4 idee per sfruttare con successo le recensioni del vostro hotel
25 Giugno 2009Secondo Compete.com, in relazione alla crescita dei Social media, nell’ultimo anno il traffico generato dai social network verso i siti degli hotel è aumentato del 151%.
Dunque le recensioni positive che i vostri clienti lasciano sui social media come TripAdvisor, Trivago, Zoover, ecc sono davvero un importante strumento per aumentare le visite al vostro sito ufficiale e le conversioni.
In realtà ci sono almeno altri 4 utilissimi modi per sfruttare le reviews positive:
- Per scrivere i contenuti del vostro sito ufficiale – le recensioni sono una fonte preziosissima da cui trarre espressioni, parole (trigger words) e frasi che coinvolgano emotivamente e realisticamente il lettore e che possono essere riutilizzate o riadattate per scrivere un buon copywriting “persuasivo”.
- Per accompagnare il processo di prenotazione sul vostro sito ufficiale – non utilizzate il TripAdvisor Widget se non volete far apparire sul sito anche i commenti negativi, ma riportate fedelmente le recensioni che ritenete esprimano in modo migliore lo spirito del vostro albergo.
Potete inserirle nei punti strategici di ogni pagina in modo che accompagnino e avvalorino ogni fase del processo di prenotazione. - Per le campagne pubblicitarie – potete includere citazioni delle recensioni più belle nelle vostre brochure cartacee, nei vostri banner pubblicitari o in qualsiasi altra forma di pubblicità abbiate pianificato on-line e off-line, comprese le campagne PPC.
- Per le altre strategie marketing – potete utilizzare le reviews come testimonianze reali includendole nei comunicati stampa, nelle newsletter o nelle vostre pagine di Facebook, nel blog aziendale o negli altri Social Network dove siete presenti.
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Commento da evpandolfi — 25 Giugno 2009, alle ore 09:43
Ciao a tutti,
partendo dal concetto che, indipendentemente dall’amare od odiare i siti di recensione on-line, non si può impedire che un cliente scriva il proprio commento (come del resto prima come oggi non si poteva impedire di fare passaparola) è necessario vedere questi siti come delle opportunità da sfruttare, e non delle minacce, e utilizzare delle strategie come quelle descritte per migliorare le proprie strategie di marketing verso il cliente.
L’unico dei quattro punti su cui ho delle perplessità è il secondo: sono d’accordo che si possa scegliere di non inserire direttamente nel proprio sito il widget di tripadvisor, anche perchè è dimostrato che qualsiasi link presente su un sito tende a portare traffico verso l’esterno, tanto più se relativo ad un sito in cui oltre alle recensioni è anche possibile prenotare attraverso altri canali che non siano il diretto website dell’hotel, anche se comunque, per quanto alcune recensioni possano non essere completamente corrette il semplice marchio di TA è, nella mente del cliente, sinonimo di “commenti super partes” (cosa che non è il sito dell’hotel anche se copia così com’è il testo dei commenti, del resto una ricerca della Nielsen, ha dimostrato che a livello globale le persone che credono ai consigli di altri consumatori sono il 78%, quelle che credono alle info sui siti diretti sono solo il 60%).
Non sono però d’accordo sul non fare apparire affatto alcun commento negativo perchè, com’è ovvio, non esistono alberghi perfetti e dei commenti tutti molto positivi rischiano di far percepire una falsità in ciò che si è scritto. Forse si potrebbe inserire anche qualche commento leggermente negativo ma che non bocci totalmente l’hotel e che faccia capire, magari, ai visitatori del sito che il disservizio subito da quel particolare cliente è stato solo un caso e che tendenzialmente non è un disservizio che capita abitualmente.
Commento da mdini — 27 Giugno 2009, alle ore 17:58
I commenti dei clienti funzionano solo se sono il prodotto di una discussione reale della gente, un qualsiasi segnale o traccia di censura e tutto si traduce in un boomerang micidiale. Non c’è modo più efficace per far scappare un cliente che fargli percepire che nascondiamo qualcosa, qualcosa che per lui può essere importante. La recensione negativa va pubblicata e resa ben visibile, come fanno Amazon e Ebay, perché paradossalmente ha lo scopo di porre un limite al peggio che un cliente può immaginarsi; e se quel limite non è poi così brutto, se chi si lamenta è un piantagrane, allora addirittura la lamentela torna a favore dell’albergatore. Citare solo le frasi positive è vecchio marketing; fuori del loro contesto non hanno alcun valore, nessuno conosce gli autori delle lodi e soprattutto non vi ripone alcuna fiducia, è come dire: “Mario Rossi ha detto si è trovato benissimo”. E allora? State mentendo o nel migliore dei casi Mario Rossi magari si accontentava di poco. Tutto o niente, questa è le legge del Web 2.0 Chiunque non può permettersi questo è bene per tutti che non stia nel business online.