 2012, alle ore 12:02
Marco, vedo ora che nel pulsante Book l’hanno messo il sito dell’hotel!
vedi https://twitter.com/#!/Web2Hotel/status/161733423612964864