E’ online la Top Ten dei buoni propositi di Internet Marketing per albergatori 2012
13 Gennaio 2012Mobile, geo-localizzazione, social media, marketing multicanale sono stati i protagonisti del 2011… e continueranno a esserlo anche nel 2012. A sostenere il primato di questi strumenti di web marketing è l’esperto Max Starkov, che ha da poco pubblicato online il suo prezioso decalogo di buoni propositi digitali dedicato agli albergatori (Smart Hotelier’s 2012 Top Ten Digital Marketing Resolutions).
Starkov non usa mezzi termini: ribadisce il suo secco NO ai siti di coupon e di vendite flash, sostiene con forza la necessità di investire di più nelle attività online abbandonando gradualmente l’off-line e, come ogni anno, celebra la disintermediazione e l’uso programmatico degli strumenti di web analytics per definire con più sicurezza il ROI di ogni iniziativa.
Per voi come ogni anno – ormai per tradizione – la versione integrale del documento in italiano:
Lo scorso anno l’economia è rimasta in stato di ripresa, e per la prima volta dopo molti anni, ha permesso all’industria di focalizzare gli sforzi più sul marketing che sulla riduzione del budget. La convergenza di social media, mobile e servizi geo-localizzati, ha aumentato la personalizzazione e la rilevanza dei messaggi promozionali, mentre il vero e proprio assalto di siti coupon e di vendite flash e di altri canali che offrono tariffe fortemente scontate, gli aggiornamenti degli algoritmi di Google Panda e di Freshness, la pratica di coinvolgere gli utenti in ogni punto del processo di prenotazione attraverso il marketing multi-canale, sono stati tutti argomenti importanti che continueranno a dominare il 2012.
Come possono gli albergatori utilizzare le informazioni rilasciate dagli utenti in tempo-reale per creare offerte rilevanti in termini spazio-temporale? Quali canali e formati digitali oggi raggiungono più efficacemente i consumatori iper-interattivi di oggi generando un più alto ROI? Dovrebbero dedicare una maggiore quantità di tempo a gestire i siti di recensioni e i social media? Quale strategia adottare per rimanere competitivi sui motori di ricerca alla luce dei continui cambiamenti degli algoritmi?
Il documento dedicato ai 10 migliori buoni propositi per l’anno nuovo in materia di web marketing, che la HeBS propone per il dodicesimo anno consecutivo, risponde a questi quesiti e offre gli spunti per raggiungere il successo nell’anno a venire. Con una visione più consapevole del settore del turismo, i nuovi sviluppi tecnologici e la crescita esponenziale dell’utilizzo degli strumenti mobile, aumentano anche le possibilità di incrementare le revenue dell’hotel.
- Le attività di mobile marketing, social media marketing e geo-localizzazione saranno in prima fila nel piano di web marketing 2012 per il mio hotel.
Situazione: nel 2012 gli albergatori sentiranno molto parlare del SoLoMo (Social, Local, Mobile). Ideato per esprimere la convergenza di questi tre grandi canali di comunicazione, il termine SoLoMo descrive un vero e proprio “felice matrimonio” tra queste tre piattaforme. Perché è importante per l’albergatore? I clienti dell’hotel sono avidi utilizzatori dei servizi SoLoMo. Gran parte dell’engagement degli utenti travel avviene via mobile. Gli utenti effettuano più di 3 bilioni di ricerche locali ogni mese, e una ricerca mobile su 3 rispetto a 1 ricerca su 5 su pc è di carattere local (Google).
Diversamente dal mondo del pc, SoLoMo permette agli albergatori di combinare la geo-localizzazione in tempo reale degli utenti con le informazioni demografiche e psicografiche per offrire promozioni rilevanti al momento giusto e nel luogo giusto. Il successo di social media geolocali come Foursquare ci ha mostrato che i riconoscimenti e i consigli sono solo l’inizio. Gli albergatori hanno bisogno di cominciare a capire come utilizzare SoLoMo per coinvolgere i propri clienti e generare nuove revenue.
Piano d’azione: focalizzando gli sforzi sui social media, il marketing geolocale e il mobile marketing, i responsabili alberghieri avranno la possibilità di offrire contenuti più personalizzati e rilevanti e di coinvolgere gli attuali e i potenziali clienti come mai prima d’ora. Tanto per cominciare, quanto è ben ottimizzata la descrizione della vostra struttura sui principali provider, che ridistribuiscono i contenuti a molte directory locali e portali geo-sociali? Quanto è ottimizzato l’hotel su Google Places, Yahoo Local e Bing Local? E sulle directory locali e le pagine gialle? Avete attuato un programma di inserimento della vostra attività su ogni sito e spazio di geo-localizzazione?
Una volta che avrete ottimizzato la vostra strategia di posizionamento e i contenuti a livello geo-local, sarà il momento di migliorare la attività di marketing mobile. Quanto approfonditi, rilevanti, e coinvolgenti sono i contenuti local del vostro sito mobile? Avete un sistema di feed automatizzato che evidenzi offerte speciali, promozioni ed eventi locali dal vostro sito online a quello mobile per mantenere la vostra presenza mobile “fresca”? La vostra struttura sfrutta i coupon di Google Places?
