Budget Web Marketing 2013: come investire online le risorse dell’hotel
12 Settembre 2012Quanto potrà costare a un hotel una pagina pubblicitaria intera sul Corriere della Sera o su una rivista di turismo specializzata come Condé Nast Traveller? Credo che la cifra si aggiri intorno al “moltissimo”.
Vale davvero la pena fare ancora pubblicità di questo tipo, quando Google sostiene che il 94% delle persone quest’anno cercheranno il loro hotel online? È fondamentale intercettare questi flussi turistici investendo il budget a disposizione in azioni di marketing davvero mirate.
Certo non vi consiglieremmo mai di eliminare del tutto il cartaceo. Anche quello gioca la sua parte, specie nella fase del sogno, della dolce pregustazione della partenza. Ma sarebbe un grave errore sottovalutare le enormi potenzialità che potete trovare grazie al web marketing turistico.
Max Starkov di HeBS consiglia sostanzialmente di fare investimenti in 3 ambiti principali e in linea di massima ci troviamo d’accordo con la sua strategia, chiara, concisa e di sicuro efficace, perché sempre e comunque rivolta alla promozione del sito ufficiale e delle vendite dirette:
1. Campagne Centrali di Marketing Digitale (50-60% del budget)
Si tratta di quelle attività da portare avanti per tutto l’anno tese a promuovere la struttura e il suo sito in modo continuativo, come:
- SEO e SEM, link building e creazione di nuovi contenuti
- PPC – AdWords, attività di remarketing e retargeting
- SoLoMo: attività legate al mobile e alla geolocalizzazione, ad esempio sulle Mappe e Foursquare
- Sito Mobile e Marketing Mobile
- E-mail marketing
- Video marketing
- Brand Reputation Management
A questi aggiungerei, se l’hotel ha delle risorse da dedicargli, del buon Social Media Marketing su canali selezionati in base alle caratteristiche e alle necessità dell’hotel.
Escludiamo invece le campagne di PPC su TripAdvisor, che secondo le nostre stime sono ancora troppo poco redditizie (vedi articolo Perché vi sconsigliamo il PPC su TripAdvisor). Molto meglio verificare se vale la pena investire nelle Business Listings (di solito, per nostra esperienza, sì).
2. Campagne Mirate di Marketing Multicanale (20-25% del budget)
Ci sono periodi dell’anno o eventi in particolare da valorizzare più di altri in modo forte e pervasivo. Penso ad esempio alle fiere, ponti, capodanno e eventi come Pitti Uomo per gli hotel di Firenze, o alla stagione estiva per gli alberghi di mare. Ma penso anche ai periodi di bassa occupazione o alla risoluzione di problemi imminenti come cancellazioni all’ultimo minuto.
Per queste eventualità è necessario strutturare campagne multicanale superdiffuse e dall’effetto immediato, con una comunicazione specifica e coerente su tutti i canali possibili.
Ad esempio fare un’offerta molto accattivante per un periodo ben limitato di tempo che sia spinta sul sito ufficiale, sui canali social, con campagne PPC, banner, e-mail, mobile e iniziative che attirino l’attenzione come piccoli concorsi.
3. Consulenza e ottimizzazione (20-25% del budget)
Tutte le iniziative precedentemente descritte non servono a molto se alla base delle attività di web marketing non c’è un sito sempre aggiornato, ricco di contenuti freschi e soprattutto ottimizzato per convertire.
Il sito non è più unico, perché deve essere usabile e accessibile anche da smartphone e tablet, deve contenere offerte e promozioni sempre nuove visibili e distribuiti su tutti i canali ed essere integrato con widget legati ai social media scelti dall’hotel.
Condividete questa suddivisione del budget? Come programmate di investire il vostro nel 2013?
Commento da infox — 14 Settembre 2012, alle ore 15:49
Penso che se per pubblicità cartacea intendiamo la pagina sul Corriere o sul Condé Nast Traveller di turno, la maggior parte degli hotel attualmente non se la possano più permettere perchè non riuscirebbero a giustificare neanche i costi.
Però vedo che la pubblicità cartacea su qualche inizitiva mirata continua a dare un buon riscontro.
Nello stesso tempo comincio a vedere che il web offre conversioni inferiori rispetto a quelle che offriva 2/3 anni fa.
Ho sentito dire che Booking.com per una struttura presente nel portale, ha una media di circa 1,7 prenotazioni per ogni 100 visite alla pagina di presentazione. Non so se è vero.
infatti le statistiche di conversione dei singoli alberghi sono completamente diverse. Molti hotel che conosco riescono a fare 2 prenotazioni non su 100 visite al sito ma ogni 100 mail di preventivi inviati.
