Recensioni online: quelle di TA sono influenti, ma quelle delle OTA ancora di più
20 Maggio 2009I social network come TripAdvisor influiscono molto sul business del’hotel: è una verità ormai appurata che prima di prenotare un viaggio, la stragrande maggioranza degli utenti legga le recensioni lasciate da altri viaggiatori su forum, blog e soprattutto su siti UGC come TripAdvisor, Zoover, ecc.
Anche gli utenti di Booking Blog, tra cui molti albergatori ed esperti del settore turistico, confermano questa tendenza.
Sui 173 lettori che hanno risposto al sondaggio “Quanto ritieni siano importanti i social network turistici come TripAdvisor per il business dell’hotel?”, lanciato il 30 gennaio 2009, la stragrande maggioranza (oltre l’81%) ritiene che le recensioni dei SN siano effettivamente molto influenti o determinanti, a fronte del 19% che al contrario le considera poco influenti o del tutto ininfluenti.
Risposte al sondaggio “Quanto ritieni siano importanti i social network turistici come TripAdvisor per il business dell’hotel?”
Le recensioni delle OTA battono quelle dei siti UGC
In un recente sondaggio di PhoCusWright (PhoCusWright’s Consumer Travel Report), è emerso che i viaggiatori, durante il processo decisionale, sono maggiormente influenzati dalle recensioni sulle OTA piuttosto che da quelle dei social network turistici.
Sebbene sia vero che, a differenza delle reviews di TA, quelle di Expedia e altri portali risultano sicuramente più attendibili, dal momento che solo chi ha prenotato un soggiorno presso il portale stesso ha la possibilità di lasciare un commento, riteniamo che difficilmente questa maggiore trasparenza possa aver influito sul risultato. In ultima analisi, non crediamo che molti utenti facciano questo ragionamento.
Semplicemente crediamo che per la maggior parte degli utenti sia più semplice e veloce leggere le opinioni direttamente nel luogo della prenotazione stessa (Expedia, Venere, ecc.).
Infatti, ben il 70% di chi prenota online, ha dichiarato di usare solitamente le OTA per acquistare un viaggio e di leggere le opinioni là dove risulta maggiormente conveniente.
Tabella 2: tra i fattori che risultano più rilevanti nella prenotazione di un viaggio,al primo posto risultano le recensioni dei viaggiatori sulle agenzie di viaggio online
Fonti: Booking Blog
PhoCusWright
Letture consigliate:
Piccolo, accogliente e vincente: identikit dei migliori hotel su TA
Come rispondere alle recensioni negative sull’hotel senza perdere la faccia
Commento da Michele Aggiato — 21 Maggio 2009, alle ore 14:22
Avete fatto bene a specificare il fatto che il 70% degli intervistati prenotino on-line. Il sondaggio mi lascia qualche dubbio in quanto cliccando sull’hotel da TA comunque c’è un redirect sulla OTA che propone la struttura all’interno di TA – potrebbe essere che magari gli utenti non lo percepiscano e quindi rispondano che hanno deciso in base a quello che gli evidenzia la OTA? Il punto forse è che il contenuto generato dall’utente in combinazione con la possibilità di prenotare con un solo click sia più immediata rispetto alle altre fonti citate (questo spiega l’aumento di conversione visita-prenotazione del 50%). Expedia invece spiega su travolution.co.uk che le loro recensioni sono molto meno popolari rispetto a quelle pubblicate su TA o su altri siti di recensione, perché considerati dall’utente canali più indipendenti e quindi più oggettivi rispetto alle OTA.
Pingback da Marketing per Hotel » Perchè le recensioni degli utenti sono così rilevanti??? — 26 Maggio 2009, alle ore 19:53
[…] prima di decidere di prenotare. L’87% dei consumatori alla ricerca di un hotel si lascia influenzare dalle recensioni. Un’indagine condotta dalla Forrester Research ha dimostrato che i consigli dei consumatori […]
Commento da Giulia_Eremita — 27 Maggio 2009, alle ore 22:47
leggo con interesse questo articolo che replica la ricerca della PhoCusWright che condivido in parte… le Ota sono agenzie di prenotazione che, diversamente da trivago o “TA”, possono controllare e richiamare chi soggiorna nell’hotel. Fin qui ci siamo, ne evince che siano piu’ probabili e attese, ma non per questo meno attendibili di un portale turistico che non conosce il nome di chi soggiorna nell’hotel…
Come spiega Aggiato, ricordiamoci che le agenzie di prenotazione lavorano con gli hotel e fino ad un certo punto possono permettersi di lasciare un cliente con una media bassa perche’ cosi’ ha deciso il cliente: l’equilibrio tra gli uni e gli altri e’ molto precario.
