Turismo Italia: nel 2015 aumentati i soggiorni, diminuite le assunzioni
22 Gennaio 2016Federalberghi tira un sospiro di sollievo. Il bilancio finale del 2015 parla di un aumento delle presenze, sia italiane che straniere. Forse è la luce alla fine del tunnel per il turismo in Italia e soprattutto per il settore alberghiero, che negli ultimi anni ha continuato a soffrire per la crisi economica del 2008.
Tutti gli indici sono positivi, tranne uno: quello del lavoro in albergo. Segno che c’è ancora molto da fare per rilanciare e rafforzare il settore.
Federalberghi non parla mai di “successo” nel suo comunicato stampa. Casomai si tratta di “segnali di ripresa”:
“Per recuperare il terreno perduto negli anni precedenti ci vorrà almeno un lustro di risultati col segno positivo.”
Turisti in aumento, anche italiani
Ma veniamo ai numeri: da gennaio a dicembre 2015 il barometro di Federalberghi segna un evidente aumento, sia delle presenze degli stranieri che di quelle degli Italiani. Forse anche grazie all’effetto positivo di Expo 2015.
- Pernottamenti Italiani: +3,2%
- Pernottamenti Stranieri: +4,1%
Per quanto riguarda la spesa turistica abbiamo registrato:
- 981 milioni di euro spesi dagli stranieri in Italia (+6%) tra maggio e giugno 2015
- 102,5 milioni di euro gli introiti netti presso musei ed aree archeologiche (+13,6%) tra gennaio e agosto
Fa soprattutto piacere vedere che anche gli Italiani sono tornati a passare le vacanze nella penisola.
L’occupazione cala dell’1,7%
Resta negativo invece il bilancio dell’impiego nel settore ricettivo. Nonostante il Jobs Act lanciato dal Governo, che avrebbe dovuto incentivare le assunzioni, sono diminuiti i lavoratori a tempo determinato (-1,7%) mentre i lavoratori a tempo indeterminato sono cresciuti solo del +0,3%.
Di seguito una tabella riepilogativa mostra la dissonanza tra l’andamento positivo delle presenze e la diminuzione degli assunti.
Per Federalberghi questo sarebbe la dimostrazione dell’incertezza che ancora grava sull’intero settore e che colpisce i bilanci delle imprese ricettive. “Quest’ultimo dato denota quanto le aziende siano state costrette a limitare il coinvolgimento di collaboratori part time, proprio per cercare di tenere fermo e salvaguardare il fattore umano e professionale di quelli assunti a tempo indeterminato.”
Un dato che non è da sottovalutare, perché se il lavoro aumenta ma i lavoratori qualificati no, la prospettiva è quella di un’accoglienza sempre più approssimativa, dannosa per la nostra immagine come destinazione turistica.
Riempire gli hotel con dipendenti irregolari e spesso sottopagati, oppure non disporre delle risorse umane necessarie per offrire il servizio migliore ai viaggiatori, porta con sé conseguenze prevedibili. In entrambi i casi avremo a che fare con viaggiatori insoddisfatti e dipendenti insoddisfatti.
Federalberghi chiede al governo più investimenti e solidità
Anche se i dati sono in crescita, Federalberghi non si dimostra soddisfatta dei risultati e continua – per adesso inascoltata – a chiedere al Governo interventi più incisivi per portare l’Italia al vertice dei Paesi più visitati al mondo:
- Priorità alla promozione del prodotto Italia nel nuovo piano strategico
- Più risorse alle imprese che investono nella riqualificazione dell’offerta
- Misure per contrastare le attività abusive
- Aumento delle infrastrutture di supporto al turismo
- Ridefinizione delle competenze
- Presidio delle istituzioni comunitarie
E per voi qual è stato il bilancio di fine anno? Pensate che il momento di crisi sia superato oppure non vi sentite ancora in salvo?
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