Una bella differenza.
Nella pubblicità cartacea invece vedo che la conversione in percentuale è molto superiore.
Dipende dall’affollamento di internet?
Dipende dalle migliaia di offerte che ogni giorno arrivano nelle caselle di posta degli utenti?
Certo è che la situazione diventa sempre più complicata.
Commento da marghe — 14 Settembre 2012, alle ore 16:34
Ciao infox,
sicuramente hai ragione tu, il mondo della Rete si è complicato negli ultimi anni e i competitor sono sempre di più e più agguerriti, ma come fai a dire che sul cartaceo la conversione è superiore? Riesci a tracciare le persone che leggono il tuo annuncio o vai a naso? Come fai a sapere che qualcuno ti ha scelto proprio perchè ha visto la pubblicità dell’hotel su un giornale o una rivista?
Purtroppo questo è un grosso problema degli investimenti cartacei, che si sa quanto si spende ma si sa con grande difficoltà quanto ci si guadagna. Non sapremo mai se un utente prenota via telefono o sol sito perchè ha visto proprio quella pubblicità… almeno che tu non ricorra a sistemi molto ricercati di tracciamento, come un numero di telefono dedicato a quella pubblicità su cartaceo (e tracciabile con sistemi appositi) o un URL specifico presente solo su quella pubblicità e monitorato con sistemi di analytics.
In più è vero che è importante il tasso di conversione per canale, ma ancora più importante è il ROI per canale. Anche in questo caso bisogna valutare la spesa sostenuta rispetto al guadagno ottenuto.
Una campagna PPC, se ben gestita, può dare ROI davvero alti anche del 1500%, difficili da ottenere diversamente, non credi?
Commento da Mauro Calbi — 14 Settembre 2012, alle ore 23:45
Hai ragione marghe, solo attraverso servizi di tracciamento il cartaceo può esser tenuto sotto controllo. Landing page con contatti email e telefonici unici, ma pochi sono gli albergatori che utilizzano queste strategie di webmarketing o quelle più elementari. Poca attenzione è dedicata al sito. Molti andrebbero rifatti completamente, ricchi di informazioni inutili, intro pages e animazioni flash.
Il turista vuole sapere tutto. Nei minimi dettagli. Il sito deve essere facile da gestire e da modificare.
Per esperienza diretta, puntiamo soprattutto sul SEO, sull’email marketing e sui social. Il primo per cercare nuovi clienti, il secondo e terzo per fidelizzarli con informazioni ricche, divertenti, interessanti. Di fondamentale importanza, è comunque il prodotto. E’ inutile investire sul webmarketing, se il nostro prodotto è scarso. Meglio investire su se stessi, cercando di uscire fuori dalla mischia puntando su una nicchia. Sarà anche più facile posizionarsi sul mercato e sui motori di ricerca (longtail).
Alda&Amelia >> hotel Cattolica per bambini
🙂
Commento da Vincenzo Solinas — 20 Settembre 2012, alle ore 14:15
Utilizzare numeri dedicati per ogni canale si può fare, lo possiamo fare anche noi, ma a mio avviso non è il massimo utilizzare tantissimi numeri diversi, ci si può limitare a 2-3.
Per il tracciamento delle chiamate provenienti dal sito? Basta un click to call e si traccia anche la pagina e perchè no, la campagna.
Tra l’altro si scoprono cose interessanti, ad esempio che la percentuale di chiamate che arrivano dal BOL non è per nulla irrilevante, anzi …
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 20 Settembre 2012, alle ore 19:32
concordo, se fate una campagna cartacea potete inserire un numero di telefono dedicato per esempio, in questo modo potete vedere quanti chiamano da quell’annuncio,
S.
Commento da Vincenzo Solinas — 4 Ottobre 2012, alle ore 11:15
E se fate una campagna web?
un numero telefonico dedicato? si ma uno per landing?
Esistono i call back istantanei, basta chiedere 🙂
Pingback da New Travel Trends: i 4 cardini del nuovo Turismo Online » Kleis Communication Technologies — 12 Ottobre 2012, alle ore 11:47
[…] d’accordo che una buona dose del budget vada riservata al Web Marketing Turistico, (vedi articolo Budget Web Marketing 2013: come investire online le risorse dell’hotel).Come afferma Kapur gli albergatori devono necessariamente affidarsi alle OTA (facendo attenzione a […]