3 Modi per evitare che le OTA attraggano più clienti del sito ufficiale dell’hotel
5 Agosto 2009Per ogni hotel oggi è indispensabile affidarsi alle OTA, poiché queste costituiscono la maggiore risorsa di prenotazioni e al contempo di visibilità. D’altronde è anche vero che per operare attraverso i portali, l’hotel è costretto a pagare commissioni piuttosto elevate.
Le commissioni pagate dalle strutture alberghiere alle OTA ne garantiscono la sopravvivenza, ancor più da quando i colossi del settore, Expedia, Orbitz, Priceline e Travelocity hanno azzerato le fees sui voli aerei. Per essere precisi, le commissioni pagate dagli hotel costituiscono attualmente il 60% dei guadagni totali dei portali.
Ecco perché gli intermediari mettono in pratica diverse strategie per fare in modo che la maggior parte degli utenti prenotino presso di loro piuttosto che sul sito ufficiale degli hotel.
Pur non sapendolo, nella maggior parte dei casi sono gli stessi hotel, con i loro siti mal ottimizzati e senza alcuna esperienza sulle campagne Pay-per-click, a dirottare i clienti verso i portali. Basterebbe curare maggiormente il sito ufficiale e adottare qualche semplice strategia di web marketing, per incrementare le prenotazioni dirette e diminuire la dipendenza dagli intermediari.
Le tecniche maggiormente utilizzate dalle OTA per sottrarre potenziali clienti ai siti dell’hotel sono 3, ma altrettante strategie possono essere messe in campo dagli albergatori per evitare che le OTA arrivino ai clienti prima di loro sfruttando la notorietà del brand dell’hotel.
- Le OTA puntano sul vostro brand name nelle campagne PPC
Il brand name del vostro hotel costa davvero pochi cent per click in una campagna Google Adwords, ma siccome molti alberghi non lo sanno o non ne tengono conto, sono le OTA a puntare sul quel nome. In questo modo, chi digiterà sul motore di ricerca il nome di un hotel, magari il vostro, troverà in testa alla pagina avvisi adwords che lo indirizzeranno su un portale piuttosto che sul sito ufficiale del vostro albergo.Come fermarle? Iniziate a fare campagne Adwords investendo sul vostro brand name, ne guadagnerete in prenotazioni e visibilità (vedi articolo 5 Ottimi motivi per puntare anche sul brand name nelle campagne PPC).
- Le OTA sfruttano la mancanza di ottimizzazione dei siti degli hotel
Vi siete assicurati che il sito ufficiale del vostro hotel sia adeguatamente ottimizzato? Oppure magari digitando proprio il vostro brand name su Google il vostro sito non appare neanche tra i primi risultati? Questo può essere dovuto solo ad una pessima ottimizzazione.
Ovviamente le OTA si approfittano di queste mancanze e guadagnano posizioni su di voi.Come fermarle? Basta una parola: SEO, ottimizzazione sui motori di ricerca.(vedi articolo SEO: 5 Miti da sfatare per evitare errori strategici)
- Le OTA attraggono utenti con la scusa delle recensioni
Le ricerche sulle parole chiave rivelano che una delle più comuni query sui motori di ricerca è: parola chiave + review (ad es: Hotel Casci review).
Ovviamente gli utenti vogliono conoscere l’opinione altrui prima di procedere alla prenotazione, ecco perché, cercando sul motore di ricerca il vostro brand name + review, sarà facile che tra i risultati il vostro sito ufficiale sia sorpassato da un’OTA o TripAdvisor, che riconduce ad Expedia.Come fermarle? Inserite nel vostro sito una pagina dedicata alle reviews pubblicate sui social network di recensione turistiche o sulle OTA e ottimizzate la pagina. Anche in questo caso otterrete un doppio effetto: darete la possibilità ai vostri clienti di leggere direttamente sul vostro sito le esperienze dei testimonials e sarete maggiormente rintracciabili tramite long tails (vedi articolo Come rendere il sito dell’hotel rintracciabile tramite le long long tail e aumentare le conversioni)
Investire più sul web marketing e meno sulle commissioni
Certo è vero che i portali sono indispensabili per aumentare la visibilità del brand e possono essere utili per riempire camere che resterebbero altrimenti vuote all’ultimo minuto.
D’altra parte vi siete mai chiesti se state pagando commissioni per prenotazioni che avrebbero potuto essere fatte direttamente sul sito ufficiale del vostro hotel, se solo aveste migliorato le sue performance?
Basterebbe affidarsi meno alle OTA ed investire i soldi risparmiati sulle commissioni nel sito ufficiale dell’hotel, nella sua ottimizzazione ed in migliori strategie di web marketing, e le vostre prenotazioni dirette aumenterebbero sicuramente.
Fonte: Hotel Marketing Strategies
Commento da carcal — 17 Agosto 2009, alle ore 09:20
Oggi investire sul proprio sito significa cogliere i frutti dal proprio albero.
Il sito web non deve essere inteso come una semplice vetrina dove in esposizione c’è l’hotel, ma deve essere dinamico in continuo mutamento,in poche parole va sempre aggiornato.
Bisogna far si che il cliente sul sito trovi tutte le informazioni che poi lo porteranno alla prenotazione.
Il continuo controllo dell’analytic,avere una buona sezione di offerte , pacchetti ,un buon sistema Booking engine ma sopratutto testi, chiari , composti da elementi che il futuro cliente cerca .
Io sono un sostenitore nell’investire sul prorio sito.
Grazie sempre dei Vostri utili consigli
Saluti a tutti
Carmine Calenda
web marketing
responsabile commerciale
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 27 Agosto 2009, alle ore 14:24
Quando digitate una keyword su un motore di ricerca come google:
“hotel pinco Roma”
la lista dei risultati riporta per ogni risultato due parametri fondamentali che l’utente legge,
1)il TITOLO
2)la DESCRIZIONE,
– assicuratevi che il titolo contenga le
3 fondamentali, nome hotel, città, la dicitura sito ufficiale e se volete fare una finezza un riferimento alla Miglior tariffa garantita,
– assicuratevi che la descrizione contenta gli elementi della vostra unique selling proposition.
S.