Trend Turismo: 5 statistiche per capire in che direzione va l’Italia
23 Ottobre 2013L’Italia resta una delle mete preferite a livello mondiale, al quinto posto dopo Francia, Spagna, USA e Cina. E così resterà la situazione almeno per i prossimi cinque anni.
Sembra che la forza del Turismo italiano risieda soprattutto nelle immagini da cartolina che, nonostante la crisi, non perdono il loro smalto, e in parte, nella “luce riflessa” del boom turistico che esploderà nei prossimi anni. Ma per quanto potremo riposare comodamente sugli allori?
Che l’Italia sia indietro, a livello strutturale, tecnologico e di servizi, si è già detto in diverse occasioni di recente. Solo un paio di settimane fa abbiamo pubblicato l’accorata lettera del presidente di Google a Repubblica per denunciare la necessità di metterci al passo con gli altri Paesi lato e-commerce.
Il giornalista Paolo Cagnan raccoglie i dati diffusi dall’azienda Euromonitor International al TTG di Rimini e li incrocia con altri per regalarci un quadro dell’Italia debole e preoccupante.
1 – Si può vivere di luce riflessa?
A quanto pare sì, è quello che sta facendo l’Italia. Perché a livello mondiale “nel 2012 si è registrato un aumento del 4% sugli arrivi internazionali” e grazie alla voglia di viaggiare della classe media dei Paesi emergenti, soprattutto Brics, le cose dovrebbero andare ancora meglio negli anni a venire. Detto questo in Italia il tasso di crescita del Turismo sarà solo del 2,1%, inferiore al tasso europeo previsto, che si attesta al 3%.
2 – Solo un leggero miglioramento del settore alberghiero
A quanto pare nel 2014 dovrebbe intravedersi uno spiraglio di crescita per il settore alberghiero per quanto riguarda i pernottamenti in hotel “Il prossimo anno tornerà il segno “più”, per la prima volta: un pallido +0,2% che aumenterà di poco, di anno in anno, senza scossoni.”
3 – Il declino dell’hotel, l’avvento delle case private
Il modello “piccolo è bello” criticato da Bernabò Bocca è in auge? Dai dati raccolti pare che ai viaggiatori internazionali piacciano le strutture piccole, raccolte, magari a diretto contatto con i proprietari “locali”. “Aumenteranno, e non di poco, le sistemazioni private, vale a dire B&B e appartamenti, sempre più ricercati dai turisti”, dice l’articolo. Negli ultimi anni, a causa forse della crisi e della necessità di risparmiare, molti turisti hanno preferito optare per ostelli, appartamenti, b&b, che hanno visto una crescita percentuale molto più alta rispetto a pensioni ed hotel.
Queste le percentuali di crescita e decrescita nell’anno corrente: come vedete gli alberghi sono l’unica categoria che insieme agli Chalet riporta un segno negativo. Sono invece in forte crescita le “guesthouse”, quelle che da noi sono considerate soluzioni a metà tra la pensione e il b&b.
Le previsioni per il 2017 sono positive, ma gli alberghi registrano comunque il tasso di crescita più basso, mentre guesthouse e altre sistemazioni continuano a crescere.
4 – Turismo straniero vs. staycation
I turisti stranieri salvano l’Italia. Mentre gli italiani restano a casa o fanno solo viaggi a cortissimo raggio, sono aumentati del 30% i Russi, ma è ancora molto forte la presenza dei Tedeschi. Nei prossimi anni cresceranno anche i turisti dai Paesi Bric ma “ci vorrà del tempo prima che il loro apporto al Pil turistico assuma dimensioni realmente interessanti.”
Queste le previsioni per la situazione a distanza di cinque anni (provenienza dei turisti in migliaia di viaggi, variazioni percentuali anno su anno)
5- Turismo cinese: all’Italia solo le briciole
Di questi turisti abbiamo parlato anche la scorsa settimana: dalla lettura dei social media risulta evidente che l’Italia è una meta molto amata dai Cinesi ma presto dovremo fare i conti con i concorrenti. I dati dicono che tra le destinazioni più visitate dai Cinesi ci sono prima i Paesi limitrofi e l’Italia si colloca solo al 21esimo posto, preceduta da altre destinazioni europee, come Francia, Germania, Svizzera e Austria. Insomma, come era ben visibile dal grafico precedente, i turisti Cinesi in Italia aumenteranno notevolmente, ma per accaparrarceli dovremo sgomitare non poco.
Se a tutto questo sommiamo anche le difficoltà – che paiono ormai insormontabili – con cui l’Italia si promuove online e la grande avanzata dell’e-commerce turistico tutto a favore dei grandi player, c’è davvero da chiedersi che strada imboccheremo nei prossimi anni, così decisivi per noi.
Concludo con la stessa domanda che fa Cagnan: “Secondo Euromonitor sono almeno dieci anni che l’Italia perde in competitività a livello internazionale. Per quanto ancora il Paese potrà avvantaggiarsi della sua rendita di posizione?”
Pingback da Siamo tutti albergatori: Airbnb punta a diventare la rete di hospitality più grande del mondo - Gruppo360 - web agency palermo - siti web - seo - cms - logo design - cataloghi - roll up - gadget - corporate id - social network - app mobile — 21 Dicembre 2013, alle ore 09:58
[…] Ceto, Airbnb resta uno strumento sfruttato soprattutto in USA e UK, ma anche l’Italia sta registrando trend di crescita molto forti. Ricordate quando qualche settimana fa abbiamo parlato delle 5 statistiche turistiche per capire in che direzione va l’Italia? […]