Google acquista Waze: Mappe e Geolocal nodi cruciali anche per l’hotel
21 Giugno 2013Vi starete senz’altro chiedendo chi o cosa sia Waze. Waze, l’ultimo acquisto di Mountain View, è l’unica applicazione mobile GPS di navigazione sociale, che fornisce indicazioni e informazioni su viabilità e traffico in tempo reale grazie ai contributi della community.
Pare che già Apple e Facebook avessero tentato l’abbordaggio ma, come spesso accade, tra i due litiganti il terzo gode, e così Big G si è aggiudicata Waze per la modica cifra di 1,3 miliardi di dollari, confermando il suo primato sul terreno delle Mappe e della Geolocalizzazione. Un motivo in più per non perdere di vista quella che rimane una delle maggiori fonti di traffico qualificato al sito ufficiale dell’hotel.
Google rafforza la sua supremazia sulle Mappe
Waze, fondata in Israele nel 2007 da Amir Shinar, Uri Levine (imprenditori) e Ehud Shabtai (ingegnere con laurea in filosofia), ha all’attivo circa 47 milioni di utenti, è diffuso in 190 paesi ed è disponibili per Android, iOS e Balckberry.
Unica nel suo genere, Waze è nata con una sfida, quella di fornire dati di navigazione costantemente arricchiti direttamente dagli utenti. Di fatto ha raggiunto l’obiettivo, perché oggi è l’unica applicazione al mondo geolocal e di navigazione prettamente “sociale”, che non si appoggia alle mappe altrui, ma si fonda su un database di informazioni creato dagli utenti e costantemente aggiornato e arricchito con dati spesso inesistenti sugli altri navigatori.
Per altro è stato il primo navigatore gratuito in circolazione e spesso, proprio grazie alle segnalazioni della gente, il più affidabile e ricco.
L’applicazione non sarà abbandonata ma continuerà ad esistere e Google ha affermato con entusiasmo che grazie a questa funzione, le Mappe e le sue applicazioni mobile potranno aggiungere funzionalità di Waze e viceversa.
Più che un arricchimento dell’offerta agli utenti però, la mossa di Google pare difensiva e “preventiva” nei confronti dei possibili competitor.
Waze è di fatto l’unica applicazione davvero valida e innovativa nel settore e se fosse finita nelle mani di un competitor forte come Apple e Facebook, avrebbe potuto mettere a rischio il primato di Mountain View.
Il fatto che Google abbia soffiato sotto al naso l’affare a Facebook, che solo un mese prima aveva offerto 1 miliardo all’azienda, conferma come Big G si senta in qualche modo minacciato.
Con Waze Google avrebbe non solo una nuova applicazione social di grande valore, ma anche un ottimo strumento per potenziare il local advertising: non dimentichiamo che le pubblicità sulle mappe e sulle applicazioni mobile che potrebbero nascere da questa unione sarebbero senz’altro una grande fonte di revenue per Google.
Come riferisce il New York Newsday, Andrew Frank, analista della Gartner Inc. sosterrebbe che “Google ha bisogno di mantenere la supremazia sulle mappe, dal momento che queste sono un punto chiave del mobile advertising. Hanno bisogno di trovare più strade per sostenere i loro sforzi sociali.”
In arrivo le Nuove Mappe di Google
Se Google + è ormai il tallone d’Achille per Google, che nonostante i notevoli sforzi, ancora stenta a decollare (quantomeno con gli utenti finali), le Mappe restano uno dei suoi fiori all’occhiello.
Che le Mappe – come tutto l’ambito geolocal – restino uno dei punti più strategici e una delle maggiori fonti di revenue per Google lo dimostrano i continui aggiornamenti al sistema.
Già a metà maggio, Big G ha diffuso questo video, che mostra quale sarà il futuro prossimo delle Mappe: più interattive, più personalizzate, integrate con Google Earth e completamente in 3D.
Perché l’hotel deve abbracciare una filosofia geolocal
Le Mappe giocano da sempre un ruolo chiave anche nella vita degli hotel: per la nostra esperienza nel settore alberghiero, le mappe sono sempre nei top 5 referral al sito e dunque una fonte di grandissimo valore nel veicolare traffico qualificato e conversioni.
I nostri consigli? Ovviamente rivendicate la vostra pagina Google Plus Local, ottimizzatela con foto e testi e gestite le recensioni degli utenti. Se possibile create anche una pagina ufficiale Google + del vostro hotel da legare a Google Local (vedi articolo Google+: come e perché creare una pagina per l’hotel).
Non è escluso che le informazioni che inserirete, vadano ben presto ad arricchire anche il navigatore di Waze, che come abbiamo detto, è un’applicazione usata già da quasi cinquanta milioni di utenti. Questo potrebbe portarvi visibilità in modo del tutto gratuito.
In generale, è importante che l’hotel abbracci in toto una filosofia Geolocal: curate le vostre pagine locali sia su Google che sugli altri motori di ricerca, rivendicate la pagina su Foursquare e su tutti gli altri siti di questo tipo. Queste sono tutte attività che nel tempo avranno sempre più peso in ambito turistico.
Commento da Antonio Greci — 22 Giugno 2013, alle ore 07:30
Degli ultimi 3 articoli, tutti interessanti ed istruttivi, quest’ultimo è quello che più mi ha stimolato. Nella notte dei tempi sono stato marinaio, quindi mi orizzontavo con astri i pianeti, poi, tra le mie varie debolezze, ho preso la patente di guida turistica ed accompagnatore turistico, questo nel periodo mesozoico. Prima si lavorava sul passaparola tra colleghi,oggi mi muovo con google maps ed i social networs. Io vendo camere per mestiere. La settimana scorsa ero a Bologna per una consulenza sulle risorse umane. Chi mi sapeva individuare le caratteristiche peculiari di un contesto, passava all’esame successivo, ossia: individuare attraverso google maps un itinerario sia turistico che di affari, da presentare ad un cliente a cui vendere un pacchetto fly/car/hotel. Onestamente, non ero tanto interessato alle competenze tecniche degli esaminandi, quanto alla loro capacità astrattiva. Il bello di questi “strumenti di lavoro” è che mettono tutti sullo stesso piano. Chi vuole prenotare in tempo reale, ha pochi minuti a disposizione per decidere: da due a quattro. Una parte di questo tempo la investe su google maps. Per chi vende, questo dice tutto. Continuate con questi articoli perché aprono “dialoghi” sempre attuali.