Re: Attenzione alla Last Room Avaibility: opportunità o perdita di autonomia?
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@dott_stafano_tiribocchi:
Se conosci bene la tua domanda non resti con una sola camera da vendere. E, laddove per oscuri motivi tu rimanga con una sola camera a disposizione, personalmente io chiuderei la vendita online vendendo a tariffa APT dall’ufficio prenotazioni (voice). Comunque restare con una camera a 7 giorni vuole dire che non hai una demand forecast aggiornata ed in più non hai lavorato bene con il tuo overbooking.
Quando le OTA chiederanno a tutti la parity rate e la parity inventory le commissioni diminuiranno a totale beneficio di:
1) cliente che trova consistenza nel prezzo del prodotto offerto sui diversi canali;
2) OTA che continua a vendere con volumi maggiorati grazie alla maggior disponibilità offerta dalle strutture
3) albergatori che vedranno aumentare i propri ricavi in funzione di una distribuzione più capillare del loro prodotto che, nei casi dei più piccolini, permetterà di concentrarsi maggiormente sul servizi offerto.
Aldo: alcuni dei nostri colleghi del blog si lamentano a gran voce della disgrazia che le OTA generano, senza mettere sul tavolo delle valide alternative. Ripeto, nessuno c’è che ci punta la pistola per firmare il contratto. E’ solo una mera questione di opportunità, se reputiamo che quanto ci viene richiesto dalle OTA sia equo con ciò che ne riceviamo in cambio, si firma, altrimenti no. Poi se la decisione è NO se ne pagheranno le conseguenze o si godranno i benefici.
Il mio messaggio vuole solo essere:
NO OTA?
1) hai alternative?
SI: condividiamole;
NO: puoi scegliere se firmare o no
Firmi SI: accetta i pro ed i contro
Firmi NO: godi dei benefici/paane le conseguenze.
Buon lavoro e buon revenue management a tutti!
Riccardo Cocco