Coinvolgente i vostri utenti locali con promozioni e riconoscimenti legati ai check-in su Foursquare, lanciate promozioni e contenuti rilevanti sui social media, in particolare Facebook e Twitter? Le iniziative di marketing geo-localizzato permettono agli albergatori di connettersi agli stili di vita dei propri clienti e rimanere connessi con loro in modi che non erano possibili una volta. Gli esperti di settore prevedono già la fine dei social media basati su check-in alla maniera di Foursquare, e predicono la nascita di nuove e più profonde e sperimentali forme di “social sharing”.
Il marketing legato ai social, al mobile, e alla geolocalizzazione è perfetto per offrire promozioni targettizzate nel tempo e nello spazio. Nel 2012 focalizzate la vostra attenzione sulle iniziative SoLoMo e vi posizonerete davanti a tutti i vostri competitor.
- Comprendo che l’industria è sempre più complessa e mi impegno per dare un senso a un mercato online – uno spazio digitale – davvero molto contorto.
Situazione: gli albergatori sono stati giustamente confusi da miriadi di articoli riguardanti scenari di distribuzione in continuo cambiamento, con titoli come “Google cambierà la vostra strategia distributiva” e “Facebook, nuovo motore di vendita”, fino a “Come vendere attraverso Twitter” “Le applicazioni mobile che avranno un vero impatto sulla distribuzione dell’hotel”. In altri articoli le OTA sono state proclamate una buona cosa in virtù del cosiddetto “billboard effect” e del contributo all’acquisizione di nuovi clienti. Giornalmente, albergatori, manager e operatori del turismo sono bombardati da messaggi e affermazioni spesso inverosimili e in conflitto tra loro.
La recessione ha portato a un vero e proprio assalto del mercato travel da parte di nuovi player, che hanno ulteriormente stravolto il già complesso paesaggio del marketing online, dei canali distributivi e del comportamento degli utenti travel. I siti di acquisto sociale (acquisti di gruppo, siti di vendite flash e club di offerte riservate ai soli membri) e i siti di last-minute mobile sono stati tutti presentati come “il futuro dell’ospitalità”. Per aumentare la confusione, il mobile e i social media hanno cambiato per sempre il modo in cui gli utenti cercano, pianificano e acquistano un viaggio – finestre di prenotazione molto ridotte, una maggiore trasparenza, raccomandazioni di altri utenti, sono solo alcuni dei modi in cui l’unione di social e mobile hanno cambiato le abitudini di acquisto. Comprendere questo sempre più complesso spazio digitale e il sempre più complicato comportamento del viaggiatore online può sembrare un’impresa monumentale.
Piano d’azione: in un’industria così dinamica, prendersi il tempo ogni giorno per essere sempre aggiornati sulle ultime tendenze di web marketing turistico è un vero e proprio must. Tanto per cominciare, adottate un approccio professionale ogni volta che prendete in considerazione se usare o meno i nuovi format o canali di marketing. Nonostante tutti i mutamenti che si succedono l’uno all’altro, i fondamentali del marketing e della distribuzione alberghiera non cambiano. Cercate di categorizzare correttamente questi nuovi siti, player e modelli di business, facendovi alcune semplici domande: questo sito è un mezzo promozionale o un canale distributivo? Agisce contro i principi di rate parity e miglior tariffa garantita? Se facessi una promozione su uno di questi canali, allontanerei una fetta dei miei clienti, business o leisure? Lavorare con questi nuovi player rientra nelle migliori pratiche del settore?
Cercate di capire l’influenza di ogni iniziativa di marketing digitale sul nuovo utente travel online. Strumenti di web analytics avanzati possono aiutarvi a capire questa nuova situazione. In questo contesto così complicato, potreste pensare di trovare un partner web che possa aiutarvi con la distribuzione diretta per mantenervi sempre aggiornati a superare i vostri competitor.
- Continuerò a spostare investimenti dall’offline all’online, e a coinvolgere l’utente iper-interattivo attraverso iniziative di marketing multi-canale.
Situazione: Il passaggio dall’offline all’online continua. Il canale online è cresciuto rapidamente negli ultimi 16 anni. Le prenotazioni online delle maggiori 46 catene alberghiere al mondo costituiscono il 54% del totale delle prenotazioni CRS per le catene alberghiere. Il canale online è cresciuto del 25% solo negli ultimi quattro anni, mentre le quote di mercato detenute dai GDS e dal canale vocale sono diminuite rispettivamente del 25% e dell’11,1%. È dunque un punto critico che le liquidità vengano spostate progressivamente sul versante online e che i budget rimangano focalizzati sui canali di distribuzione che generano maggior numero di prenotazioni, che sono più produttivi in relazione ai costi e che proteggono la integrità e la parità tariffaria.
Nel 2012 il mobile web e i social media hanno ulteriormente spinto la nascita di utenti travel iper-interattivi, desiderosi di avere accesso in modo “immediato, dovunque e in qualsiasi momento”, a ogni informazione, alla possibilità di acquisto, alla condivisione dei contenuti, a servizi in tempo reale. Rivolgersi a questo nuovo tipo di consumatore richiede un approccio totalmente nuovo, multi-canale, con cui l’hotel possa coinvolgere il consumatore in ogni punto di contatto.