Credo di dover esprimere un mio giudizio lavorando a contatto sia con la community di trivago che con gli albergatori di hotelier trivago quotidianamente (perdonatemi se arrivo solo ora da queste parti). trivago e’ un comparatore prezzi hotel e travel social network con recensioni alberghiere e turistiche diffuso (da oggi) in 18 paesi, qualcuno dovrebbe conoscerci abbastanza bene (strano pero’ non sia stato mai citato qui da voi aldila’ di “TA”:-))
TR mette a confronto i prezzi delle agenzie di prenotazione, poi ognuno e’ libero di prenotare e scegliere chi vuole, sulla base del prezzo, disponibilita’ e offerta. Quando prenota a noi ci “lascia” e non sappiamo se poi effettivamente ha prenotato e, soprattutto, la sua identita’, non possiamo di fatto rintracciarlo o inseguirlo con le mail. Pero’ gli diamo in mano tutti gli strumenti per farsi una sua opinione prima della sua scelta, dandogli tutti i prezzi e integrando tutte le valutazioni online per quell’hotel (booking, expedia-TA che fanno parte della stessa squadra, Holidaycheck e molti altri..) e gli diciamo “secondo trivago quest’hotel vale x, secondo Ta y, secondo ancora Hk vale Z” (le medie stabili, quelle su una quantita’ rilevante di recensioni, corrispondono nella maggior parte dei casi), poi lui decide. Chi poi torna da noi a recensire, e succede sempre piu’ spesso, ha letto cosa si diceva e vuole dire la sua, aggiungere un particolare, confermare, mettere in allerta, etc…
Non abbiamo la ricevuta, ma ne studiamo il comportamento: e’ un utente nuovo, come scrive una opinione, quante volte torna, ha messo dei dettagli, da dove scrive.. Le “prime opere” di un utente passano al vaglio di una community di viaggiatori estremamente severa che decide quanta fiducia affidargli: prima l’approvatore che, in caso di dubbio, chiede l’invio di ricevuta e, se soddisfatto, approva e manda online, senno’ rigetta; poi della community che vota quell’utente e gli accorda la fiducia. A seconda della fiducia accordatagli, la sua opi vale piu’ o meno per la valutazione finale dell’hotel.
In genere le recensioni fittizie si riconoscono a colpo d’occhio… quando scopriremo viaggiatori pagati di professione che recensiscono perche’ ci sono stati effettivamente (e non mi stupirei) nell’hotel, ci aggiorneremo di conseguenza.
Per ora, posso assicurare che ogni portale di recensioni alberghiere ha un suo metodo di verifica, non passa online qualsiasi cosa venga scritta, e potete chiedere direttamente come funziona il filtro per ogni portale e formulare un vostro giudizio. Nel nostro caso, lavoriamo meno in quantita’, ma cerchiamo sempre di evidenziare la qualita’: opinioni lunghe, dettagliate, utenti membri che raccontano ogni loro viaggio e che dell’albergo descrivono anche il colore delle tende… e che ritornano per raccontare il soggiorno successivo, e cosi’ via…
Questo e’ davvero l’unico modo per generare fiducia: coinvolgere tutta la community nel controllo sociale e morale del gruppo in cui si identifica.
Commento da AllaDolceVita — 21 Luglio 2009, alle ore 20:21
Gentile Sig.ra Eremita,
anche il suo portale Trivago ha giocato un pò sporco con la mia struttura e lei lo sa benissimo!!!!
Siete una longa manu di Venere che a sua volta è proprietà di Expedia.
Le rammento la storia…se se la fosse dimenticata…
La mia struttura fu cancellata diversi anni addietro da Venere (2005) perchè non ne riscontravo più la qualità e la professionalità che mi sarei atteso, conoscendo la gestione anche personalmente, quattro anni prima, circa.
Richiesi la cancellazione totale di tutti i riferimenti della mia struttura onde evitare qualsiasi commistione con Venere.
( …varie richieste “amichevoli” , e riscontrata la durezza di timpani, mandai una raccomandata 🙂 a seguito della quale , finalmente ottenni ciò che avevo chiesto ).
Ma come per magia riapparve la mia struttura su Trivago, con foto e descrizioni e con la possibilità di prenotarla attraverso Venere….ma ahimè, la pagina di prenotazione che si apriva su Venere offriva solo strutture alternative!!! (…ma guarda che cosa strana!)
…si ricorda la telefonata che le feci il 12 Dicembre 2008, subito seguita da e-mail e fax?!?
…no!?
Allora gliela ricordo: richiesi di conoscere chi era il titolare del sito, chi era il responsabile dei dati sensibili e chi vi aveva dato il permesso di pubblicare le descrizioni, le foto e i dettagli della mia struttura…
Lei mi recitò a cantilena , la nenia che ha sopra descritta…che voi siete un comparatore di prezzi e che assolutamente non richiedete denaro per esser pubblicati , che anzi è tutto gratis….
La mia struttura è stata cancellata , quindi, le gentili lettrici ed i gentili lettori di questo blog possono immaginare dove sia andato a finire il gratis proposto!?!?
Ma sto scrivendo ancora oggi perchè il suo padrone ( Venere), continua a giocare sporco ed ancora pubblica descrizioni e foto della mia struttura su siti specchio ( famigerati siti con grafica e nomi diversi che poi cliccando su “prenota”, riportano a Venere ).
Non si vesta da agnello e non paventi la correttezza dei soggetti per cui lavora…se poi agite come state agendo.
Il pubblico deve sapere tutto …e questo è solo l’inizio…
Se avesse qualcosa da precisare, rimango a sua disposizione in qualsiasi sede ritenga opportuna: da questa a quella giuridica.
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Vesta — 26 Dicembre 2009, alle ore 20:23
Anche a me sta succedendo la stessa cosa di Alla Dolce Vita con Venere, ma sul sito di Tripadvisor. Ho un hotel boutique a Bogotà, mi hanno visitato e ho firmato il contratto con loro che purtroppo è interpretato in maniera discutibile. Allora ho chiesto di terminare l’accordo commerciale e ho ricevuto le stesse identiche scuse che hanno dato ad Alla Dolce Vita. Inoltre mi sono accorto che anche Hotels.com, con cui non ho mai firmato nulla, ha un collegamento per prenotare il mio hotel ma indirizzano tutto su altre strutture a loro favorevoli. C’è una forma per difendersi?
