Stop agli sprechi d’acqua: gli hotel europei potrebbero risparmiare 1,4 miliardi l’anno
17 Giugno 2015Sono sempre più numerosi gli studi e i casi reali di hotel e strutture alberghiere che risparmiano grazie alle loro politiche green.
Pochi giorni fa il Business Malta Bureau in collaborazione con la HOTREC ha presentato alla Commissione Europea per l’Ambiente uno studio dedicato al risparmio dell’acqua che potrebbe cambiare il volto degli hotel europei.
Che il risparmio energetico sia un vantaggio per il pianeta, per i clienti, ma soprattutto per le revenue dell’hotel, è un fatto ormai conclamato: nel settembre 2014 la Cornell University dimostrò che una politica green in hotel fa aumentare revenue e occupazione.
Non c’è quindi da stupirsi se Hilton, Hyatt, Marriott, IHG e Starwood hanno già avviato programmi per ridurre il consumo di acqua tra il 10 e il 20% entro il 2020.
Perché l’acqua?
L’acqua non è una risorsa infinita, se ne stanno accorgendo Paesi europei come Malta, che da sempre ha scarse risorse idriche.
A causa dell’innalzamento della temperatura globale e della crescita della nostra popolazione, il problema della siccità si andrà estendendo ovunque, non solo in Europa. Basti pensare alla siccità che da 4 anni impera in una delle destinazioni turistiche più importanti degli Stati Uniti: la California. I giardini sono ridotti a terra arida, i contadini perdono il lavoro e persino il parco dello Yosemite ha visto prosciugarsi laghi e cascate storiche.
È chiaro che in questo scenario i primi a finire nel mirino sono gli hotel e i complessi turistici, rei di sprecare enormi quantità d’acqua giornalmente non solo per gli ospiti ma anche per lavare e tenere nelle migliori condizioni parchi e giardini.
Non è un caso che Las Vegas, con i suoi resort immensi, sia stata accusata di aver inciso negativamente sulle risorse idriche del fiume Colorado e che in pochi anni abbia dovuto completamente riconvertirsi in un esempio virtuoso di risparmio idrico a livello internazionale. Tanto che la quasi totalità dell’acqua utilizzata nelle strutture alberghiere viene riciclata e riutilizzata.
Malta: le cose si possono cambiare con 2 accorgimenti
Malta ha condotto il suo studio tra il 2013 e il 2014, raccogliendo dati relativi a 5.5 milioni di room night su 247 alberghi distribuiti in Belgio, Repubblica Ceca, Ungheria, Irlanda, Malta e Slovenia.
Il report “Le potenzialità del risparmio di energia e di acqua nell’UE attraverso la regolazione del flusso e il trattamento delle acqua grigie” ha dimostrato che adottare poche pratiche per ridurre l’acqua utilizzata in hotel si traduce in un enorme risparmio economico.
“Ridurre i costi operativi nel settore alberghiero europeo di 1.4 miliardi di euro all’anno aumenterebbe i suoi profitti e la sua competitività a livello globale, cosa che rafforzerebbe un’industria chiave a livello economico e lavorativo in Europa.”
Secondo gli esperti per raggiungere questi risultati non è necessario applicare complesse procedure. Basterebbe avvalersi di due sistemi già largamente in uso in Europa:
- I riduttori di flusso dell’acqua: piccoli strumenti che si applicano a qualsiasi rubinetto e doccia e permettono di ridurre la portata dell’acqua ma non l’energia del getto
- Sistemi di trattamento delle acque grigie: le acque grigie compongono oltre la metà dell’acqua utilizzata all’interno di un’abitazione (doccia, vasca, lavandino, lavatrice, lavastoviglie). Attraverso un impianto di microfiltrazione possono essere riciclate interamente e riutilizzate
Difficile stimare quanto possa costare da noi un impianto di questo tipo ma secondo lo studio un allestimento esterno non è troppo ingombrante ed ha un costo variabile tra i 15.000 e i 45.000,00 euro, ammortizzabili in pochi anni. Senza contare che spesso i Comuni e le Regioni prevedono sgravi fiscali per questo tipo di investimenti.
Secondo lo studio di Malta il 45% degli hotel intervistati già utilizza riduttori di flusso mentre solo l’1% ricicla le acque grigie. Un dato che dimostra le enormi potenzialità di risparmio inesplorate in questo campo.
Se entrambe le due soluzioni venissero applicate a livello europeo è stato calcolato che si risparmierebbero annualmente 365 trilioni di litri di acqua e si ridurrebbero di 1,8 milioni di tonnellate le emissioni di CO2 necessarie a scaldare l’acqua.
Per consultare tutti i dati relativi al progetto di Malta visitate il sito di EU LIFE+ Investing in Water.
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