Re: In Business Listing su TripAdvisor: le prime impressioni
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Mi è sparito il precedente post…. 🙁
comunque ripropongo i concetti espressi.
1) Non fa promozione, non cambia il suo status, rimane “impallato” dove già si trova, non capisco il motivo della spesa allora. Desidera avvicinarsi ad un cliente che già la conosce, ma se già la conosce, ha i suoi riferimenti e saprà certamente come ritrovarla, non crede?
2) I costi: certamente se lei ha pagato (sempre di investimento stiamo parlando) 300 Euro, la struttura ha meno di 10 camere. Il discorso dovrebbe essere affrontato per la media, che a mio avviso potrebbe attestarsi tra le 51 e le 250 unità abitative. A questo punto i costi cominciano ad essere più importanti, così come importante dovrà essere il rientro di questi ultimi.
3) Quando si spendono i soldi si deve sempre considerare che si tratta di un investimento e quindi si deve considerare il tempo in cui questi investimenti rientrano in azienda. Sicuramente sarà più complesso calcolare quante prenotazioni vengono generate e consumate tramite questo canale ma lei non può misurare l’investimento di soldi con il ritorno di contatti e fermarsi li. Lei dovrà calcolare quanti contatti le occorrono per generare il minimo di prenotazioni effettuate e consumate per coprire l’investimento iniziale.
Esempio:
Se per storico lei riceve 10.000 visite l’anno sul suo sito e queste si traducono in 100 prenotazioni effettuate e consumate, la sua booking ratio delle visite è pari al 1.0%.
Ammettiamo che la sua AHR annua sia pari ad Euro 50.00 e che lei abbia investito i famosi 300 Euro. Ebbene per rientrare (ancora NON guadagnare, sull’investimento, ma solo “rientrare” dei soldi investiti) dovrà ricevere dal link 6 prenotazioni (tutte da una notte per semplificare i conti). Quindi il link su TA dovrà generare almeno 600 contatti che con una redemption del 1.0% si traducono in 6 prenotazioni. Da qui si evince (laddove i dati fossero veritieri) che le sue 21 visite non hanno generato alcuna prenotazione e che mediamente lei dovrà ricevere circa 50 visite/mese nell’anno per raggiungere il suo target e coprire l’investimento.
4) per sua opportuna conoscenza, le campagne pubblicitarie in TV e cartellonistiche vengono stabilite in base al tipo di redemption che l’azienda si prefigge e di conseguenza i costi variano a seconda del tipo di audience sia convertibile in acquirenti.
Esempio:
televendita di un materasso.
Se la televendita viene messa in onda nel prime time, il target delle redemption che l’azienda si aspetta sarà sicuramente superiore a quello che che si prefigge in caso di messa in onda nel pomeriggio. Durante il prime time vi è un’audience sicuramente importante e la ratio tra audience e possibile acquirente tendenzialmente si dirige su alti livelli di conversione 70%/80%, conseguenza i costi di messa in onda nel prime time sono molto elevati. Al contrario se la stessa televendita viene messa in onda in fascia pomeridiana, la ratio audience/possibile acquirente diminuisce drammaticamente in quanto l’audience pomeridiana, oltre ad essere inferiore è formata da ragazzi pertanto il rapporto audience / possibile acquirente si attesterà al 20%/30%.
Stessa cosa dicasi per le campagne cartellonistiche, una cosa è posizionare un cartellone in un luogo ad altissima densità di transito, un’altra è posizionarlo in luoghi con minore o poca densità.
Spero di aver chiarito alcuni aspetti della discussione.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco