5 verità per i marketer di viaggio nel 2024

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Il 2023 appena concluso ha confermato trend, rivoluzionato fondamenta, promesso nuovi orizzonti in un settore che, per definizione, muta instancabilmente. Ma proprio per questo apre le porte su infinite possibilità di crescita e miglioramento.

Il settore dei viaggi ha visto una fremente attività nel 2023, lasciandosi finalmente alle spalle i postumi dello stop forzato dovuto al Covid-19. Quali fenomeni affacciatisi negli scorsi mesi si prospettano fondamentali nel marketing del 2024?

Scopriamolo insieme, grazie ai preziosi spunti di Phocuswire.

 

Questo è l’anno per prendere sul serio i dati di prima parte

 

La rimozione del cookie di terze parti sta effettivamente accadendo nel 2024. Se non avete dato ascolto al richiamo di “prendere sul serio” i vostri dati di prima parte l’anno scorso, niente panico! Google Chrome, il browser scelto dal 63% degli utenti globali di Internet, sta eliminando gradualmente i cookie di terze parti solo per l’1% degli utenti in una prima fase, quindi c’è ancora tempo per agire.

Per voi albergatori, il sistema centrale di prenotazione (CRM) e/o sistema di gestione della proprietà (PMS) rappresenta una fonte preziosa di dati di prima parte sui vostri ospiti. Da queste piattaforme potete estrarre dati e utilizzarli con i team sales, marketing e prodotto per l’acquisizione e la fidelizzazione dei clienti.

La fase di eliminazione dei cookie di terze parti è importante anche per gli operatori di tour e attività. Questi player si affidano alle prenotazioni ripetute per ridurre il costo di acquisizione del cliente e la dipendenza da Google Ads come canale di primo contatto. Un uso intelligente dei dati di prima parte implica la capacità di inviare messaggi mirati al momento giusto al cliente giusto attraverso tutti i canali di proprietà.

Infine, il 2023 ha visto la transizione da Google Analytics Universal a GA4. Nonostante le criticità riportate da molti utenti, GA4 è qui per restare come fondamento della raccolta di dati di prima parte. Assicuratevi di aver convertito correttamente la vostra visualizzazione GA Universal in GA4 e verificate che gli eventi e i dati di conversione stiano correttamente transitando nei vostri report.

 

L’AI generativa è un’alleata…e una rivale

 

Il 2023 è stato l’anno del prorompente avvento di ChatGPT e dei tool basati sull’intelligenza artificiale generativa, inutile negarlo. Una rivoluzione che ha scosso le fondamenta di molti settori, travel compreso. Nonostante la fulminea evoluzione degli algoritmi, è ancora difficile però prevedere come questa tecnologia influenzerà il comparto viaggi nei prossimi anni e decenni.  

Per le startup del settore, il 2023 ha visto la nascita di molte versioni della stessa cosa: AI generativa come involucro per qualche tipo di motore di ricerca/scoperta/creazione di itinerari. Queste realtà vengono classificate come sono aziende AI di “Livello 4“, dal fondo di venture capital NfX. Per questi nuovi soggetti, l’AI è il focus centrale di vendita, ma non riescono a declinarne davvero le potenzialità.

Mentre i prodotti veramente rivoluzionari integreranno l’AI così profondamente nel design di prodotto che tutto ciò che l’azienda fa diventerebbe impossibile senza l’intelligenza artificiale stessa.

 

Google resterà primo canale principale di acquisizione per i viaggi

 

Il 2023 avrebbe potuto essere un completo disastro per Google. OpenAI sembrava avere un vantaggio massiccio, e il lancio di Bard da parte di Google ha portato una diminuzione del 8% della sua capitalizzazione di mercato in un solo giorno.

Ma la fortuna ha girato, sorridendo nuovamente al colosso delle ricerche: OpenAI è quasi collassata in un solo week end a novembre, e Google ha guadagnato terreno con Bard e la sua esperienza generativa di ricerca (SGE).

Il mondo dell’ottimizzazione per i motori di ricerca sta evolvendo, ma rimane tema caldissimo per i brand in grado di rimanere aggiornati sugli sviluppi recenti. Infatti, una quantità considerevole di ricerche inizia ancora su Google: più del 40%, secondo dati recenti. Expedia, Booking e altre agenzie di viaggio online lo sanno bene, infatti spendono ancora miliardi di dollari all’anno in Google Ads.

Google rimane dunque la fonte dominante per l’acquisizione di clienti, sia organicamente che tramite canali di performance, nel settore travel.

 

Gli hotel indipendenti possono competere con Airbnb nella vendita delle esperienze

 

Le esperienze continuano a essere un settore caldo. Molti colossi del comparto hanno recentemente annunciato ingenti round di investimenti. Ancora meglio, la domanda sostiene l’ottimismo degli investitori.

Eppure, Airbnb deve ancora rialzarsi dai giorni pre-pandemici. Nel frattempo, startup come Holibob, Way e Key offrono agli host di affitti a breve termine, ai gestori di proprietà e agli albergatori vari metodi per vendere a margine elevato tour e attività.

Mentre gli hotel continuano a delineare le loro proposte di valore uniche tra un mare di nuovi brand e operatori consolidati, l’offerta di esperienze curate e personalizzate rappresentano un vantaggio competitivo per distinguersi dalla concorrenza.

 

La frase “compensazione delle emissioni di carbonio” ha un peso diverso nel marketing di oggi

 

Nel 2023 i legislatori hanno preso decisioni concrete riguardo alle affermazioni sul carbonio. La prova si può vedere nella recente decisione dell’Unione Europea che vieterà l’uso di affermazioni come “carbon neutral” o “eco” entro il 2026 a meno che l’azienda dietro non possa dimostrare che l’affermazione è accurata. L’onere della responsabilità verso il cambiamento climatico si sposta dai singoli alle aziende.

Questa mutata situazione supporta ricerche recenti che mostrano che la maggior parte dei viaggiatori vuole che il proprio viaggio sia positivo per il pianeta ma non è effettivamente disposto a pagare di più per farlo. In uno studio su 63.520 prenotazioni effettuate con una compagnia aerea europea, solo il 4% delle prenotazioni includeva una compensazione extra per coprire le emissioni di carbonio.

Quindi cosa devono fare i brand del settore travel e i marketer responsabili dei loro piani di comunicazione sul clima? Le aziende possono contare sul supporto di start-up che conferiscono legittimità alle loro iniziative climatiche.

Considerate appropriate le 5 verità che vi abbiamo raccontato in questo articolo? Come vi approcciate al 2024 di un travel in costante evoluzione? Discutiamone insieme!