Saluti a tutti.
Vesta
Commento da GIANLUCA1 — 9 Gennaio 2010, alle ore 14:53
io credo che hotels.com è expedia siano la stessa cosa, quindi se ha un contratto con expedia ce l’ha anche con h.com.
saluti.
Commento da GIANLUCA1 — 9 Gennaio 2010, alle ore 14:55
scusate per la e accentata ma è un errore dato dalla fretta di srcivere…….
saluti
Commento da Giulia_Eremita — 9 Gennaio 2010, alle ore 19:09
Gentile Sig.ra Eremita,
(Gentilissimo, che piacere!Leggo tardi il suo messaggio, peccato..)
anche il suo portale Trivago ha giocato un pò sporco con la mia struttura e lei lo sa benissimo!!!!
(La sua struttura e’ online da noi? Non mi pare! Se una struttura e’ su trivago ci sono 3 motivi: e’ stata inserita da qualcuno che ha raccontato il suo soggiorno, proviene dai nostri partner di prenotazione, viene inserita da noi a prescindere dai partner perche’ riferimento ricettivo della localita’ (raro), viene inserita dall’albergatore attraverso hotelier.trivago.it, gateway gratuito. Ad ogni modo siamo sempre molto disponibili se qualcuno ci chiede spiegazioni di qualsiasi genere)
Siete una longa manu di Venere che a sua volta è proprietà di Expedia.
( Tengo a precisare che OTA e catene sono nostri partner, decidiamo insieme con quali stringere accordi, con quali stare in stand by, quali non integrare, quali si’. Siamo assolutamente indipendenti da Venere & co. trivago e’ un compara prezzi e, come tale, non appartiene a nessuna Ota, oggi e per sempre ci auguriamo. Cmq questo gliel’ho spiegato a sua volta e mi sembrava avesse capito
Le rammento la storia…se se la fosse dimenticata…
La mia struttura fu cancellata diversi anni addietro da Venere (2005) perchè non ne riscontravo più la qualità e la professionalità che mi sarei atteso, conoscendo la gestione anche personalmente, quattro anni prima, circa.
Richiesi la cancellazione totale di tutti i riferimenti della mia struttura onde evitare qualsiasi commistione con Venere.
( …varie richieste “amichevoli” , e riscontrata la durezza di timpani, mandai una raccomandata 🙂 a seguito della quale , finalmente ottenni ciò che avevo chiesto ).
(ok, questo riguarda venere…)
Ma come per magia riapparve la mia struttura su Trivago, con foto e descrizioni e con la possibilità di prenotarla attraverso Venere….ma ahimè, la pagina di prenotazione che si apriva su Venere offriva solo strutture alternative!!! (…ma guarda che cosa strana!)
(la struttura sicuramente e’ rimasta su trivago con collegamento cieco, come succede spesso con hotel che chiudono. Non ci possiamo accorgere di queste cose: l’albergatore ci contatta in questo caso e la leviamo, come e’ successo:) nel suo caso. Nessun mistero!)
…si ricorda la telefonata che le feci il 12 Dicembre 2008, subito seguita da e-mail e fax?!?
(boh! ricordo qualche mail si. E quindi, poi si e’ levata, no?)
…no!?
Allora gliela ricordo: richiesi di conoscere chi era il titolare del sito, chi era il responsabile dei dati sensibili e chi vi aveva dato il permesso di pubblicare le descrizioni, le foto e i dettagli della mia struttura…
(ok)
Lei mi recitò a cantilena , la nenia che ha sopra descritta…che voi siete un comparatore di prezzi e che assolutamente non richiedete denaro per esser pubblicati , che anzi è tutto gratis….
(credo che queste siano informazioni essenziali, mica una cantilena… non e’ proprio carino questo paragone)
La mia struttura è stata cancellata , quindi, le gentili lettrici ed i gentili lettori di questo blog possono immaginare dove sia andato a finire il gratis proposto!?!?
(l’inserimento a trivago e’ assolutamente gratuito con link al sito e mail di contatto! Avviene tramite http://www.hotelier.trivago.it, e qui lo sanno in molti tra gli albergatori, la possibilita’ di essere prenotabili online e di avere le tariffe rintracciabili non lo e’, bisogna essere affiliati ai nostri partner di prenotazione che sono una 50ina attualmente, dove tra l’altro venere non e’ piu’ momentaneamente inclusa.)
Ma sto scrivendo ancora oggi perchè il suo padrone ( Venere), continua a giocare sporco ed ancora pubblica descrizioni e foto della mia struttura su siti specchio ( famigerati siti con grafica e nomi diversi che poi cliccando su “prenota”, riportano a Venere ).
(venere non e’ il nostro padrone ribadisco. Questi sono i nostri partner http://company.trivago.com/company.php?&pagetype=businesspartners_travelagents&tld=it . Il consiglio e’ di mandare una richiesta nei siti satellite di venere e di richiedere l’eliminazione della scheda)
Non si vesta da agnello e non paventi la correttezza dei soggetti per cui lavora…se poi agite come state agendo.
( spero che ora sia piu’ chiaro per lei e stia piu’ tranquillo, va bene? Un saluto, Giulia Eremita)
Il pubblico deve sapere tutto …e questo è solo l’inizio…
Se avesse qualcosa da precisare, rimango a sua disposizione in qualsiasi sede ritenga opportuna: da questa a quella giuridica.
