New Travel Trends: i 4 cardini del nuovo Turismo Online
10 Ottobre 2012Si è concluso da poco negli Stati Uniti il Travel Distribution Summit North America 2012, un incontro che ha unito più di 500 dirigenti e speakers di hotel, OTA, compagnie aeree, travel technology e diversi altri settori per discutere sulla pianificazione strategica per il 2013.
L’evento è stato promosso da EyeforTravel, società che si occupa di business intelligence nel settore viaggi e turismo. Nonostante le aziende partecipanti fossero specializzate in ambiti anche molto diversi tra loro, tutti si sono trovati d’accordo sul fatto che i futuri investimenti debbano essere concentrati intorno a una cosa sola: le esigenze dell’utente.
Un interessante articolo pubblicato su Hotelnewsnow riepiloga le posizioni prese da alcune aziende partecipanti in merito ai trend del prossimo anno, tra progetti futuri e non poche preoccupazioni.
- Web Marketing e Distribuzione online
La prima domanda che si pone chi si occupa del piano marketing dell’hotel è quale percentuale degli investimenti vada dedicata all’online e quanta all’offline.Ash Kapur, revenue manager di Starwood, risponde che certamente ci sarà un’ancor più profonda digitalizzazione del marketing e che una fetta del budget andrà sempre e comunque riservata agli intermediari dal momento che quest’anno come sempre hanno generato un alto fatturato.Ovviamente noi siamo pienamente d’accordo che una buona dose del budget vada riservata al Web Marketing Turistico, (vedi articolo Budget Web Marketing 2013: come investire online le risorse dell’hotel).Come afferma Kapur gli albergatori devono necessariamente affidarsi alle OTA (facendo attenzione a mantenere sempre la rate parity) ma in primis bisogna concentrarsi su come produrre revenue direttamente dal sito ufficiale, creando offerte speciali e pacchetti unici, campagne multicanale e coinvolgendo i clienti direttamente attraverso social media, Email o Video marketing.
- Sfruttare le potenzialità di social e mobile
Abhijit Pal di Expedia parla di “consumer-focused approach”riferendosi alla necessità di investire su social e mobile diversificando l’offerta e mantenendo la trasparenza dei prezzi.È proprio di Expedia un’infografica pubblicata di recente su Mashable che illustra quanto le tecnologie mobili stiano cambiando il modo di concepire e pianificare il viaggio.D’altronde l’applicazione gratuita Expedia Hotel è nata proprio perché il portale ha individuato come il 65% degli utenti che prenotano a meno di 24 ore dalla data di inizio del soggiorno, sono soliti farlo via cellulare.
Pal sottolinea che la scelta dello sviluppo in ambito social è piuttosto coraggiosa per Expedia, dal momento che questo canale potrebbe anche essere utilizzato dagli utenti per segnalare eventuali lamentele o frustrazioni. Nondimeno anche questo tipo di investimenti hanno dato i loro frutti, perché la trasparenza e l’apertura nei confronti della clientela sembrano pagare sempre. “Su Expedia – conclude Pal – dobbiamo investire in social perché sappiamo che i nostri clienti sono social. I consumatori che si interfacciano con i nostri profili sociali sono due volte più propensi a prenotare di chi non lo fa.”
- Personalizzazione dell’esperienza online
Tran Hang, responsabile del settore travel di Google, sostiene che oltre alla crescita del mobile è in forte avanzata l’esigenza da parte dell’utente di avere risultati sempre più personalizzati in base alle proprie ricerche ed esigenze.Per Google significa raccogliere e analizzare più dati possibili per incontrare al massimo le aspettative di ogni singolo utente.Per l’hotel invece significa innanzitutto rendere trasparenti e immediatamente comprensibili le offerte e le tariffe sul sito e poi offrire all’utente la possibilità di scegliere tutti quei servizi aggiuntivi che arricchiscono il soggiorno con extra come spa, ristorante, tour personalizzati, ecc.
- Potenziamento dell’experiential travel
“I consumatori non si accontentano delle cose che tutti già chiedono” dice Travis Katz, fondatore di Gogobot, una piattaforma social che si occupa di travel attraverso la creazione e la condivisione di itinerari di viaggio all’interno della community.Se le ricerche partono da Google è anche vero che spesso il mare di dati è troppo vasto, ecco perché bisogna filtrare le esigenze degli utenti e fornire loro contenuti rilevanti, attendibili e utili.“Experiential travel” significa soprattutto offrire un’esperienza di viaggio intensa in senso lato, dare la possibilità di scoprire la vera faccia di un luogo, di viverlo appieno in tutte le sue sfaccettature. Ecco perché il sito, la comunicazione, il servizio al cliente dell’hotel devono essere rivolti a creare questo: un’esperienza unica e irripetibile.
Come vedete i nuovi trend diventano sempre più utente-centrici. Il cliente attento e informato chiede trasparenza, contenuti di qualità e personalizzati e possibilità di prenotare in modo semplice, in ogni momento e da ogni dispositivo. E voi siete pronti a venire incontro alle sue esigenze?
Articolo di: Valentina
Fonti: Hotelnewsnow