Green-Meeting: 8 mosse per soddisfare i clienti business che amano il Verde
16 Maggio 2012L’onda green continua la sua avanzata e non solo nell’ambito delle vacanze a impatto zero: adesso tocca alla clientela business, che all’estero – ma non solo – sempre più spesso sceglie di organizzare eventi e meeting eco-sostenibili.
In ambito turistico internazionale è diffusa ancora l’idea che un meeting eco-sostenibile sia più costoso di uno ordinario. Molti esperti di eco-meeting assicurano di no, che si può fare e che spesso ha minori costi di un convegno ordinario. Anche in Italia, già diversi hotel si sono attrezzati per offrire questo tipo di servizio ai propri clienti.
Perché organizzare un green-meeting
Nel 2011 a Varese si teneva il Green Meeting Experience, il primo evento italiano dedicato al settore, nato per far conoscere agli albergatori l’universo dei convegni eco-sostenibili. “Solitamente questo tipo di eventi – riportava GreenBiz.it – produce una quantità consistente di rifiuti, spesso non riciclabili, ed è caratterizzato da uno spreco di risorse e materiali non indifferente: basti pensare che un convegno di 5 giorni che coinvolge 350 partecipanti produce, in termini di rifiuti, circa 12.250 tovaglioli, 10.000 bicchieri di plastica e 12.600 bottigliette di acqua.”
“Organizzare un green meeting di fatto costa meno” dice Penny Fondy in una intervista a HotelNewsNow, che organizza eventi nel settore dell’ospitalità. Un green meeting produce meno emissioni e favorisce un maggior riciclo.
Lo stesso sostiene Eduardo Chapoval, GM di The Hampton Inn & Suites Miami Brickell Downtown in Florida: “E’ un benefit, perché non solo sensibilizza i clienti sulle iniziative sostenibili, ma perché costa meno. Spendiamo meno di acqua e di elettricità.”
Non dimentichiamo poi che offrire questa possibilità vi porterà un notevole ritorno di immagine e vi permetterà di intercettare una clientela specifica che potrebbe non avere molte alternative al vostro hotel, se è davvero in cerca di soluzioni sostenibili.
Eco-meeting in Italia
Come sempre gli Stati Uniti sono stati pionieri nel coniugare sostenibilità e ospitalità: pensate che sorge a Las Vegas – la città del futile e dell’inutile – il gruppo alberghiero CityCenter, il primo realizzato col supporto diretto della LEED (Leadership in Energy and Enviromental Design).
Ma anche in Italia alcune delle maggiori catene alberghiere aderiscono al nuovo trend.
Lo Sheraton Diana Majestic di Milano ad esempio, offre un vero e proprio Pacchetto Meeting Sostenibile, con notepad in carta riciclata, acqua in caraffa e menù per coffee break a km 0. Si offre addirittura la possibilità di donare gli avanzi di cibo provenienti dalle sale riunioni, per evitare qualsiasi spreco.
Marriott già da anni organizza EcoEvents per la clientela Business, oltre ad essersi impegnata per proteggere le foreste dell’Amazzonia e aver messo in pratica numerose azioni volte alla riduzione delle emissioni di CO2. Nel 2009 la società affermava: “Il programma applica a tutti gli eventi e convegni i principi di riutilizzare e riciclare per ridurre l’impatto dei meeting sull’ambiente. L’anno scorso (2008) gli hotel Marriott negli Usa hanno iniziato a offrire convegni verdi e sono stati così ben accolti che ora sono stati lanciati a livello internazionale iniziando dall’Europa”.
Consigli per organizzare eco-meeting
Per offrire alla clientela business la possibilità di organizzare eco-meeting, è possibile predisporre una serie di iniziative volte alla riduzione degli sprechi e delle emissioni di energia.
È chiaro che per quanto riguarda alcuni aspetti dei consumi, come acqua, luce e gas, a seconda delle caratteristiche della vostra struttura, non sarà possibile intervenire con modifiche strutturali delle Sale.
Esistono però degli accorgimenti importanti che si possono seguire per proporre ai propri clienti business eventi e meeting dal sapore più verde, ad esempio:
- Sfruttate al massimo la luce naturale dove possibile
- Prevedete l’uso di lampadine a basso consumo
- Favorite la raccolta differenziata con appositi cestini
- Distribuite acqua in brocca prodotta con i purificatori invece che mettere bottiglie di plastica, oppure utilizzare solo acqua in bottiglie di vetro o biodegradabili
- Preparate buffet e coffee break a chilometri zero stipulando accordi con i produttori locali
- Utilizzate piatti e posate biodegradabili oppure evitare totalmente prodotti usa e getta
- Utilizzate penne, block-notes e altri materiali in carta o plastica riciclata
- Offrite la possibilità ai partecipanti di raggiungere la location con i mezzi pubblici o con navette a più posti per evitare inutili sprechi di carburante e inutili emissioni
Per saperne di più scaricate la guida della Regione Toscana “Guida ai Convegni Ecologici” a cura della Regione Toscana.
A questo proposito, a Roma il prossimo 18 giugno sarà organizzato un seminario gratuito su come certificare i green event, organizzato da YouToBeGreen.
