Sarebbe bello sapere che cosa convince un millennial a prenotare un viaggio. Cosa conta di più per i giovani quando si parla di acquistare un volo o prenotare un hotel.
Alcuni dati condivisi pubblicamente da Phocuswright durante la European Conference rispondono a questi dubbi e ci ci mostrano come stia evolvendo il processo decisionale dei millennial rispetto a chi appartiene altre fasce di età.
Durante la Facebook F8 Developers Conference del 2015, Mark Zuckerberg parlava della realtà virtuale come del futuro del marketing. Due anni dopo, allo stesso evento da poco conclusosi a San José il tema non è cambiato e il CEO di Facebook, davanti a un pubblico di oltre 4.000 spettatori ha aperto la conferenza annuale sottolineando come la videocamera dello smartphone sia diventata la prima piattaforma di uso comune per la realtà aumentata.
Zuckerberg ha poi proseguito presentando una serie di strumenti messi a disposizione della comunità di sviluppatori per creare con la realtà aumentata gli effetti interattivi più disparati da applicare alla nuova Facebook camera. Vediamo in che modo questi e altri nuovi strumenti hi-tech condizionano il settore del turismo e dell’ospitalità.
L’impatto di un costo più vantaggioso sull’incremento delle prenotazioni dirette è senz’altro appetibile. Ma se vi guardate intorno, capirete che dei molti programmi di fidelizzazione possibili, quello che prevede un semplice sconto sulla tariffa o magari una notte gratuita è oggi il più banale. Possibile che non esistano alternative?
La rincorsa al prezzo più basso è molto invitante e può essere anche estremamente gratificante perché i risultati di una riduzione di tariffa si vedono subito. Ma quanto può durare l’effetto gratificante? Siamo sicuri che tutte le prenotazioni dirette che arrivano quando scegliamo di applicare uno sconto contribuiscano anche a fidelizzare il cliente?
Il mobile e l’intelligenza artificiale stanno cambiando il mondo del turismo e del marketing a una velocità a cui è difficile star dietro.
In un bell’articolo, Sridhar Ramaswamy, Senior VP of Ads & Commerce da Google, ci mostra dall’alto dell’osservatori privilegiato di Big G, che direzione stanno prendendo le cose e ci dà dei preziosi consigli per non perderci questo nuovo, affascinante viaggio che ci catapulta verso il futuro.
La trasformazione che TripAdvisor ha subito negli ultimi anni – da semplice sito di recensioni online a metamotore di ricerca hotel – sembra non dare i frutti sperati.
Dopo un disastroso calo delle revenue da hotel a novembre dell’anno scorso, a maggio la società ha fatto un passo indietro sull’Instant Booking, l’interfaccia che permette di prenotare l’hotel direttamente su TripAdvisor.
Costi e ricavi in hotel vanno a braccetto: eppure molti hotel si preoccupano solo delle revenue, senza tenere conto in modo dettagliato dei costi a cui la struttura va incontro.
In questa intervista esclusiva, Niels Schroeder, Managing Director di Fairmas, ci spiega in dettaglio come non ci può essere revenue management efficace se non accompagnato da un regolare controllo delle spese.
Se da un lato non è semplice capire le dinamiche di investimento di Expedia e Priceline Group sul campo di battaglia del metasearch, dall’altro è chiaro che i metamotori di ricerca hotel diventano sempre più fondamentali per le OTA.
Ma che ruolo può avere il vostro hotel in tutto ciò? C’è un modo per non affondare in questi giochi di potere tra big spender? Analizziamo insieme la situazione.
La neonata partnership fra Lastminute.com e Spotify dà il via alla campagna #MusicMakesYouTravel, dedicata ai viaggiatori che amano la musica. Un progetto che trasforma semplici proposte di soggiorno in guide di viaggio interattive nella cultura musicale di 10 destinazioni.
Per il momento nessuna città italiana è inclusa tra le dieci scelte per la campagna. In attesa che questa arrivi anche nel nostro paese, vediamo in che modo la musica fa bene al marketing turistico e impariamo ad affinare le nostre tecniche di social engagement per personalizzare l’offerta di soggiorno e renderla più accattivante, stimolante e originale.
Si chiama Guest Review Insights ed è il nuovo strumento di analisi delle recensioni di Expedia Partner Central, l’extranet che l’azienda ha dedicato agli albergatori. Per adesso lo strumento è disponibile solo in USA ma presto potrebbe arrivare anche in Italia.
Noi lo abbiamo già analizzato e vi spieghiamo a cosa serve e come potrete sfruttarlo per migliorare la vostra reputazione online.
Trovare lavoro in hotel non è così semplice come sembra, perché i ruoli interessati sono tanti e spesso non si riescono a individuare le strutture con posizioni aperte davvero aderenti al proprio ruolo. Anche per l’albergatore non è facile trovare i giusti collaboratori, perché in struttura c’è bisogno di competenze molto specifiche e di un’attitudine particolare nei confronti degli ospiti.
Per questo a febbraio è nato JobValet, un nuovo portale dedicato interamente alla ricerca e offerta di lavoro in hotel. Per saperne di più e capire che cosa lo distingua dagli altri siti di ricerca lavoro, abbiamo intervistato Pino Barbiera, CEO e cofounder di JobValet assieme al chairman Mario Cardone.
In più occasioni abbiamo parlato dei turisti cinesi come del maggiore mercato incoming a livello mondiale, destinato a crescere ancora negli anni a venire.
Un nuovo studio di Hotels.com ci mostra perché è importante non perdere di vista questi viaggiatori e, anzi, identificarne le caratteristiche. Con i numeri del turismo cinese alla mano, oggi vi diamo alcuni suggerimenti per rendere appetibile il vostro hotel alla vigilia dell’Anno del Turismo Europa – Cina.
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