Come gli UGC ed Social Media possono aiutare l’hotel a raggiungere le prime posizioni nei motori di ricerca
26 Febbraio 2009Essere in testa ai motori di ricerca con molte keyword di valore è l’obiettivo di qualsiasi operatore ed è ormai assodato che per ottenere posizionamenti di rilievo è indispensabile mantenere vivi e costantemente aggiornati i contenuti del sito web, attività che comporta un ingente investimento di tempo e risorse. Oggi è possibile però farsi dare una mano direttamente dai propri utenti e non approfittarne significherebbe perdere importanti opportunità.
Chi opera nel settore turistico non può permettersi di basare le proprie strategie online su un sito web statico e sempre uguale: non gioverebbe né alla propria immagine né al posizionamento sui motori di ricerca e di conseguenza penalizzerebbe il proprio business.
Esiste però una soluzione semplice e poco costosa per migliorare posizionamento e conversioni, un sistema spesso ignorato o comunque poco considerato dagli albergatori, anche se largamente utilizzato dagli operatori maggiori.
Stiamo parlando degli UGC-User generated content e social media, ovvero opinioni, video, foto creati direttamente dai propri clienti e messi on-line, che da soli possono costituire una fonte impareggiabile di contenuti, di pubblicità e un forte aumento del traffico all’interno del proprio sito.
Oggi i maggiori player mondiali dell’industria del turismo online stanno prestando grande attenzione agli UGC, e fanno largo uso di sistemi di monitoraggio tesi a tracciare ed analizzare tutte le forme di social media potenzialmente utili per il settore, dai blog ai più importanti siti di scambio di video fino ai forum di recensioni ed opinioni.
Investire negli UGC: istruzioni preziose da chi ha avuto successo
Partendo da queste considerazioni, Scott McNeely, direttore “Consumer & Affiliate Web” di Viator Inc (www.viator.com), uno dei maggiori operatori per la prenotazione online di tour ed esperienze di viaggio, raccomanda a tutti i fornitori turistici, albergatori inclusi, di mantenere i propri contenuti costantemente aggiornati e di farlo anche e soprattutto via UGC:
“Se volete ottenere migliori posizionamenti con le vostre parole chiave principali, dovrete investire in contenuti sempre nuovi e rilevanti. Ecco perché gli UGC (user-generated-content) e i social media giocano un ruolo così importante: i fornitori del settore turistico difficilmente troveranno mezzi meno costosi e più rilevanti degli UGC e dei social media come canali di diffusione per i propri contenuti”.
Purtroppo sono ancora pochi gli albergatori che lentamente stanno cominciando a pensarla in questo modo, mentre invece l’utilizzo degli UGC è sempre più largamente diffuso dai maggiori player mondiali del turismo online.
I fornitori turistici hanno a disposizione una preziosissima ma troppo spesso ignorata risorsa: i clienti esistenti. Dovrebbero cercare di sfruttare sul proprio sito le recensioni, le foto, i video degli utenti per migliorare la propria visibilità e il posizionamento sui motori di ricerca.
Web 2.0 e Social Media: parte integrante della strategia di web marketing
Ancora gli operatori turistici non hanno ben compreso che il Web 2.0 e i Social Media dovrebbero essere considerati come parte integrante di una completa ed efficace strategia di distribuzione e internet marketing, ovviamente integrati all’ottimizzazione e alla attualizzazione del sito web, al search marketing, all’e-mail marketing, allo strategic linking, alle sponsorizzazioni online e al display advertising.
La maggior parte delle aziende non ha le risorse e il coraggio di investire in strategie a 360 gradi, non si fida o semplicemente non sa come utilizzare i social media e gli UGC. Per stare al passo con le evoluzioni del mercato online c’è invece necessità di una ‘social strategy’ di successo, parte integrante del DNA dell’attività aziendale.
Qualcosa di difficile da realizzare, ecco perché molte aziende falliscono.
Aumentare il traffico del sito web attraverso i Social media
È necessario assicurarsi che le scelte relative ai Social Media generino un significativo e prezioso aumento del traffico sul proprio sito web. Molti operatori e aziende turistiche pensano di avere bisogno di grandi campagne pubblicitarie o di un profilo Facebook molto popolare per ottenere certi risultati, credono che solo qualcosa di grande impatto abbia il potenziale per far aumentare rapidamente il traffico del sito. Eppure non sempre è così, anzi, per la maggior parte potrebbe essere vero il contrario.
