Re: Rieducare i clienti alla tariffa giusta: una nuova sfida per i Revenue Manager

Home Forum Commenti agli articoli di Booking Blog Rieducare i clienti alla tariffa giusta: una nuova sfida per i Revenue Manager Re: Rieducare i clienti alla tariffa giusta: una nuova sfida per i Revenue Manager

#20076
Riccardo CoccoRiccardo Cocco
Partecipante

@fuhrungskraft:

Mi permetto di dissentire sul “però″.

L’abbassamento tariffario nelle linee aeree e la nascita quindi di organizzazioni low cost sono la risposta ad una specifica esigenza del mercato che ha permesso la diffusione dell’utilizzo del mezzo aereo che fino ad un certo punto è stato un mezzo utilizzato da una nicchia di mercato che poteva permetterselo. L’offerta alberghiera ha sempre permesso di offrire al mercato prodotti diversi a tariffe diverse. L’abbassamento tariffario non ha quindi permesso una maggior diffusione dell’utilizzo degli alberghi ma in parte ha spostato da una struttura all’altra la domanda, in parte ha permesso a chi usufruiva di categorie alberghiere inferiori l’utilizzo di categorie superiori.

Non possiamo utilizzare la “televisione” come esempio dell’abbassamento tariffario in quanto la televisione deve essere vista come elemento di una evoluzione/rivoluzione culturale, un naturale mutamento di un bisogno espresso in un dato periodo storico che, dopo l’uscita dalla guerra ha permesso, appunto, un avanzamento culturale, in un periodo particolare come il boom economico.

Anche la telefonia cellulare è un esempio, a mio parere, non troppo calzante. Certo è che fintanto che vi è stato il monopolio della Telecom, il telefonino non era poi così diffuso. Si è entrati in concorrenza e pertanto il bisogno del mercato si è tramutato da un bisogno dell’apparire ad un bisogno/necessità alla portato di un mercato più ampio, non ha generato domanda, ha risposto ad una necessità.

Sempre a mio modo di vedere, non parlerei della diffusione dell’auto anche in questo caso esempio poco calzante sempre se configurato nel momento storico in cui è avvenuto.

Senza ombra di dubbio il prezzo fa la sua parte nell’intero concerto, ma a mio modo di vedere non è assolutamente un solista e nemmeno un primo violino, come molti tendono a farci credere.

Tornando all’abbassamento dei prezzi che hanno permesso la diffusione di beni e servizi, questo è avvenuto in momenti in cui si passava da un sistema monopolistico ad un sistema di libero mercato.

Nel nostro caso siamo già in libero mercato e quindi non stiamo vivendo una rivoluzione, il prezzo è un attore ma ha una parte che in gergo cinematografico si chiama “cameo”.

Ovviamente questo è il mio personale punto di vista, ma i concetti da lei espressi, per me di forte interesse, hanno stimolato questo mio intervento.

Buon lavoro e buone rivoluzioni culturali a tutti!

Riccardo Cocco