Re: TripAdvisor, Booking, Expedia – le responsabilità legali della diffamazione online
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Caro Edi, sicuramente di idee se ne possono avere tante in questo senso; l’importante è trovare quella giusta per la/e struttura/e che rappresentiamo come può essere ad esempio l’idea di D.Vasta.
Si può richiedere semplicemente al check-out (ma come fai giustamente notare tu pochi di quelli cui viene richiesto lo faranno davvero), oppure si può scrivere una note nella parte finale del questionario di valutazione del tipo “…le domande cui ha appena risposto servono a noi per migliorare, e per l’aiuto che ci dà la ringraziamo. Se oltre a questo desidera che altri clienti come lei conoscano più approfonditamente il nostro hotel le chiediamo di commentarci anche su abcdef.com”, oppure si può lasciare un piccolo ricordo al check out (si possono trovare cose molto carine anche a meno di 1€) con sopra un piccolo bigliettino con una frase che gli ricordi di lasciare un commento (probabilmente aprirà a casa il regalino e così si ricorderà di commentare l’hotel…non solo, ma quando lascerà il commento sarà ancora contento o divertito del regalino e magari il suo giudizio sarà un po’ migliore (piccolo trucchetto! 😉 ).
Alla fine però tutto dipende dal cliente che si ha di fronte: sicuramente uno che ha prenotato da agenzia a in via telefonica o via fax sarà meno avvezzo ad andare su internet a lasciare un commento e viceversa chi ha prenotato tramite IDS o ADS, probabilmente prima del soggiorno avrà osservato i commenti on-line e ne conoscerà l’utilità e sarà automaticamente spronato a scriverne altri.
Ultima cosa: di fatto le statistiche dimostrano che a NON lasciare commenti sono in maniera paritaria sia i clienti contenti che quelli scontenti…e curiosamente ritengo, sotto certi aspetti, più grave il fatto che siano quelli scontenti a non postare commenti, non lasciando realmente la possibilità a chi lavora in albergo, di conoscere le problematiche e risolvere migliorando il servizio. Ad esempio noi ricevevamo parecchi commenti sul fatto che i prezzi dei piatti al ristorante fossero troppo alti in rapporto alla struttura. Partendo da queste lamentele e dalle nostre statistiche abbiamo elaborato un piano per applicare l’yield anche alle tariffe del ristorante mantenendo tariffe alte (uguali a prima) il venerdì e il sabato dove comunque riempivamo totalmente la sala e abbassandole negli altri giorni aumentando la revpash in misura considerevole.