Immaginiamo ad esempio di aumentare il traffico del 15-25% sulle prime 500 parole chiave più importanti o le prime 50 pagine di ingresso. L’uso dei Social Media può generare questi risultati e può rivelarsi la reale chiave del successo di un sito, anche se attualmente le aziende ancora si ostinano a utilizzarli per raggiungere dozzine di obiettivi tranne che per sostenere realmente la loro attività principale.
Scalare le classifiche dei SE con le foto e i video
Sono in molti ormai a pensare che non si possa sopravvivere alla concorrenza senza una solida strategia che includa l’utilizzo di UGC e Social Media. Ormai non è più una questione relativa al ‘se’ farlo, bensì relativa al ‘cosa fare’ e ‘quanto velocemente’.
Le immagini, specie nel settore turistico, parlano da sole e dunque possono essere determinanti nel processo di pianificazione di un viaggio on-line: secondo le stime di Google, 2 ricerche su 10 avvengono per immagini e questa percentuale sta crescendo. D’altronde le immagini sono sempre state un ottimo strumento per vendere viaggi e questo non cambierà. Dunque è ancora più importante avere una strategia di utilizzo immagini in continua crescita per il proprio sito internet. Lo stesso vale per i video.
Qualunque sito potrà quindi acquisire dinamicità grazie ai propri utenti, non più soggetti passivi, ma attivi creatori dei suoi contenuti: perché non indurre i clienti a scrivere sul nostro sito lasciando delle personali testimonianze? Perché non creare blog e forum dove possano esprimere opinioni, pubblicare foto e video?
Questo metterà in moto un meccanismo che attirerà l’attenzione di altri utenti e tenderà a generare naturalmente un alto posizionamento nei motori di ricerca, senza grosse spese e con poca fatica.
Misurare le performance
Come per ogni altra azione di web marketing è però di fondamentale importanza pianificare, tracciare e misurare le prestazioni ed il successo di queste attività, che devono sempre avere un ritorno concreto e misurabile.
Il successo deve essere calcolato utilizzando gli stessi indicatori e parametri utilizzati per le altre attività di web marketing: visite generate, contatti qualificati, prenotazioni, revenue prodotte, ROI.
Troppo spesso la gente pensa che il ‘successo’ per i social media turistici sia qualcosa di diverso dal sostenere il business al centro della loro attività, ma non è così!
Fonte: HotelMarketing.com
Commento da Anto4444 — 28 Febbraio 2009, alle ore 01:21
Molto interessante questo articolo. Complimenti.
Ci sono un paio di nodi da sciogliere, in particolare i commenti negativi. come gestire sul proprio sito ufficiale commenti che potrebbero danneggiare l’immagine del brand? basterebbe non pubblicarli dicono in molti, ma poi avere solo giudizi positivi o non troppo negativi darà credibilità al nostro sito?
boh..
Commento da sfarinel — 28 Febbraio 2009, alle ore 13:01
Ciao Anto4444,
ti sconsiglio di pubblicare esclusivamente i commenti positivi eliminando quelli negativi.
Suggerisco invece a tutti i nostri clienti albergatori di utilizzare il commento negativo come un’importante opportunità.
Rispondere SEMPRE ai commenti negativi è la via migliore per dimostrare ai propri ospiti una grande attenzione nei loro confronti.
Se il commento negativo è giustificato, parlarne apertamente riconoscendo i propri errori ed impegnandosi a non ripeterli è di gran lunga il modo migliore per instaurare un rapporto di fiducia con il lettore che percepisce la comunicazione come autentica e sincera.
Spesso una recensione negativa può trasformarsi in positiva, se accompagnata da un adeguata risposta da parte dell’hotel.
Guarda ad esempio un paio di recensioni (negative) su TA alle quali l’albegatore ha risposto tempestivamente cambiandone di fatto la prospettiva:
– http://www.tripadvisor.com/ShowUserReviews-g187895-d195703-r21132506-Hotel_Casci-Florence_Tuscany.html
– http://www.tripadvisor.com/ShowUserReviews-g187895-d195703-r21018792-Hotel_Casci-Florence_Tuscany.html
Il consiglio è di rispondere sempre, anche quando la recensione è solo parzialmente negativa come ad esempio in questo caso:
– http://www.tripadvisor.com/ShowUserReviews-g187895-d262074-r21277393-Hotel_Rosary_Garden-Florence_Tuscany.html
Saluti,
Sergio
P.S. grazie per i complimenti.
