I clienti “rimbalzano” sul sito del tuo hotel? Ecco cosa fare
3 Marzo 2011Non si vive di sole visite. Non fermatevi al numero di accessi al vostro sito ma imparate a valutare e gestire anche altri importanti dati. È inutile infatti che visite aumentino, se con esse aumenta anche la frequenza di rimbalzo. La frequenza o tasso di rimbalzo è, insieme al tasso di conversione, uno degli indicatori di performance più importanti per determinare l’efficacia del sito e la qualità delle visite veicolate. Il fatto che i visitatori entrino nel vostro sito ed escano immediatamente, significa che i contenuti offerti non sono pertinenti con la ricerca effettuata dall’utente. Ricordate che il vostro scopo ultimo è la conversione. Il numero di visite in sè è solo relativamente importante, se poi i visitatori non rimangono sul sito, non si interessano alla struttura e, soprattutto, non prenotano.
Vediamo quali sono le cause più frequenti che spingono potenziali clienti ad abbandonare il sito.
1. Noia
Semplicemente, chi accede al sito si annoia. Non è stimolato ad andare avanti, non è incuriosito dalla struttura e dai servizi offerti. Probabilmente la grafica non è abbastanza accattivante, le call to action non sono efficaci, il copy non è persuasivo, le fotografie sono statiche e poco attraenti. Analizzate tutti questi fattori e prendete seriamente in considerazione la possibilità di rinnovare il sito.
2. Info “scadute”
Se l’utente arriva sul sito del vostro hotel e trova delle informazioni che non sono più necessarie perchè non aggiornate, è normale che vada a cercare altrove ciò di cui ha bisogno. Questo succede se a San Valentino non avete ancora eliminato dalla home page l’offerta di Capodanno. O se a Ferragosto nella sezione “news” riportate ancora notizie relative alla neve di dicembre.
Chi cerca una sistemazione sarà portato a pensare che se la pagina non è aggiornata, non lo saranno nemmeno le informazioni sui prezzi e la disponibilità delle camere. Un sito non aggiornato farà certamente perdere prenotazioni e affidabilità. Mantenere il sito aggiornato con nuovi contenuti è uno dei modi migliori per trattenere i clienti e fare in modo che tornino. Senza aggiornamenti continui, il vostro sito è come la vetrina vuota di un negozio: semplicemente inutile. Sono i testi, i video, le immagini che inserite a dare valore al vostro sito e, di conseguenza, alla struttura. Generate curiosità nei lettori, con l’integrazione di un blog, una sezione “eventi” o “news”. Google gradisce molto i siti che vengono aggiornati di frequente. E anche gli utenti.
3. Scarsa pertinenza
Siete sicuri di essere posizionati su Google con le giuste keywords? Siete sicuri di non creare false aspettative negli utenti in fase di ricerca? Non cercate di posizionarvi con parole che non hanno niente a che vedere con le caratteristiche dell’hotel, nemmeno se la percentuale di ricerca è molto alta.
Non indirizzate annunci a pagine non pertinenti con il testo stesso dell’annuncio, ma create sempre landing page ad hoc. Dite sempre la verità: non c’è cosa peggiore, per la brand reputation di un hotel, di non mantenere le promesse. Se, già in fase di ricerca, il cliente si sente in qualche modo preso in giro, non solo andrà ad aumentare la percentuale della frequenza di rimbalzo, ma probabilmente non tornerà più sul vostro sito. Analizzate con cura le parole utilizzate per il posizionamento e fate in modo che i risultati della ricerca corrispondano ai contenuti del sito e, soprattutto, ai reali servizi offerti. Gli utenti devono trovare esattamente quello che stanno cercando.
4. Scarsa usabilità
Il vostro sito è accattivante, ricco di ottimi e pertinenti contenuti, nonostante questo non riesce a trattenere i visitatori per più di pochi secondi. Perchè? Forse manca di usabilità. Bei colori, buoni contenuti, fotografie attraenti ma…le informazioni utili non sono in primo piano, la navigazione è difficile, il sistema di prenotazione è troppo macchinoso, i prezzi non sono chiari. Per voi che conoscete bene la struttura e avete confidenza con il sito, certi aspetti possono apparire scontati, ma per un nuovo utente di certo non lo sono. A volte capita di imbattersi in hotel bellissimi, molto attenti alle strategie di web marketing e magari con delle pagine Facebook molto curate e partecipate. Poi, entrando nel loro sito ufficiale, non si riesce a capire in quale località si trovino o non si riesce a trovare il numero di telefono. Fate giudicare l’usabilità del sito da una persona che non lo abbia mai visitato e non conosca la struttura. Potrebbero venire fuori delle mancanze a cui non avevate mai dato importanza e che invece vi stanno facendo perdere prenotazioni.
Analizzate bene il target di riferimento, prendete in esame tutti i dati raccolti con la web analytics e cercate di capire di cosa abbiano bisogno e di cosa siano alla ricerca i visitatori che approdano al vostro sito e comportatevi di conseguenza. Oltre a tutto questo, è necessario fornire ai visitatori delle buone ragioni per restare e tornare nuovamente sul vostro sito.
Un certo tasso di rimbalzo è fisiologico, specie se siete presenti in rete da molto tempo e se siete ben posizionati con molte parole-chiave. Più siete indicizzati, più visite riceverete, e ci sarà anche chi entra ed esce perchè non trova quello che sta cercando. La frequenza di rimbalzo non deve generare allarme, semplicemente tenerla d’occhio vi aiuterà a stare sempre all’erta su ciò che realmente state offrendo ai vostri clienti.