Apple cerca di contrastare il potere di Google e Facebook – Ce la farà?
27 Agosto 2020La tutela della privacy è un emblema di Apple. E’ un aspetto su cui ha sempre investito, tanto anche da opporsi alla lettura dei dati crittografati degli iPhone, in indagini riguardanti casi di sospetto terrorismo.
E questa volta non è da meno, ma sembra che lo faccia per coltivare i propri interessi e farsi spazio tra i colossi della ricerca online e del marketing social. Cosa sta escogitando ultimamente? Ce la farà a boicottare Google e Facebook?
Versione 14 di iOS e gestione della privacy
Manca poco. Tra meno di un mese milioni di utenti di iPhone avranno a disposizione la nuova versione di iOS (sistema operativo Apple) che potrebbe cambiare notevolmente alcuni presupposti sui quali si basano le campagne pubblicitarie su internet.
Gli utenti potranno impedire ad ogni applicazione che installeranno, di tracciare le proprie attività. Quale sarebbe il risultato? Le campagne pubblicitarie saranno comunque presenti ma non potranno far leva sugli interessi delle persone, rischiando di essere meno efficaci e performanti. Uno sgambetto non da poco.
In realtà, nei precedenti aggiornamenti di sistema operativo, Apple aveva già aggiunto un’ opzione al browser di Safari installato sugli iPhone, per evitare il tracciamento delle attività online. Ora farà una cosa simile, anche con le pubblicità mostrate all’interno delle applicazioni sui suoi smartphone. Piano piano il cerchio si chiude.
Un nuovo motore di ricerca
Nemmeno i miliardi pagati negli anni da Google ad Apple per risultare il motore di ricerca di default non sono bastati per mantenere buoni rapporti. Ebbene si, evidentemente tutto ciò non è sufficiente per Apple.
Parte del successo della ricerca su smartphone di Google dipende proprio dal fatto che è il motore di ricerca predefinito per l’iPhone e adesso questo sta per essere messo in discussione. Come?
Ci sono diversi indizi che Apple potrebbe costruire un suo motore di ricerca per far concorrenza a Google. Le prove? Apple ha recentemente pubblicato degli annunci di lavoro per ingegneri di ricerca online (incluso Apple Maps). Ma non solo. Nell iOS 14, Spotlight Search (il tool di ricerca Apple) non mette in evidenza o a volte ignora completamente i risultati di Google.
Apple ha inoltre aggiornato la sua pagina di supporto del suo webcrawler (il cervello dei moderni motori di ricerca) Applebot, con nuove informazioni utili a comprendere come classifica i risultati. E Applebot avrebbe iniziato ad eseguire la scansione dei siti web più regolarmente, per avere una propria classificazione dei risultati di ricerca online. Attenzione…si scaldano i motori!
E’ difficile ad oggi stimare gli impatti di questi cambiamenti e capire se Apple riuscirà davvero a farsi spazio in questo ambito, tra Google e Facebook. Una vicenda piuttosto dibattuta e tutta da seguire.
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