Commento da Anto4444 — 28 Febbraio 2009, alle ore 18:46
Eh si è facile a dirsi ma più difficile a farsi..
Insomma non è proprio cosi immediato che semplicemnte rispondendo alle recensioni negative si risistemi tutto.. Se uno dice che la camera non era come se l’aspettava, che secondo lui sono camere piccole e non molto pulite cosa vuoi dirgli?
Va bene gli dici che avrebbe dovuto dirlo cosi si cambiava la camera, ma di fatto si ammette che il cliente aveva ragione e il messaggio che passa è che le camere sono piccole e non molto pulite. E questo come ben saprai è veramente soggettivo, magari si aspettava una camera di 25 metri quadrati e magari è un maniaco dell’igiene. Nella realtà la tua camera è normale e pulita secondo i normali standard, però il messaggio che è passato è negativo.
Ma in verità concordo con quello che hai detto, sottolineo solo il fatto che lo strumento è interessante e allo stesso tempo pericoloso. Le recensioni positive sul sito proprietario non sono ritenute cosi in considerazione come quelle su di un sito terzo. Insomma, parliamoci chiaro come piace a me: ti pare che gli albergatori lascino pubblicare recensioni negative sul loro sito? magari lo fanno per un paio di volte, ma alla lunga non sono cosi polli da farsi rovinare con le loro stesse mani.
Se noti quei 4 alberghi cosi avanti che hanno pensato di far mettere i commenti ai clienti, lasciano scritte solo recensioni positive.. Insomma quando vedo quelle robe li mi metto a ridere, e come me faranno in molti.
ciao
Antonio
Commento da Michele Aggiato — 4 Marzo 2009, alle ore 09:40
Ciao Antonio
Effettivamente ci vuole coraggio, perché dati alla mano non sono ancora molte le case history di successo, ma ci sono, in diversi settori, non solo quello turistico. Comunque, un parere soggettivo, viene interpretato come tale dagli utenti che lo leggono. Il discorso cambia quando il numero di recensioni negative raggiungono un livello di maggioranza, in quel momento il lettore percepisce che quei pareri soggettivi possono corrispondere ad una verità reale.
Una domanda da farsi a mio avviso è quali sono i contenuti e l’informazione a disposizione dell’utente per permettergli di crearsi una sua opinione sulla validità della struttura?
Perché non sono solo gli utenti a generare contenuti, lo puoi fare benissimo anche tu. Per esempio dando delle risposte ad un utente che si aspettava una camera di 25 metri quadrati (una bella gatta da pelare, se questo è un manico come dici tu, che gli dici? Un esempio:”Hai ragione le nostre camere sono 12 metri quadrati! Purtroppo non siamo un castello ma un albergo nel centro storico, dove le case furono costruite piccole perché ecc. ecc.”
Agli albergatori che si rivolgono alla redazione di Zoover, consigliamo per esempio di caricare filmati video e fotografie della struttura e della camera. Magari non quei contenuti patinati, ma qualcosa di può diretto che “racconti” l’hotel. Ti consiglio un articolo interessante che ho letto su Hotelmarketing.com.
Mi verrebbero un mucchio di idee, come per esempio un intervista al personale delle pulizie, fare un sondaggio su come è stata apprezzata la colazione ecc. Credo il problema è piuttosto l’impegno (anche creativo) che l’apertura a questa logica pretenda da parte della azienda e la peculiarità organizzativa nel monitorare in modo costante la reputazione sul web.
Commento da Anto4444 — 11 Marzo 2009, alle ore 09:44
Michele,
tutto molto bello, ma tutto molto complicato. Me ne sono reso conto proprio in questi giorni, lavoro e partecipo anche ad un altro blog oltre a questo e purtroppo capita di venire spesso moderato o cmq i miei post non vengono pubblicati perché non consoni al taglio che il redattore vuole dare. Quindi è facile sentirsi censurati e presi per i fondelli. Lo dico perché capita spesso a me e questo è quello che penso. Mi metto nei panni del cliente un po’ alterato per il servizio ricevuto durante il suo soggiorno. Vorrebbe esprimerlo ma il suo commento non viene pubblicato dal sito ufficiale, in questo caso probabilmente si crea e si alimenta un conflitto tra sito proprietario e cliente insoddisfatto. Quindi oltre che non fare una bella figura si rischia che il cliente vada su altri siti e pubblichi commenti ancor più negativi di quello che in partenza era intenzionato a scrivere.
Cosa ne pensi di questo aspetto?