Social Media Marketing per hotel: 10 statistiche che contano
30 Giugno 2015Non sono mai stata molto portata per la matematica e quando scrivo preferisco pensare che i contenuti siano l’unica cosa che conta. Eppure esiste una vera e propria forma di “scienza” del Social Media Marketing che invita ad utilizzare alcune best practice numeriche per aumentare l’engagement.
Diversi studi infatti dimostrano che post più lunghi o più corti, con una domanda o senza, con un hashtag o meno, hanno il potere di avere maggiore o minore presa sui vostri fan e follower sui social network. Per gli hotel che oggi puntano molto sui social è importante conoscere anche queste finezze.
Di recente mi è capitato di ricevere diverse domande di questo tipo da albergatori nostri clienti: quanto devo scrivere? Meglio un post corto o un post lungo? Meglio con una foto o senza?
Per fare chiarezza sull’argomento mi sono documentata e ho raccolto per voi le più diffuse statistiche in merito.
Alcune sono condivise da specialisti dei social media, come Dan Zarrella – conosciuto per il suo approccio “scientifico” al mezzo – o Jeff Bullas. Altre sono state raccolte da Buffer, piattaforma di gestione dei canali social, o da altri blog di settore.
- I tweet che contengono un hashtag hanno il 55% in più di possibilità di essere ricondivisi rispetto a quelli che non ne hanno (Dan Zarrella)
- I tweet che includono le virgolette per indicare una citazione hanno il 30% in più di possibilità di essere ritwittati (Dan Zarrella)
- I tweet che hanno tra i 100 e i 115 caratteri hanno più possibilità di essere ritwittati del 34% rispetto a quelli fuori da questo range, come mostra questo schema (Dan Zarrella)
- Le call-to action hanno un peso: chiedete ai vostri follower di ricondividere, poiché può incidere positivamente sull’engagement. Sarà un po’ come mettere una call to action su un sito (Dan Zarrella)
- Su Google+ i post con meno di 60 caratteri hanno maggiore possibilità di essere letti e condivisi (Copyblogger)
- Per un blog post meglio i titoli brevi: l’essere umano tende a leggere le prime tre parole e le ultime tre. Ecco perché un post con un titolo accattivante di 6 parole è considerato una pratica ottimale. Ma in generale, se il titolo non entra in un tweet è decisamente troppo lungo (Kissmetrics)
- La lunghezza ideale di un post non deve superare le 1.600 parole, altrimenti l’attenzione dell’utente svanisce. Per mantenere viva l’attenzione del lettore ci dovrebbero volere non più di 7 minuti per leggerlo (Medium)
- Su Facebook i post più concisi generano il 66% in più di engagement rispetto ai post che superano gli 80 caratteri (Jeff Bullas)
- I post su Facebook che contengono domande generano il doppio dell’engagement rispetto a quelli ordinari (Jeff Bullas)
- Meglio evitare i post complicati: inserite solo un messaggio per volta (uno status, un link o una foto) per massimizzare l’engagement (Jeff Bullas)
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