Piano d’azione: il marketing multi-canale è il fondamento di una strategia intelligente di promozione delle prenotazioni dirette. In questo contesto, il sito dell’hotel, le campagne SEM, l’e-mail marketing, la presenza sui social media, il mobile, hanno una relazione simbiotica. Ad esempio, se lanciate una promozione legata al sito ufficiale, dovreste anche inviare una e-mail alla vostra lista di iscritti alla newsletter, diffonderlo su Twitter e Facebook, lanciare una campagna di PPC e pubblicare un post sul blog dell’hotel.
Nel 2012 gli albergatori dovrebbero investire nelle tecnologie e in esperti per eseguire meglio questo tipo di campagne multi-piattaforma e multi-formato. Ad esempio, investire in tecnologie che permettano una diffusione più intelligente e centralizzata dei contenuti. Tutte le nuove offerte speciali e gli eventi organizzati nella vostra struttura o nella vostra destinazione dovrebbero essere resi ben visibili sul vostro desktop grazie a un buon CMS (Content management system) e da lì sul sito mobile e sui profili Facebook e Twitter.
- Sfrutterò il canale Mobile, specialmente in questo mercato in cui spesso i competitor non utilizzano ancora tecnologie all’avanguardia.
Situazione: l’utente travel iper-interattivo di oggi esige informazioni in tempo reale e la possibilità di effettuare transazioni, servizi legati alla geolocalizzazione e personalizzati, tutte cose che solo il Mobile può offrire. Gli utenti mobile richiedono non solo immediato accesso agli strumenti di pianificazione del viaggio e la possibilità di prenotare, ma un’esperienza che rivaleggi e superi quella possibile su pc.
L’utilizzo del web su mobile supererà quello del web su desktop nel 2014 (Morgan Stanley). Google riporta che il suo utilizzo cresce di anno in anno di 4 volte e che una su cinque delle ricerche di hotel avverranno su device mobile. La Coda Research che il commercio mobile dal 2010 al 2014 avrà un incremento del 65% e raggiungerà i 24 miliardi di dollari. Molte OTA e catene alberghiere hanno riportato un aumento delle prenotazioni mobile nel 2011 a più zeri. Gli albergatori preparati sanno già che il web mobile segue regole diverse rispetto all’Internet su PC. Gli utenti mobile mostrano una soglia di attenzione inferiore rispetto a quella degli utenti che utilizzano PC. Hanno meno tempo per navigare e cercano spesso “on-the-go”.
Piano d’azione: gli albergatori hanno necessità di sviluppare e implementare iniziative specifiche per il mobile web, e non adattare al mobile all’Internet “desktop” le risorse già presenti, come il sito ufficiale dell’hotel. Ormai è un assunto ovvio che cercare di comprimere il vostro sito, pensato per uno schermo da 1280×1024 pixel, in quello da 320×480 dello smartphone, è un esercizio futile che inevitabilmente danneggerà l’usabilità e i tassi di conversione del sito.
Nel 2012 gli albergatori dovrebbero continuare a focalizzare l’attenzione sulla costruzione e il miglioramento del proprio sito mobile e lanciare attività di mobile marketing, come SEM, SEO, social media per mobile. Dovrebbero spendere il 9-10% del budget totale dedicato ad Internet su attività mobile.
Iniziate dal sito web mobile, il fulcro delle vostre attività di engagement degli utenti mobile. Il vostro sito mobile è stato pensato per offrire un’eccellente esperienza mobile? Offre un design e funzionalità che sino contemporanei e coinvolgenti? Contiene contenuti rivolte ai vostri clienti target? Avete aumentato la “rintracciabilità” del vostro sito mobile attraverso attività SEO e SEM specifiche (ad es. Google Mobile Adwords)? Lo avete reso più interattivo attraverso elementi social specifici? Il sito è compatibile con i recenti aggiornamenti legati a Google Panda e alla freschezza di contenuti unici e coinvolgenti?
Ecco le attività di mobile marketing su cui gli albergatori dovrebbero focalizzarsi nel 2012: SEO mobile, link building al sito da directory e siti mobile, mobile SEM (paid search), banner su mobile nei principali mercati di riferimento per il mobile, contenuti realizzati per il mobile, promozioni su SMS.
Per quanto riguarda la questione se gli albergatori dovrebbero sviluppare delle applicazioni o sviluppare e migliorare il proprio sito mobile, crediamo fermamente che gli hotel non abbiano necessità di applicazioni mobile, soprattutto se sono indipendenti. Dovrebbero concentrarsi sul miglioramento del sito mobile e promuoverlo con attività di marketing specifiche. Il sito mobile di un hotel è da sei a dieci volte più economico di un’applicazione. Con il rapido avanzamento della tecnologia mobile, le differenze tra applicazioni e sito stanno scomparendo. Inoltre, un sito mobile è per sua natura un’entità che si adatta a più piattaforme (iPhone, BlackBerry, Android, Windows Mobile, ecc) mentre le applicazioni o una versione customizzata di una app è compatibile solo con una piattaforma.
