Disintermediazione turistica: le migliori (e peggiori) lezioni da Hilton, Marriott e Hyatt
8 Luglio 2016Da qualche mese le grandi catene alberghiere statunitensi, spinte da un tardivo senso di rivalsa sulle OTA, hanno scelto di investire sulla disintermediazione, promuovendo le prenotazioni dirette sul sito ufficiale.
Che strategie stanno usando per promuovere le loro politiche di “Miglior prezzo garantito”? E che cosa potrebbero fare di più? Scopriamolo insieme, perché potrebbe fare comodo anche a voi.
Certo, non si può dire che si tratti di grandi novità: risale al 2008 il nostro primo articolo sull’aumento delle conversioni del sito web dell’hotel. Molte cose sono cambiate da allora, ma ce ne sono altrettante che valgono ancora adesso. Per questo vogliamo assicurarci che tutti, proprio tutti, le abbiano comprese e le stiano applicando sul proprio sito.
Per vedere se i grandi player Marriott, Hilton e Hyatt si sono inventati qualcosa di nuovo, siamo andati a spulciare ogni singolo sito e ci siamo permessi di dare un giudizio di ciascuno… perché le sorprese sono state tante, sia nel bene che nel male.
Marriott
Marriott comincia bene ma fa cilecca sul più bello.
Appena entri sul sito viene comunicato “Perché prenotare su Marriott.com” con tutti i vantaggi elencati. Più sotto Marriott specifica che le tariffe sono più basse per chi è membro al programma fedeltà della catena e invita a iscriversi o registrarsi con una call-to-action chiara e ben visibile.
(passa il mouse sopra l’immagine per ingrandirla)
I problemi cominciano quando si clicca sul pulsante azzurro: si viene infatti reindirizzati a un modulo di iscrizione dove nessuno si preoccupa di ricordarci in alcun modo le belle promesse fatte nella pagina precedente. L’utente si sente spaesato e dubito che abbia voglia di compilare il lungo modulo che viene proposto.
Molto meglio invece il sito di Marriott Rewards, che ci ricorda ancora “Our lowest rates. All the time. Available on Marriott.com”… peccato che per arrivarci sia necessario cliccare su un link quasi invisibile posizionato sotto lo slogan “It Pays to Book Direct”.
Ottima cosa anche il fatto che, visitando uno qualsiasi degli hotel della catena, si viene accolti da questo banner:
- Cosa ci è piaciuto di più: la home page con un messaggio forte e chiaro
- Cosa ci è piaciuto di meno: la pagina di iscrizione al programma fedeltà
Hilton
Hilton ha fatto la scelta migliore. Ha puntato tutto su uno slogan forte e chiaro, “Stop clicking around”, e lo ha utilizzato per tutte le campagne pubblicitarie, sia in giro sul web che sul suo sito ufficiale.
Nella header del sito ufficiale campeggia il messaggio: “Grandi saldi in tutto il mondo. Smettila di cercare altrove!”. Vengono subito elencati gli sconti riservati ai membri del Loyalty Program HHonors e poi si invita alla prenotazione diretta con il modulo del booking engine:
Il messaggio resta in evidenza in tutti i punti strategici del sito ufficiale, fino alla vera e propria prenotazione.
Purtroppo però, neanche Hilton è esente dagli scivoloni: mentre infatti lo slogan ufficiale “Stop clicking around” suona molto chiaro e d’impatto, non si può dire lo stesso della versione in italiano “I grandi saldi mondiali! BASTA CLICCARE IN GIRO”… che potrebbe voler dire “smettila di cliccare altrove”, ma anche “sufficiente cliccare altrove”!
- Cosa ci è piaciuto di più: il messaggio ripetuto fino alla fine della prenotazione
- Cosa ci è piaciuto di meno: la scarsa attenzione alla comunicazione in italiano
Hyatt
Da metà aprile anche Hyatt propone ai suoi clienti del programma fedeltà Gold Passport uno sconto del 10% sulle prenotazioni dirette in USA, Canada e Australia, oltre ad altri vantaggi. Molti media hanno pubblicizzato la cosa ed è stato diffuso un apposito comunicato stampa. Eppure stranamente sul suo sito non se ne parla.
Non sappiamo se questa sia una scelta di marketing dovuta al posizionamento più alto della catena sul mercato alberghiero, o magari al desiderio di mantenere un basso profilo. Oppure se si tratta solo di un ritardo di implementazione della campagna appena lanciata.
Resta il fatto che per ora sulla home non c’è alcun riferimento alla promozione. Solo a fondo pagina viene dichiarata la Best Rate Guarantee. Stessa cosa vale per il sito del programma fedeltà.
- Cosa ci è piaciuto di meno: nessuna traccia della promozione né call-to-action
I benefici della prenotazione anche sul booking engine
Come abbiamo visto, le tre catene alberghiere hanno scelto di promuovere le prenotazioni dirette in modo diverso, alcune volte mantenendo un basso profilo, altre volte gridandolo ai quattro venti.
Tutte però accompagnano con lo stesso messaggio anche le fasi più vicine alla prenotazione, all’interno dello stesso booking engine.
Per esperienza, sappiamo che riaffermare la Miglior Tariffa Garantita sul software di prenotazione è molto efficace.
Per ricapitolare quindi, se volete che il vostro sito ufficiale diventi un vero strumento di disintermediazione dovete:
- Mettere ben in evidenza i benefit
- Usare un messaggio unico e coerente promosso su tutti i canali
- Scegliere un booking engine che valorizzi la Miglior Tariffa Garantita
Questo è veramente l’ABC della disintermediazione… ma potete anche spingervi oltre, come abbiamo spiegato nell’articolo 6 semplici mosse per favorire la disintermediazione.
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