4 Fondamentali domande da porsi per capire se il sito del vostro hotel funziona
7 Luglio 2009In effetti c’è solo un modo per verificare se il sito di un hotel riesce a fare il suo dovere: controllare il numero di prenotazioni on-line che genera.
Se il vostro hotel è indipendente e ha un suo sito ufficiale, certamente sarà più semplice che per un hotel appartenente a una catena: non sempre infatti la casa madre dà il permesso agli alberghi franchising di possedere un proprio sito ufficiale o addirittura di monitorarne le performance.
Dunque per verificare se il vostro sito è stato effettivamente pensato e realizzato per generare visite, conversioni e prenotazioni, ci sono almeno 4 domande da porsi:
- Il vostro sito genera guadagni?
Ufficialmente dovreste chiedervi: quanto è efficiente il vostro sito nell’attrarre visitatori e produrre revenue? E’ incredibile quanti albergatori si accontentino di sapere dalla loro web agency il numero di visitatori, ignorando del tutto altri parametri importanti per verificare i guadagni. Assumereste un commerciale senza poi monitorare nel tempo quante vendite riesce a realizzare? Vi basterebbe solo sapere con quante persone ha parlato durante la giornata? - Avete un sito “destination focused”?
Chi sceglie il vostro albergo, lo fa perché ha scelto di passare le vacanze nella vostra destinazione: in una recente ricerca di Frommer’s è emerso che più di due terzi degli intervistati avrebbero voluto trovare sul sito ufficiale descrizioni della destinazione, immagini e cartine, dunque assicuratevi che il sito non sia una semplice brochure online delle caratteristiche dell’hotel. Deve invece essere contestualizzato nella località e dare informazioni sulla località stessa. Questo non solo attrarrà maggiori visitatori ma aiuterà la “trovabilità” del vostro sito. - Sul vostro sito avete messo in evidenza la posizione/location dell’albergo?
Se c’è una cosa che per l’utente conta quanto i servizi offerti ed il prezzo della camera, è la location dell’hotel: siate onesti sulla posizione, indicatela con chiarezza nella home page e fatene un vostro punto di forza rivolgendovi alla giusta clientela. Se il vostro hotel si trova davanti alla spiaggia ma distante dal centro città, descrivetela come un’oasi di pace o un rifugio romantico: sarà perfetta per coppie giovani, mature e famiglie. Se si trova in centro lontano dal mare, allora rivolgetevi a chi ama le escursioni culturali e lo shopping. E non mentite mai sulle distanze per mantenere la vostra credibilità: i viaggiatori sono diventati scaltri e andranno a controllare su Google Maps. - Avete ottimizzato al meglio il sito sui motori di ricerca?
Web designer capaci di fare un sito bello da vedersi ce ne sono tanti, ma che sappiano anche renderlo appetibile per i motori di ricerca ce ne sono ancora pochi. Alcuni sembrano aver capito l’importanza di scegliere i giusti meta-tags, ma ancora il settore “parole-chiave” sembra rimanere oscuro e ignorato da molti.
In particolare i contenuti del sito dovrebbero essere ottimizzati per le parole chiave più opportune, ma spesso chi lo realizza non se ne cura, creando addirittura intere pagine in flash che non possono essere indicizzate. Anche se ci sono sempre le campagne PPC per ottenere visibilità, raggiungere i primi posti con il posizionamento organico dovrebbe essere lo scopo di ogni sito che si rispetti.
Infine, il lavoro di un albergatore su internet non si conclude con la realizzazione di un buon sito: si dovrebbero svolgere infatti parallelamente altre azioni marketing, promuovendo il sito su diversi canali, portali, favorendo la scrittura di recensioni, facendo offerte speciali e pubblicizzandole nei momenti più opportuni.