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Giulia_Eremita — 9 Gennaio 2010, alle ore 19:16
Gentile Vesta,
come spiegavo Alla Dolce Vita. Spesso quando si sottoscrivono degli accordi con una Ota, i dati si cedono a loro per fini commerciali. Fine commerciale e’ anche utilizzare i partner presenti e futuri (che a loro volta hanno altri partner che a loro volta…) per diffondere il piu’ possibile il proprio database e aumentare le prenotazioni. Questo ha un effetto benefico anche per l’albergatore: si puo’ essere presenti in piu’ canali senza avere rapporto diretto con piu’ persone, ma con uno solo. Quando si interrompe un rapporto, correggetemi se sbaglio, ma credo che l’agenzia non si preoccupi di comunicare ai partner e ai partner dei partner di eliminare il collegamento… I collegamenti e le schede restano li’, ma non sono prenotabili, sono collegamenti ciechi. L’albergatore puo’ richiederne quindi la rimozione mandando una mail con il link della scheda da eliminare.
Spero di esserle stata d’aiuto, un saluto!
Commento da GIANLUCA1 — 9 Gennaio 2010, alle ore 23:31
@eremita
Salve Giulia,
ti sto leggendo dopo averti conosciuta al whr di Sorrento.
Ricordi?
l’unica cosa su cui non ero d’accordo con le tue analisi era la “non parity rate”…….io sostengo ancora di più che un albergo che vende una camera (per esempio camera doppia superior) debba dare gli stessi prezzi a tutti i network.
Cmq come ti dicevo al corso, Trivago lo uso molto specie per la mission per cui è nato cioè la comparazione tra alberghi.
Saluti
Gianluca
BW PLAZA NAPOLI
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 10 Gennaio 2010, alle ore 11:45
tripadvisor vi inserisce su segnalazione di TERZI, quindi un qualsiasi pinco pallo che scrive il primo commento su di voi e siete dentro.
Le OTA e i siti satellite o partner delle stesse vi inseriscono su CONTRATTO regolarmente sottoscritto.
Quindi no contratto no contenuti, MA rientra qui il discorso che non è facile cancellare totalmente una struttura indicizzata per lungo tempo sul web, è un’operazione lunga e complicata, il web è fluido e crea ridondanza dei contenuti.
S.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 10 Gennaio 2010, alle ore 11:47
@gianluca1
hotels.com è un brand di expedia inc.
http://phx.corporate-ir.net/phoenix.zhtml?c=190013&p=Corporate_Travel_Market
S.
Commento da GIANLUCA1 — 10 Gennaio 2010, alle ore 15:15
@DOTT STEFANO TIRIBOCCHI
…..INFATTI, VOLEVO DIRE PROPRIO QUESTO.
SALUTI
G.
Commento da MAXPIERGENTILI — 12 Gennaio 2010, alle ore 09:11
Buongiorno,
confermo che personalmente prima di prenotare un hotel, il giro che faccio è quello di partire con le recensioni, passando poi per un comparatore ( ce ne sono veramente molti ormai) e quindi come ultima opzione sulla pagina dell’Hotel per vedere se ci sono offerte più vantaggiose di quelle che si trovano sui portali di prenotazione.
Io fino ad oggi non ho mai avuto problemi con questi portali ( tripadvisor, trivago, kayak e hotelscombined) e spero di non averli in futuro.
Personalmente ritengo che diano una grande visibilità a costo Zero, quindi che siano strumenti da utilizzare a nostro favore.
Commento da GIANLUCA1 — 12 Gennaio 2010, alle ore 14:59
@MAXPIERGENTILI
Ciao,
anche io faccio le stesse cose prima di prenotare.
Ma come consiglio (agli amici o colleghi) dico sempre di telefonare direttamente all’albergo (conoscendo le varie commissioni che si danno ai portali) si può spuntare sempre una tariffa migliore (B.A.R.)…..credo che ogni albergo debba mettere sempre la “best available rate” sul proprio sito (nessuna commissione).
Saluti
G.
Commento da ottaviofebb — 12 Gennaio 2010, alle ore 17:41
confermo anche io che prima di muovermi leggo le recensioni ma le leggo molto attentamente e poi telefono …ho letto i vari commenti sopra e condivido
Commento da AllaDolceVita — 15 Gennaio 2010, alle ore 18:16
Salve Sig.ra Eremita,
ora, “Alla Dolce Vita” non è sul vostro sito, perché ne ho dovuto richiedere la cancellazione, altrimenti continuavate a pubblicarla solamente come specchietto delle allodole , per poi vendere strutture concorrenti, visto che la mia risultava sempre “non disponibile”…questo Cara signora è un comportamento SCORRETTO ed ILLECITO!
…non perda la bussola: se voi consentite a chiunque affermi di essere stato presso una struttura, di recensirla, non significa che avete il diritto di pubblicare foto, riferimenti e descrizioni ufficiali ed addirittura consentirne la prenotazione ( OVE QUESTO FOSSE POSSIBILE ) attraverso portali con i quali dividete la commissione generata dalla prenotazione andata a buon fine!
Per fare ciò necessitate di un contratto scritto …e la natura del contratto, penso le sia nota: un accordo fra due ( o più parti), che presuppone un elemento fondamentale: la volontà di entrambe!
Ma vista la dinamica con cui vi arrogate la possibilità di pubblicare strutture turistiche, il vostro è più inquadrabile in un contratto UNILATERALE , segreto al contraente , che secondo la sua balzana ipotesi, fruirebbe di pubblicità gratuita!
…’ste favolette le racconti ai bimbi che vogliono dormire, sognando un mondo migliore!