- Adesso che sono consapevole che i Social Media sono uno strumento per creare engagement e non un canale distributivo per l’hotel, li userò in modo corretto, per creare “buzz” intorno alla mia struttura, rivolgendomi a gruppi targettizzati di utenti ricettivi, per offrire supporto alla clientela e migliorare l’esperienza dei miei ospiti. Questo in conclusione stimolerà le visite al mio sito, le interazioni e le conversioni dirette.
Situazione: non c’è alcun dubbio che i social media abbiano cambiato il modo in cui gli utenti travel ricercano e pianificano il viaggio, accedono alle informazioni e percepiscono la credibilità di queste informazioni. Gli utenti Internet sono influenzati in modo crescente dai siti di social media e dalle recensioni. Utilizzando una strategia mobile omnicomprensiva sui social media, gli albergatori più preparati potranno coinvolgere i clienti e migliorare le loro esperienze di viaggio, generando passaparola e offrendo un miglior servizio clienti.
Molti albergatori hanno sottovalutato le complessità e il coinvolgimento che richiede gestire i profili sui social media. La mancanza di frequenza o la leggerezza dei post, i messaggi esclusivamente promozionali e la mancanza di interattività, di creatività, di divertimento e di capacità di incuriosire, rovinano la presenza degli hotel sui SM.
Piano d’azione: nel 2012 il SMM dovrebbe continuare ad essere un componente importante del vostro marketing mix e parte integrante della vostra strategia per favorire le prenotazioni dirette. Le iniziative sui social media dovrebbero essere considerate come una parte integrante della strategia di marketing multi-canale dell’hotel. Invece di porre l’attenzione solo sulle prenotazioni online e sulle revenue generate nel misurare i risultati ottenuti, utilizzate i social media per creare buzz e per far conoscere il brand; come mezzo per interagire con i clienti; come un importante canale di supporto ai clienti; come fonte di traffico qualificato e coinvolto al sito dell’hotel, e come un modo per dimostrare che il proprio albergo è cool, moderno e aggiornato.
Quest’anno lavorate per stabilire una presenza consistente del brand su Facebook e Twitter; monitorate le recensioni degli utenti e il loro engagement per ogni attività avviata; utilizzate post che creino engagement (fate domande, indovinelli, quiz); scegliete il vostro “Campione” interno e un partner web esterno esperto nel settore, per aiutarvi a stabilire una strategia, organizzare corsi di formazione e implementare le migliori tecnologie come Facebook Custom Tabs, contest, ecc.
Alla luce dei recenti aggiornamenti di Google Panda, fate in modo che i contenuti del vostro sito siano condivisibili su FB/Twitter/Google +, è importante non solo per stimolare la conversazione ma anche per fini di ottimizzazione.
Evitate gli errori troppo comuni fatti da molti albergatori nel momento in cui intervengono sui SM, come i post poco frequenti, volti solo a promuovere offerte e pacchetti, senza rispondere alla domande rivolte all’hotel e cancellando i commenti.
- Risponderò alla sfida lanciata dai recenti aggiornamenti Google Panda e Google Freshness.
Situazione: I siti degli hotel devono rispondere alle sempre più alte aspettative non solo dei visitatori ma anche dei motori di ricerca. Solitamente in un anno Google apporta più di 500 aggiornamenti al suo algoritmo di ricerca. Il 2011 ha assistito a due grandi aggiornamenti: Google Panda, (adesso in versione 2.5) e Google “Freshness”, che hanno reso molti siti di hotel ormai obsoleti introducendo l’obbligo di requisiti molto rigidi relativamente a contenuti, interattività e velocità di scaricamento del sito. Panda obbliga i siti a mantenere contenuti unici e interessanti, approfonditi e rilevanti (e non i soliti vecchi contenuti superficiali e poco coinvolgetni), in modo da avere siti che lascino maggiormente la loro impronta. Il recente aggiornamento Google Freshness richiede in particolare che i siti mantengano contenuti sempre nuovi e aggiornati per posizionarsi in alto sui motori di ricerca.
Perché sono così importanti questi cambiamenti per l’industria dell’ospitalità? Tra il 50 e il 70% delle visite e delle prenotazioni sui siti di hotel hanno origine sui maggiori motori di ricerca. Tradizionalmente, il sito dell’hotel è ricco di contenuti descrittivi piuttosto che di contenuti aggiornati, con informazioni che riguardano ogni aspetto dell’hotel e dei servizi in dettaglio, dalle lenzuola utilizzate alla capacità della Sala Meeting. Il contenuto statico c’è, ma i contenuti “freschi”, unici e coinvolgenti mancano. Questo è il principale problema sorto per gli hotel con l’avvento dei recenti aggiornamenti di Google.
Piano d’azione: nel 2012 gli albergatori dovranno lavorare sodo per migliorare l’unicità e la natura “partecipativa” dei contenuti sul sito dell’hotel assumendo copywriter professionisti specializzati nel settore, che mantengano i contenuti freschi e aggiornati per tutto l’anno.
Costruite landing page promozionali e spazi per eventi e offerte speciali a termine. Create nuove pagine dedicate ad argomenti diversi, come gli eventi della stagione, quelli sportivi, festival locali e contenuti interessanti rivolti a specifici target. Mantenete attivo un blog che metta in evidenza le offerte speciali e gli eventi, così come le news generali dell’hotel. Parlate delle manifestazioni nella vostra destinazione, migliorate il soggiorno dei clienti o mostrate infografiche sull’hotel o la regione che interessino i clienti.
