Innovazione e turismo: aspettando i Google Glass
9 Maggio 2014Dicono che li metteranno in commercio nel 2014 e che potranno fare di tutto. Ricevere e rispondere alle mail, mostrare le previsioni del tempo, scattare foto, attivare un navigatore che ti guidi mentre ti sposti. Chi ha provato i Google Glass – i primi occhiali a realtà aumentata al mondo – giura che ti cambiano per sempre la vita.
E già la fantasia vola ai mille modi in cui potrebbe essere utilizzati nel turismo. Le speculazioni si sprecano su quanto renderanno intenso e appassionante il contatto tra il viaggiatore e il territorio, il rapporto tra il cliente e l’hotel. Ma dalle idee qualcuno è già passato ai fatti.
Google Glass: uno dei campi d’applicazione più gettonati è il turismo
Gli occhiali progettati da Google sono in primis dotati di realtà aumentata: in pratica le loro lenti permettono di avere un campo visivo arricchito da dati digitali. Con comandi vocali si possono compiere svariate azioni, come scattare foto, girare video e rispondere ai messaggi con comandi vocali.
Gli occhiali non sono ancora in commercio per il grande pubblico che la concorrenza si è già attrezzata per non restare indietro: la Sony ha da poco presentato un prototipo dei suoi SmartEyeGlass.
Che uno dei migliori campi d’applicazione di questi occhiali a realtà aumentata sia il turismo non ci sono dubbi, tanto è vero che il primo video promozionale che la Sony ha girato è stato all’interno di un aeroporto.
Il mondo visto dalla prospettiva del turista: la Florida e il Mississipi
Uno dei primi esperimenti fatti con Google Glass per promuovere le destinazioni è stato il ‘Find Your Island Challenge’: la località di mare Fort Myers and Sanibel in Florida ha documentato l’esperienza di 5 esperti di marketing e social media che hanno utilizzato gli occhiali durante un tour nella destinazione.
Ognuno di loro ha avuto modo di usare gli occhiali in modo del tutto autonomo per raccontare la “propria isola”. Il materiale ha chiaramente raggiunto il suo obiettivo: creare buzz intorno alla location.
Anche il Missisipi ci ha provato: una piccola operazione di promozione turistica con i Google Glass è stata condotta a Natchez, dove Hannah Durkin, la marketing manager dell’ufficio turistico locale, quando ha ricevuto l’invito a provare l’oggetto, ha deciso di utilizzarlo per far conoscere la destinazione.
“Scattare foto in giro per la città dà ai visitatori la possibilità di vedere Natchez come se la visitasse in prima persona. È proprio di questo che si tratta: presentare la città come non era mai accaduto prima d’ora, attraverso gli occhi di un visitatore.”
Gli occhiali al posto della guida turistica
Tra qualche anno non è escluso che al posto delle audioguide nei musei avremo a disposizione ognuno il nostro paio di occhiali speciali: Sui Google Glass infatti si possono caricare tutte le informazioni da rendere visualizzabili a un viaggiatore.
La Tourism Radio, un’azienda del Sudafrica che produce contenuti e tecnologie per il turismo, sta già sviluppando una guida turistica per gli occhiali.
In questo video viene mostrato attraverso gli occhi di un viaggiatore come si possa vivere una destinazione turistica indossando gli occhiali di Google. Tra un messaggio e l’altro, l’utente ha accesso al navigatore, al meteo e a informazioni aggiuntive su quello che sta vedendo a Cape Town.
Le prenotazioni hotel sono già qui
Quanto i Google Glass abbiano come campo d’applicazione privilegiato il turismo lo dimostra il fatto che, sebbene ancora non in commercio, sia già spuntata la prima applicazione per prenotare hotel, realizzata dal portale Destinia, in collaborazione con Glob3Mobile.
Grazie al GPS gli occhiali troveranno gli hotel vicini al viaggiatore, filtrarli per prezzo, mostrare descrizione e foto e far prenotare. Dopodiché lo guideranno dritto fin dentro al porta della struttura.
Volete vedere quanto è facile?
E anche in Italia abbiamo già chi vuol parlare di sè grazie ai Google Glass: in Italia il primo hotel in assoluto – l’Hotel Contà nel Veneto – ad offrire una notte gratuita a chi si presenta indossando i magici occhiali
Per ora posso solo immaginare una piccola parte di quello che presto si potrà fare con i Google Glass nel turismo. Voi che cosa vi aspettate?