Che lei paventi l’indipendenza di Trivago, è alquanto singolare, visto che alla fine del giorno, la pagnotta da portare a casa è data proprio dall’accordo con le OTA!
Le ripeto: la struttura che Venere aveva listato abusivamente anche dopo la rescissione del contratto è apparsa su Trivago….mi faccia capire:
Trivago si accerta , PREVENTIVAMENTE, che il “fornitore” di contatti turistici ( in questo caso Expedia-Venere) sia ancora effettivamente il titolare di un contratto con la struttura che preveda anche la pubblicazione della stessa , su siti terzi?
Perchè se non facesse ciò, si renderebbe corresponsabile dell’illecito di Expedia-Venere!
Che mi dice a tal riguardo?
Quale è la procedura del trattamento dei dati che Trivago persegue ?
Quello che lei chiama minimizzandolo “collegamento cieco” è in realtà un canale di reddito illecito, che danneggia il diretto interessato del canale, e le assicuro che se continuerete a tenere tutte e due gli occhi chiusi su questo argomento , verrete coinvolti negli illeciti comportamenti di chi abusa degli archivi che gestisce!
Se avete deciso di non collaborare più con Venere , forse avete preso una saggia decisione, ma attenzione perché per offrire un servizio veramente trasparente e lecito DOVETE avere i permessi alla pubblicazione dai titolari delle strutture, ogni altra scorciatoia è illecita come il comportamento di Expedia-Tripadvisor!
E per finire , Sig.ra Eremita (e per tutti gli altri gestori di siti turistici ):
a lei sfugge un fondamentale e sacrosanto diritto sancito e protetto da legge apposita ( D.lgs 196/2003 e succ ), che “impedirebbe” a ai portali come il suo ed altri tra cui Expedia-Tripadvisor ( Venere, worldby, hotels e tutti gli altri che appartengono per collegamenti diretti ed indiretti ad Expedia ), di poter pubblicare, rivendere, e manipolare i dati personali, e di riferimento di soggetti giuridici siano essi persone fisiche che persone giuridiche senza il loro consenso.
Sia ben chiaro a lei e a tutti gli altri “furbetti del pianetino” che se un titolare dei dati che pubblicate NON vi concede il permesso alla pubblicazione, ogni volta che lo fate, commettete un reato!
Tra l’altro siete OBBLIGATI per legge , a semplice richiesta ( vedi art.7 della fonte normativa sopra citata ) a cancellare o modificare, immediatamente i dati che abusivamente avete deciso di pubblicare.
Comparare i prezzi è lecito, SOLAMENTE se i titolari delle strutture vi consentono la pubblicazione dei riferimenti, delle tariffe e di tutti i dettagli che servono ad identificare la struttura.
Per il Sig. Vesta:
lei sta vivendo sulla sua pelle quello che migliaia di albergatori e gestori inconsapevolmente subiscono da questi portali prepotenti e dal comportamento illecito: un vero proprio furto di identità con lo scopo di sfruttare la sua rinomanza per vendere strutture a lei concorrenti!
Questa concorrenza sleale deve essere portata a conoscenza di tutti, sperando che la giustizia possa fare il suo corso in tempi brevi e soprattutto rendere consapevoli i potenziali clienti che devono sempre più affinare lo spirito critico e diffidare di chi prometta senza mantenere ( vedi Expedia con Tripadvisor e tutti i siti controllati e collegati!)
Per maxpiergentili: quando ti capiterà di ricevere una recensione falsa e diffamante e proverai a richiederne la rimozione, poi ne riparliamo…o come fanno la maggior parte….te ne freghi e diluisci la recensione con tante altre che sfavillano e rifulgono di luce propria…autentiche o false…tanto che importa, alla fine chi sarà in grado di riconoscerle!!! : -)
Domanda: ma non si riduce il tutto ad un semplice, grossolano e grottesco teatrino?!
Se questo significa lavorare seriamente, trasparentemente ed indipendentemete…allora il mondo si è girato sottosopra!
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Filippo Faggioli — 16 Gennaio 2010, alle ore 08:30
Buongiorno mi inserisco per dire la mia sul “problema” recensioni.
La struttura dove io lavoro ha on-line parecchie recensioni ( centinaia), sia su TA che sui vari portali di prenotazione. La stragrande maggioranza di esse sono positive ma alcune ( ed aggiungo per fortuna) sono piu’ critiche e negative. Debbo dire che nessuna di quelle negative e’ falsa oppure denigrante solo per partito preso, tutte hanno una loro giustificazione anche se qualche volta il Cliente esagera un po’, ma questo fa parte del gioco.
Su TA abbiamo ricevuto una recensione “stroncante” da parte di un Cliente con il quale abbiamo avuto “seri” problemi di convivibilità, TA ha pubblicato entro le 24h la nostra replica con le contro spiegazioni. Non credo che l’utente si faccia condizionare da questa unica recensione negativa ( e comunque con nostra replica allegata) in mezzo a tante altre positive o comunque reali. Grazie, saluti
Commento da GIANLUCA1 — 16 Gennaio 2010, alle ore 14:04
@filippofaggioli
è vero fa parte del gioco condivido in pieno.
Ormani la realtà di oggi sono i social media ed i social network.
Bisognerebbe capire che i giudizi dei clienti sono importanti perchè ti aiutano ad evitare di sbagliare in futuro….
viva i giudizi (che siano pos. o neg.)veri però!!!!!
Saluti.