Un altro must è incorporare i feed Twitter e Facebook in tempo reale sul sito dell’hotel per assicurarvi che le interazioni siano sempre visionate, aggiornate e rilevanti.
Aggiornare il sito dell’hotel non dovrebbe essere costoso – un buon CMS dovrebbe dare agli albergatori gli strumenti di cui hanno bisogno per operare questi aggiornamenti in modo semplice, efficiente e senza costi extra, così come assicurare i feed automatici ad esempio delle promozioni, degli eventi e dei pacchetti, dal sito ufficiale al sito mobile, a Facebook e a Twitter.
- Diminuirò la mia dipendenza dalle OTA quest’anno, aggiungendo revenue crescenti di migliaia di euro sul bilancio finale dell’hotel.
Situazione: sapete che dal 2007, le OTA hanno aumentato le proprie quote di mercato del 32% alle spese del canale diretto degli hotel (il sito ufficiale)? STR ha stimato che il costo reale della distribuzione sulle OTA solo nel 2010 è stato di oltre 2,5 miliardi di dollari sotto forma di commissioni straordinariamente alte. Vendere le camere tramite il canale diretto online è dalle 10 alle 15 volte meno costoso che tramite portale.
Non è comunque possibile immaginare uno scenario in cui il 100% delle prenotazioni alberghiere avvengano via canale diretto. Le OTA e altri intermediari giocano di fatto un ruolo necessario in certe aree della pianificazione del viaggio e del processo d’acquisto (pacchetti dinamici). Persino nel pre-internet il 25% di tutte le prenotazioni alberghiere in USA provenivano dal canale indiretto (agenzie di viaggio, tour operator, rivenditori).
Piano d’azione: Aumentare le prenotazioni dirette dal sito ufficiale deve diventare la principale priorità per ogni albergatore nel 2012. Oltre ad essere il canale più produttivo in relazione al costo, il canale diretto offre benefici a lungo termine e vantaggi competitivi. Previene l’erosione del brand e delle tariffe, aiuta l’hotel a divenire “possessore” del cliente, permette di attivare iniziative di marketing multi-canale, favorisce la fidelizzazione al brand e molto altro. La percentuale ottimale di vendite online sulle OTA non dovrebbe superare il 15% per gli hotel in franchising e il 25% per gli hotel indipendenti. Non dovremmo assistere all’attuale media del settore che raggiunge il 40% di distribuzione sulle OTA. Iniziate a cambiare il vostro modo di pensare: commissioni OTA = soldi investiti in marketing. Fate un’analisi dei costi di distribuzione. Mantenete una rate parity rigorosa e la miglior tariffa garantita. Concentratevi e investite soprattutto sul canale diretto. Fate un restyling del vostro sito ufficiale tenendo conto degli aggiornamenti degli algoritmi di Google, in modo da guadagnare un vantaggio competitivo sulle OTA e sui vostri competitor. Imparate come promuovere in modo migliore e più efficace delle OTA il vostro sito. Attivate un canale di distribuzione mobile e utilizzate i social media per coinvolgere i vostri ospiti. Focalizzate la vostra attenzione sull’esperienza dell’utente.
Infine, utilizzate le OTA come un canale distributivo che aiuti semplicemente l’incremento delle vendite: per la bassa stagione, in caso di cancellazioni di gruppi, per i weekend e altri scenari di questo tipo.
- Non farò ricorso a misure disperate in caso di bassa occupazione e non mi affiderò ai siti di social buying e vendite flash nel 2012.
Situazione: i coupon site e i siti di vendite flash sono frutto della recessione. Quelli legati all’ospitalità, come Groupon Getaways con Expedia, LivingSocial.com e SniqueAway.com sono una parte integrante dell’economia e dipendono dall’equilibrio del mercato della domanda-offerta. Perché i siti di social buying e di flash sale esistano, ci deve essere un equilibrio tra la domanda (quantità di membri e acquirenti sociali attivi) e l’offerta (il numero di offerte speciali stuzzicanti e fresche).
Nel 2012 tutto tende a indicare che il mercato è in situazione di ripresa, STR prevede che tutti e tre gli indicatori chiave delle performance alberghiere (tasso di occupazione, ADR e RevPAR) subiranno un incremento durante il prossimo anno.
Con la crescita della domanda, gli albergatori stanno diventando riluttanti a partecipare a queste iniziative, perché il loro modello di business prevede forti sconti del 50-60%. Gli utenti online, delusi dalla mancanza di offerte fresche sui siti coupon stanno tornando a guardare ai canali tradizionali di acquisto: i siti degli hotel, i portali, i GDS e il telefono.
Piano d’azione: Alcuni albergatori partecipano alle attività dei siti di coupon solo perché lo fanno i competitor. Il nostro consiglio? Non soccombete alla scelta sbagliata. Rimanete aggrappati ai fondamenti della distribuzione alberghiera e assicuratevi di aver fatto tutto il possibile per promuovere il canale diretto online.