Letture consigliate:
Fonte: Hotel Marketing Strategies
Commento da gae — 10 Luglio 2009, alle ore 07:50
Credo che non si possa che essere d’accordo su quanto scritto circa l’importanza del sito ed il suo posizionamento sul mercato….aggiungerei e sottolinerei il continuo monitoraggio sugli eventi della zona in cui si opera e le offerte della concorrenza…inoltre un’analisi della varie cliccate ed i giorni in cui si prevede maggiore interesse alla visita della sito é consiglibile.Il giusto posizionamento sugli altri “web sites” e motori di ricerca dovrebbe permettere alla struttua di essere sempre più presente sul mercato.Questo “porta” i potenziali clienti a contattare anche la stessa struttura, grazie alla visibilità ottenuta apparendo sui vari motori di ricerca, considerando anche la “key word”….naturalmente una giusta formazione dello staff addetto al front line ed al booking ci peremtterà di essere sempre pronti ad esaudire i desideri della clientela….Importante anche una statistica sulla provenienza delle richieste e la loro materializzazione…..
Gaetano Castellano
Commento da caterina — 10 Luglio 2009, alle ore 15:44
Caro Gaetano, ho proprio paura che siano in molti a non capire come utilizzare e leggere gli strumenti di analytics, quindi oltre al numero delle visite / nuove visite, le conversioni in relazione alle fonti di provenienza, ecc.
Un’altra cosa che forse sfugge agli albergatori è la formazione delo staff, come dici tu.. mi sembra che ci sia una tendenza diffusa alla scortesia e a all’incapacità di convertire le telefonate in prenotazioni!neanche ti facessero un favore a darti una camera…
E un’altra cosa che spesso è ignorata e che invece dovrebbe essere tenuta maggiormente di conto è l’importanza di un buon testo e di una buona presentazione dei contenuti del sito!… sapessi quanti siti vedo in giro con testi pomposi, incomprensibili, inadeguati e poco ‘persuasivi all’acquisto’… il problema è che tutti quelli che fanno il grafico o il web designer credono di poter scrivere loro stessi i testi, mentre invece ci sono persone formate professionalmente che se ne occupano! Usare una parola piuttosto che un’altra al momento giusto e nel posto giusto, può davvero fare la differenza e convincere un utente a prenotare o meno!
Commento da duccio — 15 Luglio 2009, alle ore 09:23
Cara Caterina,
c’è un’altra cosa che viene sottovolatuta e cioè che il sito web, se saputo gestire, può rappresentare l’80% dell’occupazione e vendere per milioni di euro all’anno.
Ovviamente questo accade quando c’è sinergia tra partner web e management dell’hotel che sa fare della qualità percepita il suo must e gestisce le tariffe in base all’occupazione piuttosto che alla stagionalità, i costi fissi, le percezioni personali di qualità e tutti quegli elementi repellenti al web 2.0
Per fortuna c’è ancora tanto da fare in questo senso e quindi tutti possono migliorare… teoricamente…
Commento da caterina — 15 Luglio 2009, alle ore 11:29
Ciao Duccio,
concordo pienamente con te… non solo sempre più spesso i siti sono scadenti e non realizzati a seconda del target a cui ci si rivolge, ma credo che spesso, anche avere un buon sito non basti se tutta l’attività alberghiera e le strategie di revenue managemet che ci stanno dietro non sono curate!
Commento da gae — 15 Luglio 2009, alle ore 14:30
Cara Carterina, sono d’acordo con te. Penso che la creazione di un buon sito con tutte le offerte e le infomazioni giuste venga vanificata se non c’é un supporto formativo a tutti gli addetti ai lavori, in particolare al reparto booking ed al front line, maggiormente coinvolti nella vendita diretta…..Naturalmente sia la struttura che i servizi proposti devono essere sempre percepiti positivamente dall’utente….
Commento da sensorario — 10 Agosto 2010, alle ore 09:46
Eheheh salve a tutti =). Sono un programmatore web e concordo sul fatto che c’è ancora oggi molto materiale scadente in rete. La colpa è del fatto che spesso chi ha un albergo di un certo livello ha anche due soldini in più e viene raggirato da molti studi grafici che realizzano siti pomposissimi. Gran paroloni, gran belle immagini. Poi quando entra in campo l’usabilità cola tutto a picco.