Gianluca1
Commento da MAXPIERGENTILI — 18 Gennaio 2010, alle ore 19:18
Ciao FIlippo, sono pienamente d’accordo con te, una recensione stroncante come la definisce tu non incide più di tanto sul giudizio generale che una persona si fa leggendo le altre ( chiaramente più ce ne sono più uno si fa un’idea giusta)
Ci sono clienti depressi che sembra non aspettino altro che sfogarsi cosi, ma ringraziando Dio sono non sono molti.
Io ribadisco che questi portali di comparazione sono un validissimo strumento per clienti e operatori.
Massimiliano Piergentili
Commento da Filippo Faggioli — 20 Gennaio 2010, alle ore 08:48
Buongiorno. Replico a maxpiergent e soprattutto a tutti gli altri partecipanti al forum che sono in aspra lotta contro i Portali ed il sistema delle revieuws. Io questa lotta mica la capisco tanto. Ma da sempre l’uomo si fida dei consigli e dei suggerimenti dei propri simili per comprare qualsiasi cosa, no? Vale per la panetteria come per l’auto come per un viaggio.
Ripeto: per la mia personale esperienza professionale, un Albergo con molte recensioni on-line, non ho mai ricevuto recensioni false, tendenziose o non attinenti l’esperienza del Cliente. Saro’ stato particolarmente fortunato???
Oppure pretendiamo di essere i migliori e non vogliamo accettare le critiche( suggerimenti) dei nostri Ospiti? Saluti
Commento da AllaDolceVita — 31 Gennaio 2010, alle ore 11:06
Salve a tutte e tutti,
Per il Sig. Faggioli e Sig. Maxpiergent: ma voi avete un contratto con Expedia?
Venedete le vostre camere attraverso uno dei portali controllati e collegati ad Expedia?
Il web 2.0 è un valore democratico irrinunciabile, ma solo se NON manipolato!
Io sono a favore delle recensioni e della libera espressione e questa non può essere sicuramente anonima.
Una recensione anonima e diffamante, senza che vi sia una oggettiva ragione, se pubblicata su un portale abusivo, con il quale non si ha alcun rapporto commerciale o giuridico, è un danno in primis e una restrizione della libera concorrenza quando ha lo scopo di deviare le prenotazioni su strutture concorrenti.
Questo sta facendo Expedia tramite Tripadvisor con la struttura che gestisco.
Quindi, prima di affermare che tutti coloro che protestano e non vogliono le recensioni e i portali che le offrono,
sono contro un sistema valente, provi a riflettere sulle DIFFERENZE che ci sono fra, chi le recensioni le ha sempre offerte a seguito di prenotazioni confermate e Tripadvisor!
Se questo servizio(etto) di Expedia-Tripadvisor fosse veramente trasparente, libero e afferente il valore della VERITA’ INDIPENDENTE, potrebbe al contempo offrire a PAGAMENTO una maggiore visibilità
(come sta facendo)?
Cordialmente
Alla Dolce Vita
Commento da Riccardo Cocco — 1 Febbraio 2010, alle ore 21:10
@Filippo:
Filippo, hai ragione quando sostieni che da che mondo è mondo ci siamo sempre fidati dei consigli altrui, ma è anche vero che chi dispensa il consiglio, generalmente le vedi in faccia. Come mai molti, parrecchi, tanti, TROPPI si trincerano dietro l’anonimato di fantasioni nick names? mah! Ci sarà un perchè…o ce ne saranno molti?
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da MAXPIERGENTILI — 2 Febbraio 2010, alle ore 09:10
@Filippo:
Ciao a tutti.
Forse ho dato un idea sbagliata, ma io non sonon assolutamente contrario a questi siti di comparazione e commenti, anzi sono favorevolissimo.
E’ chiaro che i commenti sui portali di prenotazione sono inevitabilmente più attendibili di quelli sui siti tipo TA KAYAK O TRIVAGO ( ecc. ecc.) in quanto li i clienti ci sono stati realmente.
Ci saranno anche dei commenti falsi e tendensiosi, ma con un pochino di buon senso si smascherano facilmente.
io sono convinto che più recensioni ci sono, più la realtà alberghiera che si recensisce/legge è corrispondente alla raltà delle cose.
Per quanto riguarda le recensioni Ota secondo me sono sicuramente più attendibili, ma credo che la grande maggioranza degli utenti faccia al momento più ricerche sui Portali di recensione che su quelli di prenotazione per valutare una struttura.
Massimiliano Piergentili.
Commento da Riccardo Cocco — 3 Febbraio 2010, alle ore 11:04
@MAXPIERGENTILI:
ricorda che il buon senso lo hai tu che sei coinvolto ed hai i metri di giudizio per poter valutare le eventuali attendibilità.
Il cliente “normale” non ha questa scaltrezza e non riesce a leggere tra le righe se un commento è artificioso o meno.
Prova per esempio a leggere una notizia su diversi quotidiani. Lo stesso fatto viene presentato in vari modi a seconda dell’orientamento dell’editore. Se compri una mazzetta di giornali riesci a farti una tua idea, se ne compri solo uno hai la visione ridotta.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da MAXPIERGENTILI — 4 Febbraio 2010, alle ore 23:30
@RICCARDO COCCO
Probabilmente hai ragione anche tu, chi è fuori dal gioco ha più difficoltà a cogliere determinati aspetti.
Resta il fatto che più il numero dei commenti è alto, più è difficile è evenutalmente compromettere o alterare in positivo il giudizio su una struttura.
Diciamo che la questione non è semplice…e probabilmente senza via d’uscita.
Più commenti ci sono e più è probabile che ci si riesca a fare un’idea che si avvicina alla realtà
Massimiliano Piergentili.