Gli albergatori dovrebbero imparare la “regola della perdita involontaria di quote di mercato”, secondo cui: qualsiasi prenotazione attraverso i canali maggiormente a sconto (siti come Groupon o le OTA ecc.) è di fatto una prenotazione in meno per lo stesso hotel tramite il sito ufficiale, il telefono o un GDS.
Ecco perché raccomandiamo che gli albergatori si concentrino sul sito ufficiale, visto che si tratta del canale più economico. Una prenotazione sul sito ufficiale costa a un hotel indipendente 10-11$ (circa 9,00 €), incluse le spese promozionali e di marketing.
- Focalizzerò la mia attenzione sul determinare l’efficacia e il ROI di ogni campagna di Internet Marketing, e farò un uso più intelligente delle tecnologie di web analytics per determinare questi dati, oltre a testare, testare, testare per ottenere risultati sempre migliori.
Situazione: I social media sono un canale distributivo per l’hotel? Il mobile web genera prenotazioni? Dobbiamo ancora utilizzare il buon vecchio “e-mail marketing” definito da alcuni inefficace? Qual è il ROAS (ritorno sulla spesa per annuncio promozionale) delle mie attività di SEM?
L’esplosione dei social media e del mobile, parallelamente alla convergenza dei canali e alla nascita del marketing multi-canale, ha reso più urgente per gli albergatori tracciare l’efficacia delle iniziative di marketing online e ottimizzare i ritorni provenienti dalle fonti a basso costo. Gli strumenti di web analytics oggi a disposizione offrono un efficace e potente tracciamento dei risultati. Ci permettono di tracciare le conversioni provenienti dal sito ufficiale e da tutte le altre campagne di web marketing, come SEM, banner e retargeting. Possiamo tracciare l’efficacia dei canali vocali, del mobile web e delle promozioni cartacee a cui associamo determinati numeri o landing page.
Inoltre possiamo retargettizzare o targetizzare a seconda dei comportamenti i visitatori del nostro sito ed avere maggior accesso ai dati sulle ricerche e la navigazione degli utenti. Dunque perché dovremmo lavorare così duro per attrarre i consumatori sul nostro sito e poi non assicurarci che il nostro sito incontri le aspettative di quei visitatori? Apportare piccole migliorie al sito dell’hotel talvolta può portare a un significativo incremento delle conversioni.
Piano d’azione: investite nel web analytics nel 2012 se non lo avete già fatto! Comprendere appieno quali iniziative funzionano o meno compenserà i costi di investimento. Sapevate che 7 prenotazioni su 10 provenienti da mobile avvengono telefonicamente? Tracciate il contributo del sito mobile e della attività marketing su mobile. Per tracciare le prenotazioni da telefono, l’inserimento di numeri telefonici particolari o di QR Code sulla pubblicità cartacea è ormai diventato la norma.
Come discusso prima, i social media non sono canali distributivi e dovrebbero essere analizzati in modo lucido, come parte integrande del marketing multi-canale. Quando misurate i risultati del SMM, invece di pensare a prenotazioni e revenue, considerate la quantità e la qualità del “customer engagement”, come i like, le conversazioni avviate, i commenti e le domande su Facebook, le risposte e i retweet su Twitter, così come l’impatto delle attività di SMM sul servizio clienti, sulle relazioni con i clienti, il buzz e la diffusione del brand dell’hotel, e il numero di visite di qualità veicolate al sito.
Potete ottimizzare la vostra comunicazione online testando diverse tipologie di landing page a seconda del Paese a cui vi rivolgete e delle tipologie di clienti che avete, tracciate ogni versione secondo metriche chiave differenti e secondo i comportamenti dei visitatori per compararne i risultati. Potete testare svariati aspetti del sito: la localizzazione del bottone di prenotazione e del booking engine su una stessa pagina; la disposizione delle offerte; i diversi messaggi promozionali in evidenza in home page; una navigazione più o meno statica. Dedicare del tempo a testare alcuni di questi aspetti vi darà la possibilità di capire come strutturare al meglio gli elementi per ottimizzare le conversioni dirette.
- Troverò un Partner web esperto specifico per l’ospitalità, che conosca bene il settore e possa guidarmi in questo processo, così che io possa incrementare le revenue provenienti dal mio sito ufficiale.
Situazione: affrontare il mercato online può creare confusione e difficoltà, è impossibile tenere testa a tutti i veloci cambiamenti che avvengonoin questo settore, inclusi quelli tecnologici, aggiornamenti agli algoritmi dei motori di ricerca e nuove soluzioni per aumentare le prenotazioni dirette. In più, la maggior parte degli albergatori deve già vedersela con diverse priorità ogni giorno e non è in grado di destinare parte del proprio tempo – sempre che abbia tempo a disposizione – alle novità del settore e all’apprendimento delle migliori pratiche di promozione online.
Piano d’azione: in questo settore così dinamico è importante stare sempre aggiornati, definire sempre le giuste priorità per l’incremento delle revenue dirette ed essere abbastanza flessibili da ottimizzare le campagne di marketing per raggiungere i risultati migliori.
