Idee virali: “Pacchetto Divorzio” a soli 2.500 €
6 Luglio 2011Si entra sposati e si esce divorziati: da alcuni giorni non si fa che parlare dell’”Heartbreak Hotel”, che permette con 2.500 € di prenotare due camere singole e un equipe di avvocati e psicologi che sbrigheranno tutte le pratiche necessarie per il divorzio in un weekend. Oltre a evitare le lunghe trafile burocratiche, è anche un modo per superare senza drammi il difficile momento della separazione in totale relax e tranquillità, con tutto il supporto necessario.
A differenza di quello che molti potrebbero pensare, l’Heartbreak Hotel non è un albergo: si tratta invece di un’agenzia olandese che si è inventata una speciale convenzione con strutture di lusso per offrire ai suoi clienti un servizio alternativo di divorzio. Ma questo non è importante: quello che in effetti colpisce e dovrebbe insegnare molto anche al settore alberghiero, è piuttosto la “viralità” di questa idea.
Dell’originale pacchetto hanno parlato testate giornalistiche, TV, radio, siti internet, in Europa e all’estero. In un solo giorno, ho ascoltato la notizia su RDS per poi ritrovarla sul sito del Corriere della Sera e del The Independent.
Idee virali: audacia e creatività
Come per tutte le idee virali, il “Pacchetto Divorzio” grazie alla sua singolarità ha fatto il giro del mondo a costo zero, portando all’agenzia in questione un’enorme pubblicità e rafforzando la sua brand-awareness. Non ci sono volute costose promozioni sulle riviste o la TV, né strategie di marketing a pagamento sul Web, come campagne Pay-per-click o attività di social media marketing. In virtù della sua straordinarietà, l’idea ha generato buzz, passaparola, ha destato curiosità e interesse senza alcun impegno o spesa.
Un tipo di iniziativa che già nel passato è stata sfruttata anche in ambito hospitality sia da catene alberghiere che da hotel indipendenti dotati di una buona dose di audacia e creatività.
Già nel 2008 qui su Booking Blog parlavamo dei cosiddetti “Extreme Hotel Package”, pacchetti dai costi stratosferici mai prenotati, ma capaci di generare un tale passa-parola da far schizzare le vendite dell’hotel e creare una brand awareness del tutto inaspettata (vedi articolo “Storie di Pacchetti straordinari e di hotel gestiti con successo”).
Ma non sono solo gli hotel di lusso a potersi permettere idee virali, che possano stuzzicare gli “starnutitori” a parlare di loro e diffondere il brand, on-line e off-line.
Basti pensare all’Hans Brinker Budget Hotel, l’ostello di Amsterdam che con la sua irriverente campagna di marketing virale, non ha esitato ad esaltare il suo aspetto dimesso e la sporcizia tipica di ogni ostello della gioventù, come forme di minimalismo eco-sostenibile da lodare più che da criticare, facendo parlare di sé tutto il web.
Tutti gli hotel dovrebbero ispirarsi al marketing virale
Originalità, creatività, fantasia e anti-convenzionalità sono i principali ingredienti delle idee virali, che spesso generano passa-parola in modo spontaneo, magari nemmeno volutamente.
Ma se non tutti i giorni nascono idee straordinarie, è comunque importante che gli albergatori imparino ad utilizzare gli stessi principi del marketing virale per incuriosire e attrarre gli ospiti dell’hotel.
Perché piuttosto che ostinarsi a proporre pacchetti e sconti sempre più omologati, non offrire al cliente la sensazione di acquistare qualcosa di unico, esclusivo, un’inimitabile esperienza di viaggio? Qualcosa di cui valga la pena parlare?
Duccio Innocenti