Commento da AllaDolceVita — 8 Febbraio 2010, alle ore 11:19
Per il Sig. Maxpietrangeli:
Visto che a lei è sufficiente “un pochino di buon senso” per smascherare le recensioni false, mi spiegherebbe in dettaglio come funziona?
…magari regaliamo ad Expedia-Tripadvisor la chiave per ripulire il calderone di “cose” pubblicate!
Lei scrive ancora: “io sono convinto che più recensioni ci sono, più la realtà alberghiera che si recensisce/legge è corrispondente alla realtà delle cose.”…ma questo potrebbe avvenire se le recensioni fossero scritte da VERI viaggiatori, che hanno portato a buon fine una VERA permanenza presso la struttura, altrimenti, se quello che legge è in gran parte frutto di una mistificazione, che “realtà” le si presenta agli occhi?
Le pongo questa domanda: ogni recensione negativa, da quante recensioni positive, in serie “breve” ( in termini temporali ), viene seguita?
Mi spiego meglio: quanto tempo ci mette in media una recensione negativa a passare in seconda pagina, “affossata” da una serie di belle recensioni positive?…e fra queste , quante sono rilasciate da utenti chiaramente identificati e dimostranti una reale prenotazione andata a buon fine?
Alla luce di queste due domande, quando afferma :” Più commenti ci sono e più è probabile che ci si riesca a fare un’idea che si avvicina alla realtà”, non le sembra di dare per scontato che le recensioni false siano una piccolissima parte di quelle pubblicate, quando in realtà, è opinabile pensare PROPRIO il CONTRARIO, visto che Expedia-Tripadvisor consente il perfetto ANONIMATO e la mancanza TOTALE di collegamento oggettivo fra recensione e prenotazione andata a buon fine ?
Uno spunto di riflessione per tutti: …avete visto che brutta situazione si è creata per i produttori di frutta e latte? Loro supportano tutte le fatiche della produzione e chi guadagna in maniera sprocedata sono i distributori…ci vuole equilibrio in tutte le cose ed un canale di distribuzione è utile e può divenire anche necessario, ma MAI indispensabile!
Sono allineato con quanto dice il Sig. Cocco ed aggiungo, che mentre con un editore VISIBILE e TRASPARENTE, c’è la possibilità di capire con quale filtro la notizia viene pubblicata, con Tripadvisor, questo non avviene, in quanto non ha una sede ufficiale in Italia e non si prende le responsabilità di ciò che pubblica, nascondendosi dietro la grossa bugia di pubblicare recensioni reali, imparziali e di veri viaggiatori!
Se fosse vero lo slogan che pubblicizzano sui siti tripadvisor stranieri, “Get the truth then go” = “ottieni la verità e POI parti” ( che ricordiamolo è la più grossa menzogna allo scopo di competere slealmente sul mercato!) , dovrebbero essere fieri di emergere legalmente ed ufficialmente, non pensate?
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da MAXPIERGENTILI — 9 Febbraio 2010, alle ore 12:50
Caro ALLa Dolce Vita,
ps: mi chiamo Piergentili.
Per quanto riguarda il buon senso, non esiste una definizione precisa, basta fare attenzione, valutare, riflettere e fare delle proprie considerazioni.
Per quanto rigurda l’anonimato mi sembra che lei abbia una visione un po negativa delle cose, d’altronde è lei il primo a rimanere assolutamente anonimo in forum di carattere tecnico, quindi è probabilmente la sua forma mentis che la porta a pensare in maniera cosi negativa.
Che senso ha rimanere anomimi qui??
I forum sono fatti proprio per comunicare le proprie idee, io per esperienza diretta continuo a pensarla esattamente come ho scritto antecedentemente, + recensioni + probabilità che il giudizio complessivo sia attinente alla realtà. ( anche perchè la comparazione va fatta anche con le recensioni di altri canali).
Non ci sono certezze, ma credo che la maggior parte delle recensioni siano vere (forse avendo fatto esperienza su ebay sono un po’ più preparato per riconoscere commmenti palesemente falsi), malgrado come dice lei e sono d’accordo non ci sono collegamenti oggettivi. Non dimentichiamoci poi che la struttura può sempre contestare o smascherare eventuali commenti negativi.
Se lei parte con il presupposto che TA Imbroglia, lei ha capito sin dall’inizio qual’è il filtro dell’editore o no?
Editori trasparenti??!! Ognuno vuole raggiungere uno scopo, non ci sono benefattori, nessuno fa niente per niente!
Questo è il mercato, libera concorrenza, vince il più forte con tutti i suoi pregi e i suoi difetti.(questo chiaramente non vuol dire che non si debba criticare, ma ripeto le sue mi sembrano delle posizioni a prescindere.)
Massiliano Piergentili
Commento da AllaDolceVita — 11 Febbraio 2010, alle ore 21:22
Per il Sig. Piergentili detto Max :- )
La sua definizione di buon senso, quale strumento per identificare recensioni false, imparziali e strategicamente pubblicate, è inconsistente come la sua tesi dei grandi numeri.
La invito, cortesemente a rileggere con attenzione ciò che ho scritto.
La statistica è una scienza seria, non un giochetto per bambocci!
…solo come spunto: si informi sul significato di campione rappresentativo!
Per quanto riguarda l’anonimato, non è la mia forma mentis a valutarlo negativamente, ma il concetto stesso di nascondersi dopo aver pubblicato diffamazioni o contenuti falsi per limitare la libera concorrenza e per agire slealmente…non confonda le acque già intorbidite dai pochi fan spulicchiati ed interessati a supportare Expedia-Tripadvisor.