Il Kit per gli Hotel che vogliono impegnarsi in un percorso eco-sostenibile
Pochi lo sapranno, ma già da oltre un anno è disponibile uno strumento informatico riservato alle strutture ricettive che vogliono intraprendere un percorso di riconversione in senso eco-sostenibile.
Parliamo del kit Hotel Energy Solutions – progetto lanciato dall’Organizzazione mondiale del turismo dell’Onu – Unwto) – una guida gratuita per calcolare i consumi e gli sprechi dell’hotel e trovare tutti i suggerimenti e le alternative eco-compatibili per risparmiare energia e promuovere le proprie iniziative green.
Gli hotel contribuiscono per il 2% alle emissioni di co2 a livello globale, che non è poco, ed è importante che le strutture facciano la loro parte per favorire una maggiore sensibilizzazione dei clienti e ridurre sprechi che possono risultare costosi sia per l’azienda che per la clientela.
In questo video, troverete tutti i dettagli sulle caratteristiche e le motivazioni per cui può essere utile utilizzare il kit:
Ancora non sono molti gli hotel che sembrano aver affrontato la questione dell’eco-sostenibilità nell’ambito degli eventi: c’è qualcuno di voi che ha predisposto l’organizzazione di meeting green nella propria struttura? Se sì, condividete con noi i vostri suggerimenti.
Se vuoi approfondire il tema della sostenibilità in ambito alberghiero, leggi anche:
Commento da nicopio — 21 Maggio 2012, alle ore 10:42
Io ho provato a pianificare questo tipo di eventi, ma sinceramente non ci trovo un reale risparmio. Ad esempio il materiale riciclato o biodegradabile è molto caro, per non parlare poi dei buffet “a km zero”, in cui si propongono pietanze bio che ci costerebbero un occhio della testa e farebbero lievitare i costi per i nostri clienti… ho ancora molti dubbi che qui questo tipo di cose funzionino. non c’è la cultura.
Commento da valeriaorsolano — 26 Giugno 2012, alle ore 15:19
Salve, abbiamo presentato proprio qualche giorno fa a BTC il nuovo progetto Lago Maggiore Green Meeting, nato da un’iniziativa di Lago Maggiore Meeting Industry (progetto Interreg tra Italia e Svizzera che mira a promuovere l’intero territorio del Lago Maggiore come destinazione congressuale). Il progetto mira allo sviluppo di un sistema integrato di offerta congressuale ispirato ai valori della sostenibilità, che coinvolga l’intera filiera delle attività di progettazione e realizzazione di eventi. Gli attori del territorio che decidono volontariamente di aderire al progetto devono seguire un Codice di Comportamento e linee guida predefinite per poter utilizzare il logo Lago Maggiore Green Meeting per certificare la sostenibilità degli eventi. Questo progetto ha come obiettivo la sensibilizzazione degli operatori congressuali sul territorio verso il tema della sostenibilità, nonché proporre il lago Maggiore come prima destinazione ecosostenibile in Italia per quanto riguarda l’organizzazione di eventi. Il progetto non è fine a se stesso ma si confronta con le principali modalità di certificazione di eco sostenibilità internazionali. L’adesione al progetto è infatti il punto di partenza per un ulteriore percorso di certificazione (es.BS 8901, ISO 20121, GRI Sector Supplement for Events). Il progetto è solo agli inizi e per ora hanno aderito 15 operatori (tra hotel, agenzie, fornitori di servizi). A questo link potete consultare una presentazione del progetto più dettagliata http://www.slideshare.net/illagomaggiore/lago-maggiore-green-meeting .
Credo che ci siano buone potenzialità future, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate o se conoscete altre esperienze simili con cui confrontarci e trovare nuovi spunti di miglioramento.
Commento da marghe — 26 Giugno 2012, alle ore 16:21
Buongiorno Valerio… complimenti!
In effetti anche se ancora dovete crescere le basi mi sembrano ottime!
Non credo che in Italia esistano altre realtà territoriali simili a livello di offerta green meeting e sono sicura che se il progetto si sviluppasse ulteriormente e riscuotesse successo, potreste diventare un buon esempio da esportare in altre aree italiane. Per altro vedo che i principi di sostenibilità a cui vi ispirate secondo il codice proposto sono da collegarsi non solo all’organizzazione dell’evento ma anche a tutto ciò che gli ruota intorno, come gli hotel, la comunicazione, l’area in sé e per sé. Per adesso coloro che hanno aderito quale riscontro hanno avuto dai loro clienti?
Commento da valeriaorsolano — 4 Luglio 2012, alle ore 16:20
Essendo un progetto nuovo non abbiamo ancora avuto eventi ‘marchiati’ Lago Maggiore Green Meeting, ma senza dubbio la sostenibilità è una caratteristica sempre più richiesta e apprezzata dalla clientela, come ci viene confermato da albergatori e fornitori di servizi: avere una certificazione Emas, ad esempio, è fonte di un forte vantaggio competitivo, considerato soprattutto dai clienti stranieri. I primi 15 partners hanno fatto della sostenibilità un loro punto di forza già molto tempo prima di aderire a questo progetto, esiste quindi sul territorio una certa esperienza nell’organizzazione di eventi green. Con questo progetto miriamo a mettere in rete queste competenze, spingendo tutti gli attori a fare sistema.
Vi faremo sapere che riscontro concreto avrà nei prossimi eventi!