Albergatori che scrivono ottimi commenti per scalare le classifiche di TripAdvisor e commenti meno lusinghieri per danneggiare i competitor, recensioni chiaramente errate che l’hotel chiede inutilmente di rimuovere, recensioni false redatte a pagamento, e chi più ne ha più ne metta: non sembra che all’attivo si siano individuate soluzioni per risolvere la questione tanto dibattuta delle recensioni false sui siti di recensioni come TripAdvisor.
È proprio per trovare una risposta alla perdita di trasparenza e di attendibilità del sistema fondante dei siti di reviews, che alcuni dottorandi della Cornell University hanno pubblicato un innovativo algoritmo per individuare le recensioni alberghiere “ingannevoli”, ovvero le opinioni false scritte in modo e maniera da apparire autentiche (“deceptive opinion spam”). Si tratta in pratica di quelle che inquinano maggiormente il ranking di siti come TripAdvisor, scritte per lo più da albergatori o aziende pagate per migliorare la brand reputation di un’attività.
Cornell University: trovato un nuovo algoritmo per identificare le recensioni false