Il nome con il quale firmo i miei commenti non nasconde alcunché e se va su internet a farsi un giretto se ne accorgerà!
La mia identità è stata più volte resa pubblica: si vada a leggere tutti i miei commenti pregressi!
A proposito di nascondersi…ma lei ce lo ha un indirizzo con una sede legale e dei numeri di telefono di Tripadvisor?
Lei si infarcisce la bocca con Ebay…ma già ho citato questo esempio e visto che lo conosce bene le faccio una domandina facile-facile per Lei: quale è la differenza fra Expedia-Tripadvisor ed Ebay?
Non si scordi che il primo è illegale ed abusivo e la seconda no….
Se giunge alla conclusione che Tripadvisor è un editore ( ed ancora prende fischi per fiaschi, perchè l’editore, se non pubblico e fruibile è chi POSSIEDE lo strumento, cioè Expedia ), dovrebbe anche conoscere le conseguenze in testa allo stesso in caso di diffamazioni?
…se non avesse presente questo argomento, si informi, che vista la sua “trasparenza”, non dovesse capitarle di diventare un editore e pensare di pubblicar la voce dei terzi, senza poi essere responsabile per le conseguenze che i contenuti affermano!
Su questa sua ultima frase:
1. “Questo è il mercato, libera concorrenza, vince il più forte con tutti i suoi pregi e i suoi difetti.(questo chiaramente non vuol dire che non si debba criticare, ma ripeto le sue mi sembrano delle posizioni a prescindere.)
“
stendo un velo pietoso…perché io ho argomentato le mie affermazione, mentre lei farfuglia di “posizioni a prescindere”.
Rifletta caro Sig. MAX
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da MAXPIERGENTILI — 12 Febbraio 2010, alle ore 11:03
Gentile SIg. .. ( Alla Dolce Vita),
Porgo il capo davanti a cosi tanta Sapienza!!!
Le faccio presente comunque che il sottoscritto si è regolarmente laureato ed ha sostenuto 2 esami di statistica, per cui prende nota dei suoi suggerimenti ma non ha bisogno di ulteriori informazioni sul significato di ” Campione Rappresentativo”.
Con l’occasione le ricordo che la statistica è una scienza serissima, ma non è la matematica.
Per quanto riguarda la sua fantomatica identità, basta mettere nome cognome e sito ( se lo ha)negli appositi spazi del profilo, senza fare tutto quel giro di parole sui sui suoi commenti ( Onestamente mi sembrano più sfoghi rabbiosi che punti di vista).
Sempre per risponderele, io non ho niente da spartire con Ex-TA-Ebay, quindi non devo intorbidire niente, io scrivo come la penso senza la pretesa di avere ragione, poi se ci sono visioni diverse dalla mia, posso criticare ma non mi permetto di dare giudizi come fa lei. Ma lei chi è per dare giudizi???
Ribadisco che io parlo sulle esperienze fatte in prima persona, non mi “Infarcisco la bocca” non ne ho bisogno, e comunque questi dal mio punto di vista sono degli Strumenti con i quali è impossibile non fare i conti, per cui cerco di usarli e trarne il massimo vantaggio.
Fino ad ora non ho avuto problemi ( che vista la sua rabbia) cosa che ha probabilmente avuto lei, per cui non mi sono mai preoccupato di raccogliere i dati sulla sede legale o il telefono, anche se ora che me lo fa notare mi informerò. ( Lo vede!!! anche da una persona che scrive con una cosi spiccata prosopopea come lei si riescono a prendere spunti positivi…).
Per quanto rigurda il velo pietoso, se lo stenda pure sopra, cosi potrà riflettere tranquillamente ed essere un pochino più cordiale nei suoi commenti.
Molta Cordialità.
Massimiliano Piergentili.
Commento da AllaDolceVita — 16 Febbraio 2010, alle ore 23:43
Per il Sig. Piergentili,
sono lieto che abbia superato due esami di statistica, ma non vorrei apparirle ulteriormente avverso, quando la invito a considerare come Campione Rappresentativo quell’insieme di soggetti o dati che siano specchio approssimativo della raltà, depurati ( …normalizzati, se lo ricorda?!) per eliminare quei dati fuorvianti.
Ora, se su Tripadvisor vengono pubblicate recensioni anche NON VERE, che cosa ne merge?
Mi consenta di scriverle che la mia rabbia, ove dovesse manifestarsi di fronte ad un avversario degno di chiamarsi tale perché si mostra senza nascondersi ( non come fa Tripadvisor equiparato ad un nemico vigliacco ) si limiterà ad una congrua richiesta di danni che verranno convertiti in tante risate alla faccia dello stesso .
Io non sto dando giudizi soggettivi, come lei ha malinteso.
I punti di vista che condivido su questo blog sono basati su esperienze oggettive e valutazioni concrete. ( per cortesia noti che le parole che ho scritte, non sono casuali o vaghe!)
Comunque non la voglio convincere di ciò che so, ma invitarla a leggere la denuncia prodotta all’Antitrust dalla COMITAS.
Attendo ancora la sua risposta alla mia domanda sulla differenza fra Ebay ed Expedia-Tripadvisor.
Il velo era da stendere sul concetto che lei ha espresso del libero mercato.
La invito a informarsi in tal proposito così la prossima volta la cordialità sarà il filo conduttore piuttosto che l’approssimazione e la vaghezza…d’altronde è lei che ha scritto di “posizione a prescindere”
:- )
Cordialità
Alla Dolce Vita