Come trasformare i millennial in clienti?
21 Settembre 2017Torniamo a parlare dei millennial, la generazione che va dai 18 ai 34 anni e che non sembra quasi mai nei pensieri degli hotel indipendenti. Del resto, si pensa non abbiano la capacità d’acquisto delle generazioni precedenti pur mantenendo aspettative altissime.
Eppure, una parte di questa generazione è già pienamente adulta e fra 5 anni saranno uno dei target generazionali più fondamentali da conquistare, se non il più fondamentale.
Partiamo subito dal presupposto che parlare di effettive strategie di marketing per un’intera generazione è impossibile; i bisogni, i desideri, le aspettative e i gusti cambiano anche radicalmente nella stessa fascia d’età in base a una miriade di fattori differenti. Del resto, molti nuovi milionari della Silicon Valley sono millennial, eppure è difficile immaginare che cerchino gli stessi hotel e servizi di un backpacker in Europa.
Ciò che si può fare, generalizzando, è trovare un trend comune fra i millennial e, da lì, costruire una strategia ritagliata sulle aspettative dei propri clienti e le caratteristiche intrinseche della struttura.
Quali sono questi trend, allora?
Una generazione cresciuta coi video
I giovani viaggiatori decidono il proprio hotel non solo con le recensioni online, ma anche facendosi ispirare da video su YouTube, Instagram e Facebook.
Una ricerca di Phocuswright ha scoperto che l’influenza sui viaggiatori nella fascia di età 18-34 nelle categorie recensioni e video è arrivata a circa il 30% del totale, rispetto ai contenuti condivisi da parte di amici e brand di viaggio.
Questo in aperto contrasto con le altre generazioni, in cui le recensioni online sono le più influenti nella fascia d’età 35-54 e in quella sopra i 55 anni, con i video e le fotografie di amici e brand come canale meno influente.
Un hotel dovrebbe quindi puntare sulla creazione di contenuti video, immagini e spunti di viaggio nelle proprie piattaforme social e su YouTube, magari anche sfruttando l’aiuto (remunerato!) di influencer e videomaker professionali.
I millennial sono figli di una cultura in cui la velocità d’accesso alle informazioni e al sapere è fondamentale, e dove un’immagine vale letteralmente più di mille parole.
I Millennial e le app
I Millennial interagiscono di più attraverso le app mobile rispetto alle altre generazioni, con i primi che avranno il doppio delle possibilità dei secondi di usarne una durante la fase di ricerca, scelta e prenotazione di una struttura. Infatti due terzi dei Millennial hanno una travel app installata sui propri dispositivi portatili, contro il 43% degli over 55 e il 52% del gruppo 35-54.
Un hotel indipendente, ovviamente, non può pensare di intercettarli con una propria app, perché la sua capacità di penetrazione sarebbe poco al di sopra dello zero percento. Chi installerebbe un’app di un hotel che, probabilmente, visiterà una sola volta nella propria vita?
Quello che si può fare, però, è creare un’esperienza web mobile semplice, veloce e assolutamente usabile, magari grazie a un design pensato prima per dispositivi portatili e solo in secondo luogo per desktop.
Il 27% dei Millennial usano gli smartphone per prenotare gli hotel contro il 19% degli over 35; quasi un terzo di questo mercato, insomma, senza un sito ufficiale pensato per cellulari andrà a prenotare il vostro hotel sulle app. Sappiamo benissimo di chi siano, queste app.
Impegno sociale e sostenibilità
I Millennial sono i più indipendenti, autarchici e poco inclini a fidelizzarsi a un brand, specialmente se non rappresenta in maniera significativa i loro valori (cultura green, strutture pet friendly, prodotti equi e solidali o vegani ecc.).
Puntare i propri sforzi di marketing sulla sostenibilità ambientale, per esempio, è un’idea molto efficace per conquistarli, essendo in genere fortemente sensibili all’argomento.
Nonostante ogni tanto li considerino una generazione un po’ superficiale, in realtà il 77% dei Millennial crede sia fondamentale sostenere cause sociali o ambientali, sia a casa sia in viaggio.
Questo sostanzialmente significa che una struttura che abbracci una visione etica del viaggio passerà davanti a hotel più belli, più economici o più lussuosi di lei. E un’arma non da poco, che vi permette di fare del bene e allo stesso tempo di posizionarvi in una nicchia che non potrà non diventare mainstream col passare degli anni.
L’unica avvertenza? Se dite di essere “Green”, siatelo davvero e siatelo completamente: i Millennial hanno una scarsa pazienza con gli errori e una tendenza a non perdonare la sciatteria.
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