Trovate un Partner Web esperto nell’Ospitalità che renda l’aumento delle prenotazioni dirette la propria priorità: professionisti che vi tengano aggiornati senza nemmeno che voi lo chiediate, che siano proattivi nel proporre sempre nuove strategie e ottimizzare revenue e ROI.
Scegliete una web agency che sappia mostrarvi nuove strade per recuperare le opportunità perdute, che vi insegni come affrontare i maggiori cambiamenti del settore e che offrano a voi e al vostro team un valore reale, non solo un servizio.
Documento in lingua originale: Smart Hotelier’s 2012 Top Ten Digital Marketing Resolutions
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Commento da ilgrandeleo — 17 Gennaio 2012, alle ore 08:35
Articolo interessante, sopratutto quando si cita una certa ansia di noi albergatori nel ricorrere alle Ota. Credo che però necessiti una caduta dell’impero delle Ota ( poichè di impero si tratta ). Ci stiamo organizzando con altri albergatori affinchè si possano promuovere azioni collettive in cui si manifesti questa insofferenza. Come dicevo ieri, ad un rappresentante di una grande Ota che non cito , stanno facendo un grande errore nel non considerare questa insofferenza. Non credo al perdurare di questa situazione. Il fatto stesso che alcuni commenti ( vedi quelli del Dott. Tiribocchi ) siamo platealmente a favore ( inoltre si denota l’evidenza che certi personaggi non abbiano mai gestito e quindi conosciuto le problematiche di un albergo moderno ) dei portali di prenotazione fa emergere una debolezza, un tallone d’achille. Il lavoro sarà lento e ci sarà da perdere ancora molto denaro. Le associazioni di categoria non conoscono pienamente la problematica poichè sono spesso rappresentate da personaggi dell’albergazione italiana di 30 anni fa o da impiegati che non conoscono i temi scottanti. La crisi aiuterà a rigenerare un vero spirito imprenditoriale.
Commento da Gabriele Apostoli — 18 Gennaio 2012, alle ore 11:33
sono con il GrandeLeo al 100%
nessuno si offenda..ma è logico che in un ipotetica caduta degli imperi delle OTA certe professioni, revenue manager da casa per capirci, cesserebbero di esistere.
Verrebbe a mancare tutto il giro di channel managers, studiosi di tariffe online etc etc.. quindi normale vi sia una difesa delle OTA da parte loro…in realtà è solo una difesa del proprio lavoro.
Un albergatore NORMALE cosa potrebbe volere?? ovvio..i servizi di adesso a condizioni migliori..e non vedo perche non si potrebbe esigere di averli visto che deve essere evidente che le camere sono degli alberghi non delle OTA..quindi anche se ci si ostina a non volerlo capire, il coltello dovrebbe essere con il manico dalla nostra parte ..siamo noi stessi che creiamo la situazione di far credere che il manico è dalla parte delle OTA.
Commento da marghe — 18 Gennaio 2012, alle ore 12:45
Ciao Gabriele…
sinceramente io conosco tanti revenue manager (tanti frequentano anche questo blog) e non credo affatto che se le OTA cessassero di esistere, questi smetterebbero di lavorare. Il loro lavoro non consiste nel gestire le tariffe sulle OTA, ma nel gestire il pricing giorno per giorno, che poi verrà ridistribuito di volta in volta sui canali scelti dall’hotel. Poi ovviamente cercherà anche strategie per far crescere il canale diretto, ma pensare che queste professionalità siano legate ai portali mi sembra fuorviante.
In secondo luogo, noi personalmente non lavoriamo in hotel, ma da oltre 10 anni ci occupiamo in prima persona dei problemi degli albergatori (che sono i nostri clienti), per questo dopo tanti anni ci sentiamo sicuri nel dire che affossare completamente i portali non porterà grandi vantaggi. Tutti i nostri clienti che stanno riuscendo a disintermediare ottimamente (parlo di 70 diretto -30 indiretto / 80-20) sanno perfettamente che cosa comporterebbe la scomparsa dai portali, per questo ci tengono a mantenere una se pur minima presenza su questi canali. A mio avviso si chiama di gestione intelligente di un canale di marketing: in fondo le commissioni sono un forma di spesa pubblicitaria… se scegli di inserire un banner su un sito per promuovere la tua attività non hai un costo?
Pingback da 10 Migliori Tendenze del 2012 sul Web Marketing per gli Hotel [Documento] | Social Media per il Turismo | Scoop.it — 18 Gennaio 2012, alle ore 15:17
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Commento da Gabriele Apostoli — 18 Gennaio 2012, alle ore 18:29
Ciao Marghe
Ovviamente, si sarà notato che provoco.
certo..conosco bene le mansioni di un revenue manager, le conoscenze richiestegli, la capacità di saper “leggere” ed anticipare il mercato, e tutto il lavoro che ci sta dietro le quinte..nel mio piccolo sono cose che faccio ogni santo giorno pur io….sono solo contrario a queste figure quando non sono presenti in hotel.
La vs azienda, anche se non direttamente, la conosco..però, giustamente, vi curate dei Vs clienti e dei loro specifici interessi..e solo quelli (ci mancherebbe il contrario..anzi..mi riferiscono che ve ne curate anche molto bene e con altissima qualità).
