Moduli richiesta disponibilità: tutti gli errori da evitare per non perdere i clienti
28 Settembre 2011L’ultima volta che ho fatto una richiesta disponibilità, ero alla pazza ricerca di un agriturismo vicino a Chianciano Terme dove passare il Capodanno: avevo solo una settimana a disposizione e la maggior parte delle strutture individuate non aveva booking engine.
Non mi restò che inviare decine di richieste disponibilità: i risultati furono a dir poco disastrosi. Le rispose arrivarono, ma in forte ritardo, qualcuna mancava di tariffe o era scritta in tono poco cordiale. Alla fine, rassegnato e arrabbiato, mi armai di pazienza e di telefono e prenotai presso la prima struttura disponibile che mi capitò sotto mano.
Oggi penso a tutte quelle strutture, che se fossero riuscite a rispondere rapidamente e con cura, forse non avrebbero perso la mia prenotazione.
Booking Engine vs Moduli richiesta disponibilità
Il booking engine è innegabilmente uno strumento indispensabile sia lato utente che lato albergatore: i clienti hanno la possibilità di verificare in tempo reale e in modo totalmente autonomo le disponibilità e prenotare, mentre all’albergatore arrivano molte meno richieste da evadere, con la conseguente possibilità di investire il tempo residuo nella cura degli ospiti.
D’altra parte esistono scenari dove questo non è ancora la norma: strutture molto piccole, spesso extralberghiere, con poche risorse economiche e di personale, che si affidano a portali locali che ancora mancano delle tecnologie più avanzate, non possono che scegliere il Modulo di richiesta disponibilità.
Fin qui niente di sbagliato: da sempre integriamo sui siti dei nostri clienti, parallelamente al booking engine anche il modulo di richiesta disponibilità, per offrire ad ogni tipologia di utente la possibilità di effettuare richieste particolari e prenotare come preferisce.
Il problema sorge al momento in cui l’albergatore deve rispondere alle richieste.
La prima impressione è quella che conta
Ogni risposta a una richiesta di disponibilità dovrebbe essere chiara, completa, scritta correttamente e soprattutto molto rapida: ne va della vostra immagine, della vostra credibilità e affidabilità. Sembra scontato, invece non lo è.
I risultati di un piccolo studio condotto dal portale it.holiday.com, sono esemplari: analizzate le risposte inviate agli utenti da 1.200 strutture medio-piccole (equamente divise in bed and breakfast, hotel, case vacanza, agriturismi, villaggi turistici e campeggi), è emerso che l’80% di queste risultano “scarse”:
Per valutare le risposte sono stati utilizzati tre criteri principali: tempestività, stile, completezza.
Gli errori più comuni presenti nelle e-mail di risposta risultano essere i seguenti, in ordine di frequenza
- Tempestività: i tempi di risposta arrivano addirittura a toccare gli 8 giorni
- Stile:
- Mancanza o utilizzo inappropriato delle formule di apertura e chiusura (ex. Gentile Sig./ Cordiali saluti)
- Errori linguistici (grammatica e sintassi)
- Testo scritto tutto in maiuscolo
- Testo con lingue mischiate
- Testo della risposta inserito sotto quello della richiesta e non viceversa
- Completezza:
- Tariffa richiesta non indicata
- Mancanza di elementi di contatto (indirizzo, numero di telefono e email)
- Indirizzo e-mail indicato nella risposta errato
- Mancanza di date alternative a quelle proposte
Oggi non è più accettabile inviare risposte che manchino di correttezza grammaticale e ancor più di cortesia e di buona educazione: la vostra risposta potrebbe essere decisiva per chiudere in positivo la prenotazione.
Come conclude lo studio: “Sembra evidente che l’attenzione dedicata a questi elementi da parte dei proprietari o gestori è veramente molto bassa e che viene sottovalutata l’incidenza di una risposta corretta nel buon esito della trattativa.
Posto che il prezzo per questo tipo di strutture è la discriminante fondamentale nella maggior parte dei casi, a parità di servizi, è senza dubbio vero che una risposta ben strutturata, esaustiva ed elegante cattura l’attenzione e si differenzia in positivo dalle altre.”
E voi avete mai analizzato le vostre risposte ai clienti? E quelle del vostro Staff?
– Prenotazioni al telefono: mai sottovalutare il più tradizionale canale di vendita
– Front Desk: mai sottovalutare il più tradizionale canale di vendita #2
– Mini Guida di it.holiday.com, una guida base per le piccole strutture turistiche che vogliono avvicinarsi al mondo on-line
Commento da marcovolpe — 30 Settembre 2011, alle ore 19:54
da qualche anno abbiamo “ottimizzato” i moduli utilizzati dagli hotel della zona azzerando le richieste inutili (indirizzo, cap, città) ed abbiamo reso più efficace anche la lettura delle richieste in hotel rendendo finalmente il campo “oggetto” dell’email che arriva al ricevimento UTILE
Richiesta [canale di comunicazione] da [giorno della settimana] [giorno di arrivo] [numero notti]
in modo da capire ad una prima occhiata se la richiesta era utile al piano camera o l’ennessima richiesta per il sabato notte (o peggio ancora per il ponte del 2 giugno o notte rosa che da noi in Romagna sono “invadenti”) il colmo è che se queste cose le insegno da 2 anni e molti dei miei corsisti le hanno chieste alle loro web agencies ancora non le vedo applicate…
poi le risposte tipo che forniamo ai clienti sono “pre compilate” e correttamente formattate in html con la capacità persuasiva di una brochure leggibile da qualsiasi dispositivo (nella nostra zona c’è ancora chi risponde con preventivi allegati in formato docx)
e un piccolo dettaglio…
nelle risposte il prezzo VA IN FONDO (dopo aver descritto chiaramente cosa viene offerta in cambio di quell’importo) visto che una volta che chi ha fatto la richiesta la trova perde di interesse per tutto il resto…
Commento da hotelamicizia — 21 Ottobre 2011, alle ore 20:37
Ottimo articolo.
Non dice cose nuove ma cose che ai vari corsi dicono già da diverso tempo, però è importante ripeterle e riscriverle perchè l’albergatore ha la tendenza a “dimenticare”, in parte per colpa della perenne mancanza di tempo e in parte perchè si sottovaluta l’importanza di una corretta risposta al cliente.
Commento da marghe — 26 Ottobre 2011, alle ore 09:07
Ciao hotelamicizia,
sì, abbiamo pensato di parlarne perché troppo spesso ci rendiamo conto che questa tematica, come molte altre che possono apparire semplici, poi viene spesso sottovalutata dagli albergatori.