L’Hotel e la Sindrome da Abbandono: dove finisce il 98% dei potenziali clienti?
14 Gennaio 2015Secondo le nostre stime in media un sito registra un tasso di conversione intorno al 2% annuo, sebbene in alcuni casi si possa arrivare anche al triplo. Questo significa che in media il 98% dei visitatori lascia il sito ufficiale dell’hotel senza aver prenotato… roba da sindrome dell’abbandono!
Certo, molti vogliono solo informarsi, controllare i prezzi o guardare le foto, ma qualcosa si può fare per limitare questa emorragia.
Grazie alla web analitycs potete analizzare numeri e dati spesso sottovalutati, che sapranno raccontarvi molte cose sui vostri clienti e sul loro percorso, ma soprattutto, sul vostro sito ufficiale e su come intervenire per non farli andar via.
Perché gli utenti abbandonano la prenotazione
Numeri e dati possono dirci senza ombra di dubbio quali sono le pagine con un maggior tasso di abbandono, ma non “perché” gli utenti hanno lasciato il sito.
Secondo un piccolo sondaggio condotto su 1000 utenti da SaleCycle l’86% degli intervistati dichiara di acquistare viaggi online, ma è altrettanto vero che il 94% di questi non porta a completamento l’acquisto.
Per quale motivo? Certo molti utenti vogliono semplicemente informarsi, per alcuni il prezzo trovato è troppo alto, altri ancora vogliono confrontarsi con parenti e amici e su questi aspetti l’hotel può fare ben poco.
Ma altri utenti hanno trovato il processo troppo lungo, hanno incontrato problemi tecnici o di pagamento – tutte questioni su cui l’albergatore può e deve fare qualcosa.
Queste risposte però riguardano solo la fase finale del processo di prenotazione: che cosa accade invece prima che il cliente completi il processo di prenotazione? In quale momento decide di andarsene?
2 Statistiche di Google Analytics per individuare le pagine a rischio
Se il vostro sito ufficiale è dotato di Google Analytics (se non ce lo avete, chiedete alla vostra agenzia di metterlo), avrete una serie di dati alla mano che vi permetteranno di scoprire le pagine e le fasi di navigazione del sito che registrano un più alto tasso di abbandono.
- Flusso di comportamento
La scheda “Flusso di Comportamento” – che trovate sulla sinistra sotto il menù “Comportamento” vi permette di vedere a colpo d’occhio se e dove possono verificarsi dei problemi in un certo periodo di tempo e nelle varie fasi di navigazione.
In questo caso ad esempio, appare chiaro che potrebbero esserci dei problemi sul sito mobile italiano.
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Questo rapporto permette un ulteriore livello di approfondimento. Cliccando sul flusso con il tasto sinistro del mouse si aprirà la voce “Dettagli Gruppo”, per verificare quali pagine hanno avuto un più alto tasso di abbandono – cioè hanno registrato un più alto numero di persone che hanno interrotto qui la loro navigazione sul sito.
Da questi dati ad esempio risulta che tra le pagine più visitate, hanno registrato un alto tasso di abbandono il sito mobile tedesco e la versione del sito in russo.
- Pagine di uscita e frequenza di rimbalzo
Sempre sotto la categoria “Comportamento” trovate la voce “Contenuti sito” e “Dettaglio contenuti”.
Qui potete individuare le pagine che hanno registrato non solo un più alto tasso di abbandono, ma anche più alta frequenza di rimbalzo (la percentuale di visite in cui la persona esce dal sito dalla stessa pagina in cui è entrata senza alcuna interazione col sito stesso).
Pagine che hanno alto tasso di rimbalzo e alto tasso di abbandono molto probabilmente possono essere migliorate.
Da qui ad esempio vediamo che una delle pagine con tassi più alti è quella delle offerte: questo potrebbe ad esempio significare che le offerte sul sito non sono interessanti per la clientela o che hanno titoli poco attraenti, oppure che c’è una sola offerta disponibile e che il numero dovrebbe essere incrementato.
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Cosa si può fare?
Come abbiamo detto, se potete individuare quali pagine registrano un più alto tasso di uscita, è impossibile saperne il perché. Potete però fare una serie di supposizioni da discutere con la vostra agenzia web per correggere la tendenza:
- La pagina ha problemi tecnici, di leggibilità o usabilità: questi sono tutti casi che potrete subito verificare e correggere col vostro web master
- I contenuti non sono attinenti al titolo, esaustivi o interessanti: se il titolo della pagina non coincide con i contenuti, se mancano dettagli importanti (ad esempio le foto), se non ci sono le call-to-action o se i testi non risultano di interesse per il lettore (pensiamo ad un blog) non è raro che il cliente abbandoni subito il sito
- Offerte poco appetibili o con descrizioni errate: la pagina offerte è una di quelle da tenere d’occhio perché è un po’ la cartina tornasole con cui capire se i prezzi e le offerte fatte sono adatti per i vostri utenti. I dati sulle singole pagine vi riveleranno se le descrizioni sono adeguate o possono creare confusione.
- Il traffico non è qualificato: forse il problema non sta sul vostro sito ma fuori. Se le visite veicolate al sito non sono di qualità e se i visitatori non sono davvero interessati all’hotel, i risultati saranno scadenti. Spesso questo è il risultato di campagna PPC o marketing errate o troppo generiche.
L’ottimizzazione del sito web è un’attività che dovreste portare avanti col vostro partner web periodicamente, come minimo due volte l’anno. Individuate la pagine più problematiche e scegliete come intervenire. Sicuramente con la costanza, dopo ogni cambiamento ai contenuti e alla struttura del sito, otterrete dei risultati positivi.
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