Il mio è un discorso generico..di interesse generale della categoria, che esula addirittura dai miei stessi interessi aziendali.. ma penso che si debba iniziare a fare dei discorsi seri con il NOI e basta con il IO.
Perciò ribadisco: penso che i portali siano interessanti anche per noi albergatori..ma, per riprendere il tuo esempio, se quel banner lo posso avere a 5 invece che a 10 sono più felice ancora…la spesa di pubblicità la affronto lo stesso..ma dimezzata e con medesimo risultato.
Come farlo? dobbiamo crearci la possibilità di poter fare quello che fino ad ora ci è negato: NEGOZIARE.
D’altronde,fino a prova contraria, i principali attori del servizio venduto dalle OTA siamo NOI alberghi.
Dobbiamo costringere le OTA, tutte, a considerare NOI alberghi come una fetta importante, essenziale, del loro successo..senza di noi non si va nessuna parte, e quindi ACCORDARSI con NOI sulle condizioni, che devono essere di reciproca soddisfazione.
Ora sono coattate…approfittano della disunione di intenti del mondo alberghiero che, purtroppo, manca di una associazione veramente rappresentativa dei propri interessi.
I contratti e relative condizioni imposteci sono IMPOSSIBILI da mantenere: tutti cerchiamo di “raggirare” tali condizioni che abbiamo firmato ed accettato..perchè invece non ci sediamo a parlarne e troviamo un modo di poter collaborare tra di noi e a condizioni oneste??
Commento da marghe — 19 Gennaio 2012, alle ore 09:13
Buongiorno Gabriele!
“penso che si debba iniziare a fare dei discorsi seri con il NOI e basta con il IO.” Sono totalmente d’accordo con te, bisogna che inizino a muoversi le categorie, perchè se ci sono stati hotel che non si sono lasciati “ricattare” da consdizioni troppo dure, sono state solo grosse catene alberghiere (ricordi il caso Choice Hotels-Expedia?).
Io sono pienamente consapevole che si dovrebbe sempre cercare di negoziare senza farsi “tirare il collo”, specie se il proprio hotel riceve molte prenotazioni da quel portale, altrimenti, che dire? si può sempre tentare di trovare altri portali dove vendere se quello troppo esigente è anche troppo sconveniente, che ne pensi?
Commento da ilgrandeleo — 19 Gennaio 2012, alle ore 11:45
Mi fa piacere che si cominci a parlare di noi…. Stamani ho ricevuto da una Ota un aggiornamento della quota commissione ( che salirebbe del 3% ) e dirò arrivederci motivando con gentilezza il diniego a questo adeguamento. E’ necessario anche l’esempio singolo . Con un altra pensione che gestisco ho , ad esempio, salutato bxxxx.com ( ci intendiamo no ?) e preteso la cancellazione della nostra pagina web perchè non voglio che canalizzino i clienti che cercano me sul loro sito. Oggi parlo di nuovo con un associazione di categoria e chiedo un assemblea in Toscana. Vi faccio sapere. Sarà una partita lunga ma è ora che cambi qualcosa.
Commento da Gabriele Apostoli — 20 Gennaio 2012, alle ore 08:24
Grandeleo hai la mia stima.
Anche a me è arrivata la notizia dell’aumento delle richieste di hrs..
ed ho disdetto, anche visto i risultati, il giorno stesso.
5 giorni prima stessa cosa per hotel.de…condivido appieno il tuo pensiero che anche il singolo esempio è importante..una maratona inizia sempre dal primo piccolo passo.
E’ una battaglia di concetto e di giustizia commerciale a mio avviso.. quindi da par mio continuerò a farla.
Ho ricevuto anche la telefonata dell’account manager alla quale ho spiegato le ragioni della scelta..ed ho proprio avuto l’impressione che sti giganti non abbiano la minima idea dei piccoli focolai di malumore che stanno nascendo tra gli albergatori.
Chi vivrà vedrà.
Un saluto a tutti, in particola modo alle Marghe della quale apprezzo sempre i toni pacati e professionali.
buon lavoro!
Gabriele
Commento da marghe — 20 Gennaio 2012, alle ore 10:06
Buongiorno Gabriele,
sai che sono d’accordo con voi? Se la commissione richiesta è troppo alta e non riuscite a trattare, e i risultati derivanti da quel portale non sono soddisfacenti, tanto vale lasciarlo. Meglio mantenere poche presenze ma buone, ecco perché diciamo sempre ai nostri clienti di controllare il ROI delle prenotazioni sui portali per selezionare solo quelli che rendono di più!
Commento da Franc1980 — 21 Gennaio 2012, alle ore 09:48
Certo, lasciamo quei piccoli portali che ci chiedono l’aumento delle commissioni per poter competere con i grandi e restiamo con quei grandi monopolisti che l’aumento lo hanno già PRETESO (forti del loro strapotere) e che lo investono affinchè il cliente sia sempre più indirizzato a prenotare tramite loro a discapito della struttura stessa. Riuscirete a farci credere che anche questa è un “ottima strategia di disintermediazione”?
Continuiamo ad essere burattini ma possiamo scegliere le mani che ci comandano… …è già un passo avanti… …come salire una scala mobile che viaggia verso il basso…