Hotel e chatbot: l’evoluzione degli assistenti virtuali dalla conversazione all’acquisto
31 Maggio 2017Pensavate che i chatbot fossero solo una moda passeggera? Sbagliato: la possibilità di chattare e acquistare su smartphone in tempo reale con i brand continua ad evolversi, fuori e dentro il turismo.
Bing, Telegram e Twitter annunciano grosse novità che testimoniano questo trend.
Bing integra le chat nei risultati di ricerca delle mappe
Per una volta possiamo dire che Bing è arrivato prima di Google: il motore di ricerca sarà infatti il primo a lanciare l’integrazione dei chatbot direttamente nelle SERP.
Non solo: Microsoft ha appena rilasciato il servizio Business Bot Program, che dà la possibilità a qualsiasi brand di creare – gratuitamente e senza bisogno di alcuna conoscenza tecnica – un assistente virtuale che risponde alle domande più semplici degli utenti. Se il cliente fa una domanda troppo complicata, il chatbot rimanda al numero di telefono. Il bot si arricchirà di informazioni facendo domande di approfondimento al proprietario dell’attività in base a quello che chiedono i clienti.
In pratica è come se il vostro hotel avesse la possibilità di comparire sui motori di ricerca con una chat sempre a disposizione dei potenziali ospiti. Se un viaggiatore vuole chiedere un’informazione al volo di carattere genarle, può scrivere direttamente in chat e un assistente virtuale sarà in grado di rispondere al posto vostro senza scomodare nessun membro del team.
Sarebbe davvero l’ideale per entrare in contatto con il cliente in qualsiasi fase della pianificazione del viaggio senza alcun costo.
Per ora il servizio è attivo solo su alcuni ristoranti di Seattle, ma appena le adesioni e le dovute verifiche lo consentiranno, sarà esteso a livello globale.
Il Business Bot in più funziona non solo su Bing, ma anche su Skype e SMS, e presto sarà disponibile anche per Facebook.
Twitter: nuovo formato advertising per promuovere i chatbot
A novembre dell’anno scorso, Twitter rilasciò due nuove funzionalità per le aziende: Welcome Messagges e Quick Replies. Le Risposte Veloci sono proprio un chatbot che permettono al brand di dialogare in tempo reale con una persona tramite un assistente virtuale.
Adesso Twitter propone un nuovo formato di annunci a pagamento per incentivare gli utenti a dialogare direttamente con il brand, sia tramite messaggio diretto sia chatbot.
L’annuncio potrà essere personalizzato dal brand ma a differenza di altre piattaforme, Twitter ci tiene a sottolineare che questo tipo di interazioni dovrebbero incentivare il dialogo tra utenti e brand, non tanto ad acquistare.
Telegram dà la possibilità di pagare via chatbot
Telegram, una delle alternative più popolari a Whatsapp, sta lavorando sui chatbot già da due anni e le sue sperimentazioni non si fermano.
Adesso il suo obiettivo è quello di dare alla gente la possibilità di fare acquisti direttamente in chat con pochi clic. Un trend che in Asia sta già andando alla grande e che prima o poi potrebbe esplodere anche da noi. Telegram ha infatti inventato “Bot Payments”, una tecnologia che permette agli sviluppatori di inserire l’accettazione del pagamento direttamente dal chatbot.
L’utente potrà di volta in volta inserire i dati di pagamento e fatturazione o memorizzarli, per poter pagare più velocemente le volte successive alla prima.
Nel futuro quindi potremmo vedere clienti che chiedono informazioni e prenotano una camera direttamente da chat, senza nemmeno entrare in contatto con lo staff. Un modo nuovo per ridurre la distanza tra voi e i vostri ospiti, per lo meno virtualmente!
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