Turisti dalla Cina: l’Italia monopolizza gli arrivi europei previsti entro il 2023
23 Marzo 2015Nella Top 10 delle città più visitate in Europa nel 2013 quattro sono quelle italiane: Roma, Milano Firenze e Venezia. Lo studio che il gruppo alberghiero IHG Intercontinental Hotel Group ha commissionato alla Oxford Economics fotografa un’Italia tra i protagonisti indiscussi del turismo cinese.
Anche se la crescita economica della Cina lentamente diminuirà, non c’è dubbio che il Paese resterà uno dei mercati emergenti con più influenza sul turismo di domani, specie su quello italiano.
I turisti cinesi attesi in 97 milioni
La Cina è ormai classificabile come la prima fonte di turisti internazionali. Secondo le ultime stime, la Cina, quanto a spesa turistica nel 2014, ha già superato gli US. Nell’ultimo anno i Cinesi hanno compiuto 67,5 milioni di viaggi e gli arrivi annuali dalla Cina a livello globale dovrebbero raggiungere i 97 milioni entro il 2023 con una crescita annua media del 5,1%.
Se una volta, a causa dei guadagni contenuti della famiglie, i viaggi erano soprattutto a breve raggio ed effettuati nei paesi vicini (come Hong Kong e Macao), oggi grazie all’arricchimento delle classi medie e alla semplicità dell’ottenimento dei visti, i viaggi all’estero sono sempre più frequenti.
Si calcola che le famiglie cinesi che guadagnano oltre 35.000 dollari annualmente (una cifra minima perché un viaggio all’estero sia sostenibile), aumenteranno di altri 61 milioni entro il 2023.
Non si tratterà solo di viaggi di piacere, ma anche di viaggi di lavoro e le maggiori destinazioni saranno soprattutto le grandi città (70%).
Come emerge dallo studio, non è solo il numero di arrivi in sé ad essere indicativo, ma sono soprattutto la lunghezza media del soggiorno e la spesa effettuata a rendere il mercato cinese così appetitoso. Tra le città europee sarà Londra a godere di soggiorni più lunghi e più costosi, ma anche in Italia le cose sembrano promettere bene.
Italia: boom di arrivi
Tra le destinazioni a lungo raggio più promettenti a livello globale l’Italia compare al settimo posto: i Paesi europei a superarla sono Francia, Germania, Svizzera, Austria, anche se le nostre città, a livello europeo, sono tra le destinazioni che attendono più arrivi in assoluto.
Come abbiamo detto sono le grandi città metropolitane internazionali a ricevere circa la metà dei visitatori totali, sia per lavoro che per piacere.
In Inghilterra il 60% dei viaggiatori cinesi è diretto a Londra, mentre in Italia il mercato è più frammentato e a contendersi l’attenzione dei nuovi turisti asiatici sono sempre e comunque le città del “gran tour”.
A questo proposito lo studio ci tiene a sottolineare che un maggior numero di arrivi non corrisponde necessariamente a una maggiore preferenza da parte dei Cinesi per quelle città in particolare. D’altra parte è indubbio che un più alto numero di arrivi dalla Cina nelle nostre città confermi il grande interesse e la forte ammirazione che il popolo cinese ci riserva.
Come vedete già nel 2013 ci siamo posizionati bene sia nella Top 15 delle città europee che hanno sperimentato un maggior numero di arrivi e un maggior numero di notti vendute.
Se invece analizziamo la durata del soggiorno, vedremo che i soggiorni nelle città italiane elencate non sono tra quelli più lunghi in classifica. Questo è dovuto ovviamente al fatto che in Italia ci sono molti centri d’interesse minori e che il turista cinese, una volta sbarcato a Milano o a Roma, ne approfitti per visitare brevemente più luoghi in una sola volta.
L’Italia registra il più alto incremento in arrivi di turisti cinesi entro il 2023 e anche i guadagni generati saranno inferiori solo a quelli di Londra.
La spesa di viaggio dei Cinesi in Italia triplicherà nei prossimi 10 anni
La capacità di spesa del viaggiatore cinese è destinata a crescere di molto nei prossimi anni: la spesa media per notte ci si aspetta che aumenterà del 61% entro il 2023.
Analizzando il profilo dei viaggiatori cinesi, risulta chiaro che i viaggi organizzati sono ancora quelli preferiti ma che in breve, grazie all’emergere di classi più ricche, troveranno spazio anche i viaggi individuali:
“I pacchetti di viaggio sono particolarmente attraenti perché comprendono una guida in lingua e compagni dello stesso Paese. Inoltre offrono tariffe aeree ridotte, alloggio, intrattenimento e attrazioni risultando un’alternativa più economica rispetto ai viaggi individuali. I pacchetti sono stati uno dei driver primari per la diffusione del turismo leisure nella classe media. Difficilmente l’attrattiva di questi viaggi diminuirà. Comunque, chi farà il secondo viaggio all’estero e chi avrà guadagni più alti, sarà più facile che opti per viaggi individuali, cosa che porterà con sé anche una spesa maggiore.”
I Cinesi non spendono molto solo in viaggi, ma soprattutto in shopping. Il portale Ctrip ha calcolato che, escluse le spese per i voli aerei, il 30% della spesa restante viene investita per lo shopping – la stessa percentuale di spesa è riservata al soggiorno in hotel.
Secondo le previsioni l’Italia sarà il primo Paese europeo a beneficiare di questo aumento delle spese di viaggio, che entro dieci anni saranno per noi triplicate:
La questione del visto
Molto del futuro del turismo cinese dipenderà dalle condizioni di accesso al Paese e dunque alla semplicità per richiedere il Visto.
In Europa, l’adozione di queste precauzioni negli anni passati ha già portato a un incremento importante degli arrivi dalla Cina in Germania, Francia e Svizzera. Ma di recente sono state adottate simili misure anche in USA e UK, cosa che favorirà il turismo cinese futuro.
Se l’Italia vuole approfittare di un mercato che già dimostra grande interesse verso il nostro Paese molto dipenderà da quanto il Governo lavorerà per favorire l’accesso ai viaggiatori cinesi.
Ma buona parte del lavoro dovranno farla anche i nostri hotel e i nostri servizi turistici, rendendosi sempre più appetibili a questi viaggiatori, fornendo servizi e prodotti in lingua e in linea con le loro preferenze.
Trovate lo studio integrale di IHG sul sito ufficiale del gruppo.
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